10 Aprile 2021
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10 Aprile 2021

J-Ax: “Ho avuto il Covid! Noi italiani abbandonati dallo stato, mentre in America…” (VIDEO)

In America le cose vanno molto meglio come ci ha raccontato nel dettaglio una ragazza italiana che vive a New York

J-Ax
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J-Ax in un lungo video postato sulle proprie pagine social che potete trovare anche in questo articolo, ha rivelato di aver contratto il Coronavirus e raccontato la sua esperienza vissuta a casa.

Un percorso da privilegiato, come sottolinea lui stesso, vissuto in modo sicuramente peggiore da molti italiani.

Avete visto che nell’ultimo mese ho condiviso molti momenti della mia vita, questo perché mi stava passando la vita davanti. Ho avuto il Covid, non ne ho voluto parlare prima per rispetto. Ci sono mezzo milione di positivi e migliaia di italiani ricoverati.

Io sono un privilegiato e la mia voce poteva soffocare quella di italiani realmente in difficoltà ma ho appena fatto un tampone molecolare che conferma che io, mia moglie e mio figlio siamo negativi. Quindi ho pensato che adesso fosse il momento di raccontarmi la mia storia.

È stato uno dei periodi più brutti della mia vita. Il più brutto. Ho avuto momenti in cui sono stato male ma mai, mai, come il Covid. È impossibile da spiegare, raga. Se non l’hai vissuto sulla tua pelle è impossibile, è il peggior mal di testa della tua vita. Io ho dovuto prendermi quattro diversi farmaci e non funzionavano ed ero comunque disteso a letto impossibilitato a muovermi. 

E lo stomaco ti si piega in due, sono tutte le ossa che non finiscono di farti male, tutto quello che… questo e altro che evito di raccontarvi. Tutto nello stesso momento. E soprattutto l’ansia di non sapere cosa accadrà. Se sarà solo questo o se peggiorerà. È la paura, come successo a me e mia moglie, di poter lasciare nostro figlio orfano. È successo a persone molto più giovani di noi.

il cantautore e produttore J-Ax si è ritenuto abbandonato dallo Stato e critica l’amministrazione dei vaccini a livello italiano ed europeo e non ha peli sulla lingua nel puntare il dito verso lo stato per quanto sta avvenendo:

È la rabbia di sentirsi abbandonati, dal tuo stato soprattutto, perché gli amici che ti vogliono portare la spesa a casa ne trovi quanti ne vuoi. Peccato che c’è già Amazon. Mentre invece nessuno, nessuno, ha trovato il modo di sostituire chi ci amministra.

Perché io ho vissuto questa situazione, lo ripeto, da privilegiato. Ma uno dei miei pensieri fissi durante tutti questi giorni chiuso in casa è stato: “Come può una famiglia con tre figli che vive in un trilocale uscirne.” Io nella mia casa non sapevo che rispondere quando mio figlio mi chiedeva: “perché non poteva vedere la nonna, andare a scuola, vedere i suoi amici. Ho visto la sua salute mentale deteriorarsi velocemente. E io hop dovuto trattenermi dal non piangere, perché non volevo che vedesse per la prima volta il papà non poteva aiutarlo.

E questo è un aspetto di cui nessuno parla, l’effetto psicologico che questo virus ha su di noi, sopratutto sui nostri figli, sui più piccoli. E allora sale la rabbia, sale la rabbia pensando all’incapacità nel gestire un’emergenza pubblica. Ok, ok, la pandemia iniziale nessuno poteva immaginare e prepararsi a qualcosa di simile. Ma è passato un anno. Non si tratta più di un colossale imprevisto, ma di gestire il concreto presente. È questione di trattare, negoziare, organizzare, comunicare. È una questione quindi esclusivamente politica.

Ed è quindi un totale fallimento politico il fatto che gli italiani non siano ancora stati vaccinati in massa e che non sappiamo ancora quando questo avverrà con chiarezza o certezza. Ci siamo negli anni indebitati per gigantesche opere inutili, alcune delle quali nemmeno mai partite o completate. Quando si è trattato dei vaccini la politica si è messa a trattare, come al mercato del pesce. Perché? Perché non ci potevate mangiare? E a noi il mercato del pesce ci ha rifilato quello che puzza.

L’attacco di J-Ax allo stato e la reale situazione in America

J-Ax sottolinea come gli americani stanno affrontando in maniera magistrale la situazione e i vaccini…

Tenete presente che ad oggi tre milioni e mezzo di italiani hanno ricevuto le due dosi di vaccino. Negli Stati Uniti vaccinano tre milioni di persone ogni giorno. Quindi i vaccini esistono, semplicemente c’è stato un catastrofico fallimento di chi ci amministra in Italia e in Europa, nel farceli avere. E questi errori gli italiani li pagano con la morte. Quella dei loro cari e quella del loro futuro. I morti della prima ondata li ha fatti il Covid. Questi, la vostra coscienza, chi vi dice che li ha causati? Di chi è la colpa?

Non c’è più tempo per sbagliare, solo agire!

E le parole di J-Ax non sono favole… abbiamo contattato personalmente Anna Riccobono, studentessa e lavoratrice 25enne italiana che da più di un anno vive negli Stati Uniti, nella grande mela, New York, per farci raccontare dal suo punto di vista, per come vive lei ogni giorno, com’è realmente la situazione negli USA…

J-Ax

Attualmente la situazione a NY sembra riprendersi. I ristoranti sono aperti, già dallo scorso inverno, sia all’interno che all’esterno, mantenendo le dovute distanze di sicurezza; cosi come i negozi, ed i centri commerciali e la vita notturna che è ancora limitata, ma i pub sono aperti con prenotazioni ma con ancora l’obbligo di mascherine.

Anche le scuole hanno ripreso a funzionare già da Settembre, la maggior parte ha adottato la divisione della classe in due gruppi e mascherine.

I voli tra stati USA, sono adesso disponibili a tutti i tipi di viaggi, anche svago, con l’obbligo di mascherine.
La situazione in altri stati è attualmente differente, per esempio in Texas, dal 10 Marzo non è più obbligatorio l’uso della mascherina nei luoghi pubblici, e tutto sembra tornare alla normalità. Cosi come la Florida, dove continua la vita notturna, feste etc ma l’uso della mascherina è ancora richiesto.

Per quanto riguarda i vaccini, tutti gli adulti residenti negli USA possono richiedere il vaccino a partire dal 16 Aprile. A N.Y. cosi come in Texas, ed altri stati, possono già riceverlo gli over 16.

Le modalità sono molto semplici; a NY, per esempio, basta andare nel website dello stato nella sezione vaccini, e puoi selezionare la località più vicina alla tua residenza, alcune mostrano anche il tipo di vaccino che procurano.

Molte farmacie, oltre alle prenotazioni online, danno la possibilità di potersi recare in loco a fine giornata, ed effettuare il vaccino, qualora ne fossero rimasti dalla giornata.

Da parte nostra aggiungiamo che nemmeno in USA il vaccino ha costi a carico della persona e non bisogna dichiarare il proprio stato di immigrato. Una precisazione dovuta visto che, al contrario dell’Italia, la sanità negli USA è in gran parte a pagamento. A nostro avviso la sanità in Italia ha tanti problemi ma “cura” tutti, nel caso della situazione Vaccini però gli USA hanno saputo gestire la situazione in modo risoluto.