8 Giugno 2020
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8 Giugno 2020

Francesco Sacco racchiude anni di storie di vita in un condominio immaginario nel disco “La Voce umana”

Il titolo dell'album prende ispirazione da un monologo di Jean Cocteau

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È uscito Venerdì 29 maggio La Voce umana, nuovo album di Francesco Sacco, eclettico cantautore milanese che, nonostante la giovane età, da anni lavora come compositore nella produzione di musica per marchi di alta moda e spettacoli teatrali.

Il titolo dell’album fa riferimento all’opera teatrale di Jean Cocteau, le cui parole introducono questo disco e ne riassumono i temi principali ovvero la ricerca di contatto, l’introspezione e la relazione.

Tante storie diverse racchiuse in un condominio immaginario nel quale, parallelamente, tutte trovano spazio.

Le sonorità del disco fondono elementi classici del cantautorato con sonorità elettroniche, eppure risultano al tempo stesso intime.

Ecco come racconta Francesco Sacco questo album:

Fare questo disco è stato un po’ come rimontare una matrioska: ho condensato in poche settimane di lavoro in studio canzoni che ho scritto in mesi, che a loro volta racchiudono anni di vita.

Il titolo è ispirato all’omonimo monologo di Jean Cocteau, presente anche nell’Intro, nel quale una donna telefona al suo amante sul finire della loro storia.

Dopo un po’ la protagonista inizia praticamente a parlare da sola, a fare una sorta di autoanalisi. Mi riconosco molto in quest’immagine: scrivere questo disco è stato una lunga telefonata con me stesso.”

Il disco è stato scritto, composto e prodotto dallo stesso Francesco, registrato da Davide Andreoni e Giacomo Zambelloni e masterizzato da Maurizio Giannotti.

La voce umana è stato scritto al Lido di Venezia, dove Francesco è stato isolato per tre mesi mentre sua moglie ogni giorno si recava alla Biennale per le prove di Danza.

Nel silenzio di Venezia è riuscito a raccogliere le idee. Ne è nato un album che parla delle esperienze che ha vissuto, che unisce melodia e sperimentazione dei suoni influenzato da artisti come Battiato e Bluvertigo.

Conosciamo meglio Francesco Sacco

Nato a Milano il 24 giugno 1992, Francesco trascorre infanzia e adolescenza a Novara, dove inizia ad ascoltare e studiare musica: da bambino studia musica classica, poi si innamora del blues, del rock anni ’70 e del cantautorato.

Negli anni dell’università a Milano inizia a collaborare, come redattore, con varie riviste di critica musicale, incontra il mondo del teatro e della danza contemporanea grazie a Susanna Beltrami e firma colonne sonore e direzioni musicali per decine di spettacoli.

Allo stesso tempo Francesco studia i software musicali e il sound design, collabora con vari brand di moda e design, tra cui Marni e Marco Rambaldi e produce dischi per altri artisti.

Il fascino per il mondo dell’arte lo porta a fondare il collettivo Cult of Magic insieme a Giada Vailati e a Samira Cogliandro, gruppo di artisti dedito ad arti performative, danza contemporanea, teatro e musica, con le cui performance gira tutta Italia.