24 Aprile 2019
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24 Aprile 2019

Francesco Bertoli lancia il suo brano per l’estate, “La mia città” ( testo)

Diversi anni sono passati dai Jarvis e X Factor, ora Francesco torna con un nuovo staff di lavoro e un singolo per l'estate

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Ne è passato di tempo da quando Francesco Bertoli era alla guida dei Jarvis, la band che scatenò numerose polemiche per aver rifiutato di partecipare ad X Factor. I tempi sono cambiati ed ora, Francesco torna da solista e con un nuovo staff lancia per Virgin Records, La mia città, primo singolo del suo progetto discografico.

Milanese classe 1996 Francesco si è avvicinato allo studio del canto all’età di sei affiancando poi anche lo studio del pianoforte e una passione da autodidatta per il Beatbox.

Dopo aver lasciato la band Francesco Bertoli si è preso un periodo di pausa per affinare la sua scrittura cercando al tempo stesso il suo posto nel vasto panorama musicale italiano.

La chiave di volta per lui è stato l’incontro con Carlo Avarello e la sua Isola degli artisti, realtà indipendente del panorama musicale italiano che è diventata in breve tempo il suo gruppo di lavoro e il suo management.

E ora arriva il primo frutto di questi mesi di lavoro, La mia città, scritto da Manuel Finotti. Ecco come Francesco racconta questa canzone:

Il brano è un dialogo tra due persone che fanno i conti con la fine del sentimento che li ha uniti e a parole esprimono l’amore che c’è stato ma anche tutto quello che non hanno mai avuto il coraggio di dirsi.

‘Tu mi ricordi la mia città’ è la frase chiave del testo, dove risiede il vero significato della canzone: la felicità è nella condivisione e semplicità delle piccole cose e avranno sempre un posto nella nostra memoria”.

La Mia città anticipa l’EP in uscita prima dell’estate per Avarello Music Srl / Virgin Records.

FRANCESCO BERTOLI – LA MIA CITTÀ – TESTO

Com’è che siamo fermi qui
perché non siamo come gli altri
e viviamo ogni secondo
per non confonderci
noi che siamo dentro ad un film
giunto ai titoli di coda
e ci diciamo in faccia i pensieri
che abbiamo tenuto in gola
tutti i viaggio che ho fatto
e il vento in faccia, me li ricordo ancora
me li ricordo ancora
tutte quelle parole che ancora non ti ho detto
Io ci penso ancora
Io ci penso ancora

E mi ricordi la felicità
la strada fatta di domenica
quando ritornavo dal mare
la pelle sapeva di crema solare
tu mi ricordi la mia città
le serate in piazza con la musica
e le ore passate a parlare, aspettare e poi l’alba
e fare l’amore, per fare l’amore
e fare l’amore le ore passate a ballare, aspettare
e poi alba

Com’é che sono finito qui
ho trascurato tutti i dettagli
e sono ancora solo con un casino di rimorsi
tutti i viaggi che ho fatto
con il vento in faccia
me lo ricordo ancora, me li ricordo ancora
tutte quelle parole che ancora non ti ho detto
Io ci penso ancora
Io ci penso ancora

E mi ricordi la felicità
la strada fatta di domenica
quando ritornavo dal mare
la pelle sapeva di crema solare
tu mi ricordi la mia città
le serate in piazza con la musica
e le ore passate a parlare, aspettare e poi l’alba
e fare l’amore, per fare l’amore
e fare l’amore le ore passate a ballare, aspettare
e poi alba e fare l’amore, per fare l’amore
per fare l’amore le ore passate a parlare, aspettare e poi l’alba

Tu mi ricordi la felicità
la strada fatta di domenica
quando ritornavo dal mare
la pelle sapeva di crema solare
tu mi ricordi la mia città
le serate in piazza con la musica
e le ore passate a parlare, aspettare e poi l’alba
e fare l’amore, per fare l’amore
e fare l’amore le ore passate a ballare, aspettare
e poi alba