Ferdinando Salzano, patron di Friends & Partners e tra le figure centrali dell’industria musicale italiana, interviene sul dibattito che da settimane scuote il settore: quello sui live, sui biglietti e sui cosiddetti finti sold out dei concerti 2025, e non solo.
Il caso dei finti sold out nei concerti 2025: le parole di Salzano
Nell’incontro con la stampa durante la data-evento di Ligabue a Campovolo per il trentennale di Certe Notti, Salzano ha risposto con dichiarazioni molto nette alla polemica nata dopo l’inchiesta di Selvaggia Lucarelli, e rilanciata da un post social di Federico Zampaglione.
Una questione già affrontata su All Music Italia nell’ottobre 2024, passata allora in sordina ma tornata ad accendersi nelle ultime settimane.
“Quella di regalare i biglietti o ridurre drasticamente i prezzi è una pratica del tutto scorretta. Tutto è stato ingigantito rispetto a quel che è avvenuto, il che non vuol dire non fare chiarezza. La situazione non è quella che stanno disegnando. Il mercato è florido, lo dicono i dati SIAE, che non vuol dire non fare chiarezza sulle cose”.
Elodie e il nodo sold out
Il caso è esploso partendo dai concerti di Elodie, accusati da alcuni di essere “finti sold out”. Per correttezza va precisato che né lo staff dell’artista né lei stessa hanno mai utilizzato quel termine per le date di Milano e Napoli. Un punto che anche Salzano ha voluto chiarire:
“Elodie non ha bisogno di difese da parte mia, ma non ho visto sue dichiarazioni che parlassero di sold out. Poi io non sono il diretto interessato e non devo rispondere, ma io non vedo nubi, vedo un mercato florido.
La cosa è ingigantita: cerchiamo di non farla diventare una caccia alle streghe. Il messaggio è arrivato forte e chiaro, dobbiamo darci tutti una regolata sul fatto che l’informazione deve essere data in modo corretto. Dobbiamo non cercare più il gigantismo, e mi ci metto dentro per primo io, non sto facendo il professore nei confronti dei colleghi”.
Prezzi ribassati, biglietti a 10 euro e rapporti con i fan
Un altro tema caldo è quello dei biglietti venduti a prezzi simbolici o fortemente ribassati, una pratica che secondo alcuni danneggerebbe la fiducia del pubblico. Anche su questo Salzano ha detto la sua:
“I prezzi annunciati per i biglietti vanno mantenuti tali. Esiste una modalità di prezzi speciali per alcune categorie, che non è certamente quella dei biglietti a 10 euro. Sono sempre esistiti i prezzi speciali in tutto il mondo, ma con numeri limitatissimi che non vanno a inficiare il rapporto col consumatore, che va preservato”.
Infine, sebbene senza citarlo direttamente, Salzano ha risposto anche alle accuse di Federico Zampaglione sulle dinamiche tra management e artisti:
“Sta diventando una cosa più grande di quella che è, ho letto di modalità di gestione manipolatorie tra manager e artisti ma vi dico che gli artisti non sono pupazzi o burattini, sono teste pensanti e sono molto autonomi nelle loro decisioni”.
Le dichiarazioni arrivano da un protagonista assoluto del settore, con decenni di carriera e una conoscenza profonda del mercato. Ma tu che ne pensi? Siamo sicuri che i nuovi player del live italiano agiscano davvero con lo stesso codice etico?