1 Aprile 2021
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1 Aprile 2021

Fedez risponde sulla legge DDL ZAN al Senatore Pillon e lo asfalta parlando di libertà

Nel lungo discorso l'artista prende ad esempio suo figlio, il piccolo Leone

Fedez
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FEDEZ risponde al Senatore PILLON

Buongiorno a tutti,
questo mattina mi sveglio con le dichiarazione del Senatore Pillon che ci spiega il concetto di priorità
Io vorrei proprio entrare nel merito delle priorità del Senatore e del DDL Zan.

Partiamo dal principio, che cos’è il DDL ZAN? Il DDL ZAN è un disegno di legge che attua nuove misure di prevenzione e di contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, la disabilità… in sostanza dà più diritti a chi non ne ha. Easy. Ma guarda un po’…

Oggi il Senatore Pillon ci stupisce con una nuova esilarante dichiarazione dicendo che il DDL ZAN non è una priorità, ed io dico però ‘scusi Pillon lei ha basato la sua intera carriera politica trattando solo ed esclusivamente questi temi, lei è quello del Family Day, dopo metterò uno stralcio di quello che dice lei al Family Day, e oggi si toglie dal dibattito così? Ma non è da lei, entriamo nel dibattito, discutiamone, ma non che mi dice che ci sono altre priorità.

Perché se vogliamo parlare di priorità parliamo di priorità. Vogliamo parlare di priorità nel dire che ‘Fedez è un personaggio blasfemo che uccide la nostra dignità e non può fare appelli di questo tipo’. Per lei il mio Gesù Cristo tatuato sulla pancia era una priorità per lei in un momento così delicato per il paese? Perché non so che priorità abbia lei a questo punto.”

In questo momento del video Fedez pubblica uno stralcio di Pillon che parla al Family Day e in cui afferma quanto segue…

Ecco allora come mai i nostri bambini maschietti vengono costretti a truccarsi a mettere il rossetto, non perché una maestra è impazzita ma perché una società è impazzita. Ma perché una cultura è impazzita“.

E qui Fedez continua il discorso con parole che dovrebbero essere prese ad esempio da tutti…

Le dico una cosa da padre Senatore Pillon, Io ho un figlio di tre anni che gioca con le bambole e questa cosa non desta nessun tipo di turbamento in me. E non desterebbe nessun turbamento in me nemmeno se un giorno sentisse l’esigenza di truccarsi, di mettersi il rossetto, uno smalto, una gonna. Perché ha il diritto di esprimersi come meglio crede mio figlio.

La cosa che mi destabilizzerebbe un po’ è sapere che vive in uno stato che non tutela il suo sacrosanto diritto di esprimersi e di libertà cercando di arginare le dinamiche discriminatorie e violente che molto spesso si verificano in questo paese. Questo per me è una priorità. La saluto.

 

 

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