15 Luglio 2021
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15 Luglio 2021

Fedez furioso dopo l’ennesimo esposto del Codacons: “Hanno paragonato Scena Unita alla raccolta fondi per Malika”

L'artista chiude un lungo discorso sui social con queste parole: "L'unica strada che ho è quella di citare il Codacons per Stalking giudiziario"

Fedez Codacons
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Fedez e Codacons, una diatriba che va ormai avanti da diverso tempo al punto che il web negli scorsi mesi è letteralmente stato invaso da Meme che canzonano l’accanimento dell’associazione che tutela i consumarori (Codacons sta per Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) contro l’artista.

Questa volta dopo il cappellino della Nike al Concerto del Primo Maggio Roma e la Coca Cola Zero nel video di Mille ad essere stata presa di mira è l’iniziativa di Fedez per i lavoratori dello Spettacolo, Scena Unita. A comunicarlo è l’artista stesso in una serie di storie Instagram in cui mostra l’ennesimo esposto fattogli pervenire via posta dal Codacons…

Sarò che oggi piove, quindi sono un po’ metereopatico, ma io ne ho pieni i cogxxoni, scusate ragazzi ennesima raccomandata del Codacons dove riescono a paragonare la nostra raccolta fondi dove abbiamo raccolto più di 5 milioni di euro per i lavorato dello spettacolo alla raccolta fondi di Malika, dove si è comprata la Mercedes e richiedono di procedere all’immediato sequestro.

Fate schifo, io sono stufo di essere perseguitato da voi, è incredibile che nessuno faccia niente per controllare voi, che so cosa fare e so come lo fate, che nessuno intervenga. Sono stufo di essere perseguitato da voi anche quando le persone fanno del bene. Vergognatevi, dovete vergognarvi.

A seguire Fedez va più nello specifico nel rispondere pubblicamente al Codacons

Io cerco sempre di farmi una risata ma si è arrivati ad un punto dove è veramente insostenibile questa cosa. Io ricordo che Il Codacons durante l’emergenza Covid, durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner con scritto ‘donate per l’emergenza Coronavirus quando i soldi andavano direttamente a loro che nulla hanno a che fare con l’emergenza sanitaria nulla avevano a che fare e questi hanno il coraggio di venire a rompere i cogxxoni dove degli artisti hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla alla raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes.

Ma come caxxo è possibile che in questo paese sia possibile tutto questo? Io ho una trentina di denunce, devo andare in tribunale per 30 volte per questi strxxzi che intasano i pubblici uffici, non è possibile una cosa del genere…

Il rapper, evidentemente alterato chiude il video lanciando per terra l’esposto.

FEDEZ CODACONS SCENA UNITA: LA RISPOSTA UFFICIALE DEL CSVI

Nelle storie a seguire Fedez pubblica la risposta ufficiale del Cesvi che ha amministrato la raccolta fondi di Scena unita. Qui a seguire vi pubblichiamo il testo integrale pubblicato su Instagram da Fedez che si conclude con queste parole:

Per tutte le ragioni di cui ai punti precedenti, l’iniziativa portata avanti da soggetti individuali a favore di Malika Chalky non è assimilabile in alcun modo all’iniziativa portata avanti da Cesvi, con il fondo Scena Unita.

Per tutte queste ragioni sopra citate, CESVI ribadisce con fermezza la propria estraneità alla vicenda della raccolta fondi di Malika Chalhy e come fondazione costituita e registrata secondo il diritto italiano, trova inappropriato l’indebito paragone di Scena unita con l’iniziativa portata avanti privatamente da individui a favore della signora Chalhy.

Non capire la differenza tra le due iniziative vuol dire non riconoscere, lo ‘spirito di solidarietà’ che guida e alimenta operazioni del calibro di Scena Unita, gettando discredito a un settore, che da anni affianca il pubblico, nella riposta di emergenze sociali

Fedez Fedez Fedez Fedez Fedez

A seguire Fedez aggiunge:

Questo si chiama fare le cose con trasparenza. Ora, chi va a chiedere conto sulle iniziative portate avanti dal Codacons e la relativa trasparenza di esse? Chi controlla il controllore?

Inaccettabile il reiterarsi di questi comportamenti da parte di un ente riconosciuto dallo Stato che riceve soldi direttamente da un’istituzione pubblica come l’antitrust.

Il progetto Scena Unita nasce grazie al sudore di persone che potevano benissimo godersi gli agi della propria vita e che invece hanno deciso di mettersi a disposizione per il bene comune di un settore in ginocchio da un anno e mezzo. Senza ricevere nessun plauso e supporto da parte dello Stato e dal governo. Non è più tollerabile questo silenzio di fronte alle innumerevoli azioni di prevaricazione compiute dal Codacons in questi anni.

Un’associazione che lavora spalla spalla con istituzioni pubbliche che di serio e trasparente ha ben poco come è possibile tutto questo?

Fedez chiude spiegando i motivi della sua rabbia…

“Il motivo per il quale mi altero così tanto è che per attaccare me per la prima volta oggi hanno attaccato il lavoro di persone che hanno messo a disposizione ore della loro vita per il bene comune, umiliandole e mortificandole a tal punto da mettere sullo stesso piano un lavoro fatto con una professionalità estrema, con una velocità, una rapidità, una celerità che non si era mai vista prima per il settore che abbiamo aiutato paragonandola alla raccolta fondi messa in piedi da una ragazzina.

Questo vuol dire non avere rispetto del lavoro degli altri, del sudore delle persone, persone che oggi perderanno del tempo prezioso che avrebbero messo a disposizione per cause importanti, oggi devono perdere tempo con il Codacons perché al Codacons sta sul caxxo Fedez. E il Codacons si permette di fare la voce grande perché di fianco ha delle istituzioni pubbliche che gli danno credito.

Questa cosa non è accettabile in un paese serio”.

In conclusione il rapper pubblica la risposta del Codacons: “Lo facciamo per tutelare i donatori” e risponde a sua volta “E lo fanno inviando un esposto penale direttamente a me che ho donato personalmente 100 mila euro al fondo Scena Unita. Sono rammaricato  perché da mesi sto lavorando a nuovi progetti di charity con tanto entusiasmo, non vedevo l’ora di potervi raccontare… E invece ora penso solo alle rotture di palle a cui andrò incontro. La cosa che mi fa incazzare è che tutto questo avvenga per ostacolare dei progetti solidali. Tanto assurdo quanto paradossale”

E chiude: “L’unica strada che ho è quella di citare il Codacons per Stalking giudiziario“.

La risposta del Codacons

Ci ha nuovamente attaccato ricorrendo a insulti e violenza inaccettabili. Evidentemente Fedez non ha letto la nostra istanza, e se l’ha letta non l’ha capita, dimostrando leggerezza e superficialità.

L’atto presentato dalla nostra associazione e a cui il rapper fa riferimento è finalizzato proprio a tutelare le raccolte fondi come quella avviata da Fedez e a garantire trasparenza e correttezza ai donatori circa la destinazione e l’utilizzo dei soldi raccolti”. Infine l’annuncio: “Le menzogne contenute nel suo video e la violenza dimostrata nei nostri confronti varranno a Fedez una nuova querela per diffamazione che il rapper si sarebbe potuto evitare se solo avesse letto (e compreso) l’atto che gli è stato notificato