29 Luglio 2019
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29 Luglio 2019

Oli lancia Eclissi una malinconica ballad che trafigge il cuore lasciando entrare la luce

Il brano ha permesso al giovane cantautore di accedere alla finale del Premio Lunezia che si svolgerà ad ottobre.

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Oli Eclissi. Da qualche tempo quello di Marco Poletto, in arte Oli, è un nome che gira sempre più insistentemente tra gli addetti ai lavori del mondo delle sette note. Ora il ragazzo lancia una ballad malinconica in controtendenza in quest’estate fatta di tormentoni di facile presa, Eclissi.

Nato a Belluno il 25 maggio del 1996, Oli ha dato il via al suo progetto da solista esattamente quattro anni fa, ad agosto del 2015.

Produce le proprie canzoni e nel frattempo cerca di imporsi anche nelle vesti di autore conoscendo e collaborando con personalità importanti del mondo della musica pop italiana come Eros Ramazzotti, Andrea Rigonat, Andrea De Bernardi, Ioska Versari e molti altri.

Nel 2017 scrive il primo singolo del secondo progetto discografico del giovane Thomas (album certificato con il disco d’oro), E’ un attimo’.

Nel 2018 firma un contratto per Stemma Records (Stefano Borzi Management) sia nelle vesti di autore che cantautore. Nel 2019 firma il branoPopcorn, canzone che darà il nome al secondo album di Federica Carta.

Oli definisce la sua musica come “Alternative-Emo Pop/Rock” e sono chiare le influenze internazionali, soprattutto britanniche. Scrive canzoni che hanno la malinconia del cielo grigio di Londra con una sensibilità che rende di pregio il suo pop. Arricchisce il tutto con chitarre, basso, batteria e miscelando questi strumenti con elettronica, Vocoder e Synth.

Eclissi è il brano con cui si è presentato in gara nelle scorse settimane al Premio Lunezia (vedi qui). Una canzone che sembra nascere dalle ceneri di un amore finito e non ancora cicatrizzato ma che in realtà racconta la separazione fra un padre e una madre osservata tramite gli occhi di un bambino e descritta tramite le riflessioni di un ragazzo che capisce e accetta gli eventi.

E tramite la scrittura di Oli il brano fa quello che le canzoni dovrebbero fare, racconta una storia che diventa di ognuno e veste i panni di storie diverse. Eclissi ha permesso ad Oli di conquistare la finale dell’ambito premio.

Il brano, scritto interamente da Oli, è stato arrangiato e prodotto dall’artista stesso con Luca Moreale. Mix e Mastering sono a cura di Mirko Cascio

Eclissi è la prima canzone che Oli scrive in italiano. Fino ad oggi il ragazzo ha sempre composto le liriche dei suoi brani in francese e inglese.

Questa canzone è nata il il 4 luglio del 2017 e rappresenta per Oli il coraggio nel cercare di farsi la capire, il bisogno di raccontare e condividere la propria esperienza con chi l’ascolta per donare una carezza che vuole ricordare che forse, in fondo, non siamo soli.

Qui a seguire testo e audio del brano già disponibile in tutti gli store digitali.

OLI ECLISSI – TESTO

Autore e compositore Marco Poletto (Oli)

Ormai mi chiedono solo di noi
ma non lo sanno che non c’è più un “noi”
sembra che Dio mi odi
in gola ho troppi nodi

Ho sempre fatto quello che volevi
vacanze al mare e tutti i soldi spesi
non è che io ti odi
ma ti vuoi far odiare in tutti i modi

Ti prego scusami se son così
non voglio essere il tuo lunedì
a volte capita di non capire
sentirsi in colpa e poi dover sparire

Ti ho chiesto scusa
anche se hai chiuso la porta
anche se non te ne importa
né di te né di me
ti ho chiesto scusa
poco prima che uscissi
ora il mio cuore è un eclissi
ma lo accetto com’è

Ti ho chiesto scusa
anche se hai chiuso la porta
anche se non te ne importa
né di te né di me
ti ho chiesto scusa
poco prima che uscissi
ora il mio cuore è un eclissi
ma lo accetto com’è
così com’è
così com’è
così com’è

Ora gli amici chiedono di noi
e chissà poi che hai raccontato ai tuoi
hai già invertito i ruoli?
Io ho già finito tutti i miei liquori

Ti prego scusami se son così
volevo essere il tuo venerdì
a volte capita di non dormire
sentirsi in colpa e poi voler morire

Ti ho chiesto scusa
anche se hai chiuso la porta
anche se non te ne importa
né di te né di me
ti ho chiesto scusa
poco prima che uscissi
ora il mio cuore è un eclissi
ma lo accetto com’è

Ti ho chiesto scusa
anche se hai chiuso la porta
anche se non te ne importa
né di te né di me
ti ho chiesto scusa
poco prima che uscissi
ora il mio cuore è un eclissi
ma lo accetto com’è
così com’è
così com’è
così com’è

Ti ho chiesto scusa
anche se ho chiuso la porta
perché in fondo mi importa
sia di te che di me
ti ho chiesto scusa
poco prima che uscissi
ora il mio cuore è un eclissi
ma lo accetto
com’è

 

Foto di Pietro Rizzato

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