27 Novembre 2019
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27 Novembre 2019

Cesare Cremonini presenta alla stampa “Cremonini2C2C”

Un viaggio tra le hits, 6 inediti di cui uno strumentale e le rarità. Ecco "Cremonini2C2C", il nuovo album di Cesare Cremonini.

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Uscirà il 29 novembre Cremonini2C2C, la raccolta che celebra 20 anni di carriera di Cesare Cremonini.

Un album disponibile in più versioni (Qui il nostro articolo con anche la tracklist) e che ripercorre due decenni di musica e che è arricchito dalla presenza di 6 inediti, tra cui un trascinante brano strumentale.

Cremonini2C2C è stato presentato a Milano nella suggestiva cornice di Palazzo Crespi in Corso Venezia 20.

Cesare non si è risparmiato, parlando a 360° di una carriera che è partita con il botto vent’anni fa e che, tra battute d’arresto e successi, lo ha portato a essere considerato come un faro per la nuova generazione cantautorale.

LA CONFERENZA STAMPA DI CESARE CREMONINI

“Non è una semplice raccolta discografica, ma è un disco che contiene il mio repertorio che è orizzontale e non verticale.

Oggi Al Telefono può essere compresa e apprezzata grazie a un percorso di canzoni.

Ho attraversato 2 decenni in cui la discografia è cambiata. Oggi con orgoglio posso mostrare a tutti il mio forziere,

ovvero ciò che sono come uomo e come artista. Sono riuscito sempre a mantenermi fedele nella musica. La mia è una bella storia da raccontare a chi inizia oggi.

In Cremonini2C2C ci sono anche le rarità, le home recording. Ciò ti mostra come il mio obiettivo sono le canzoni.

Gli inediti? Sono la fotografia di un momento. La mia carriera è spiegata attraverso questo album, anche perché nel 2020 compirò 40 anni e non voglio più essere solo un cantante.

Sono un uomo e questa è la storia della mia vita che comprende il mio rapporto con il pianoforte.

Nel disco c’è anche la storia dei miei live. Io appartengo a una generazione in cui lo stadio è un sogno che si può realizzare dopo anni di sacrifici.

Una generazione in cui non si ottiene tutto subito.”

I BRANI INEDITI

All’interno di Cremonini2C2C ci sono 6 brani inediti di cui uno strumentale scritto insieme al bassista Ballo. A tal proposito Cesare spiega:

“La musica classica ancora oggi è di una modernità disarmante. Crescendo ho esplorato il pop partendo da quel tipo di approccio. L’importante è riuscire a toccare la sensibilità delle persone.

Oggi le canzoni hanno la necessità di essere molto brevi, ma io seguo un’altra onda. Creo brani con strutture anche variabili che ricordano la classica o il progressive. Anche in Al telefono non seguo lo stereotipo della musica pop

La musica ha bisogno di scambio e dialogo. Lavoro da molto tempo con Davide Petrella e da sempre il mio punto di riferimento è la modalità compositiva di Gaber e Luporini.

Negli anni sono diventato troppo severo con me stesso. Ho raggiunto un’età in cui non vedo più la riva dalla quale sono partito. I ricordi cominciano a essere offuscati. P

osso dire che finalmente mi sono perso nella vita, nel cammino. Ho capito che la burrasca non ti può uccidere.

Le mie canzoni hanno un focus sulla vita che vivo ogni giorno. Queste 6 non sono canzoni di passaggio. Ho giocato con la musica. Sono brani molto a fuoco su di me.

La mia discografia è una sorta di autobiografia, così come nei nuovi brani. C’è un tema che è centrale ovvero la parola fine. Per me questo è un momento di forte passaggio nella mia vita.

Da questo disco sono rimaste fuori una decina di canzoni nuove, ma perché non erano pronte per me. Ho un’ossessione per la ricerca musicale proprio per la necessità di non omologarmi.

Ora ho un rapporto diverso anche con l’amore. L’amore deve tornare a essere centrale. Solo in quell’ambito facciamo i conti con la nostra autorevolezza nei confronti della vita.”

Clicca su Continua per leggere altre dichiarazioni di Cesare Cremonini rilasciate in conferenza stampa.