21 Dicembre 2017
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21 Dicembre 2017

Il cinema indipendente si unisce alla musica rap d’autore e conquista il web. Chi è il misterioso CANDYBOY?

Il cinema indipendente (sopratutto quello horror) si unisce alla musica rap d'autore conquistando il web. Chi è Candyboy?

candyboy
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Oggi vi parliamo di un misterioso progetto musicale, Candyboy, che con il suo brano, o per meglio dire con l’Episodio 1 del suo album, Italian Graffiti, ha già totalizzato quasi 120.000 views in una sola settimana grazie unicamente al tam tam della rete.

Nessun nome, nessun cognome, nessuna data di nascita, nessuna crew. Solo Candyboy.

Il videoclip di Italian Graffiti e le foto diffuse ci mostrano la faccia di un clown insanguinata, una giacca da baseball con su scritto il suo nome, un jeans corto, e calzettoni neri fin sotto al ginocchio che mettono in bella mostra delle croci rovesciate bianche.

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E poi ancora una Mustang rosso sangue targata California, tatuaggi sulle dita, una voce cupa graffiata che scandisce in modo folle versi che sembrano presi dalla bibbia mentre la musica sembra uscire da un grammofono direttamente dall’inferno.

Italian Graffiti è solo il primo film, il primo album di Candyboy. Un disco prodotto da Alessandro “Urmuz” Vagnoni accompagnato da un film diretto dal talento romano Dario Carrarini.

Quello a cui ci troviamo davanti è il primo esperimento in assoluto in Italia che unisce il cinema indipendente alla musica rap d’autore.

Ma buttiamoci subito a capofitto nella visione di questo videoclip…

Abbiamo provato a contattare questo misterioso Candyboy e per risposta ci è stato inviato questo testo, così come lo potete leggere, senza fronzoli, nessun accenno di dialogo… almeno per ora.

Oggi i ragazzi sono stati “edu-castrati” dalle major e dalla cultura di massa, ad un ascolto ed una scelta basica di musica. Anche quelli che pensano di scegliere perchè non guardano la tv o non ascoltano la radio, sono veicolati da altri meccanismi. La minestra è sempre quella. Gli stessi clichè ripetuti all’infinito, sia nei contenuti sia nel modo di essere proposti al pubblico.

Il mio compito è quello di rompere il meccanismo, invertire gli schemi, andare contro la convenzione e lo faccio con la musica. Ho unito la mia passione per il cinema horror alla mia musica creando un esperimento nuovissimo, che tratta il video come fosse una serie tv Netflix e la colonna sonora sono i pezzi dell’album.

Mi sono sentito dire che dieci minuti sono tanti e sapete perchè? perchè i ragazzi sono stati abituati ad ascoltare pezzi che durano sempre di meno, siamo arrivati a due minuti. E’ grave questa cosa. E’ un insulto alla loro intelligenza, ma loro non lo sanno, se non riesci a stare attento alla musica o ad un video per soli dieci minuti c’è qualcosa che non va. Chi mi segue è importante quanto il mio progetto, perchè ha preso parte al cambiamento e i miei ragazzi e ragazze, sono i numeri uno“.

E come dargli torto, un videoclip di quasi 10 minuti che supera in un mese, senza promozione, le 120.000 visualizzioni (o giù di lì). Di sicuro Candyboy ha attirato la nostra attenzione e torneremo a parlarne, intanto qui di seguito potete ascoltare il suo disco.

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