18 Agosto 2023
Condividi su:
18 Agosto 2023

Beppe Vessichio, dopo la vittoria nella causa con la Rai, racconta della sua rinuncia al Festival di Sanremo

La recente sentenza del Tribunale di Roma è stata un evento importantissimo per l'intero settore discografico italiano

Beppe Vessicchio Rai
Condividi su:

Come noto ormai da diverse settimane il Maestro Beppe Vessicchio ha vinto un’importante causa contro la Rai (qui trovate tutti i dettagli al riguardo), una vittoria che lui stesso definisce in un’intervista rilasciata all’AGI come un riscatto per tanti altri.

Una controversia che ha impedito al musicista e compositore, nonché direttore d’orchestra più noto e amato d’Italia (anche grazie alle sue partecipazioni in molteplici vesti ad Amici di Maria De Filippi) di condurre il Festival di Sanremo.

Veder rimbalzare sui social la notizia della vittoria nella causa che ho intentato contro RAI e RAICOM, in maniera così virale, segnala quanto interesse (per me affettuoso) abbia suscitato questa vicenda” ha dichiarato il Maestro all’AGI.

Per evitare possibili letture errate della vicenda ha poi voluto rilasciare una propria dichiarazione sulla sentenza emessa dal Tribunale di Roma:

Il verdetto emesso […] rappresenta una decisione importantissima per l’intera industria discografica. L’oggetto della valutazione del Tribunale di Roma, a differenza di quanto riportato da alcuni titoli giornalistici, non attiene ai diritti di “autore” delle musiche da me composte e utilizzate nel programma “La Prova del Cuoco”, bensì ai “diritti connessi”, cioè quelli relativi alle registrazioni discografiche degli stessi brani che, come lo stesso Tribunale di Roma ha accertato, spettavano a me […].

Non ho mai ceduto […] la proprietà di quelle registrazioni, e ho sempre cercato, al contrario, il legittimo riconoscimento economico per gli utilizzi che ne effettuava RAI come emittente televisiva facendo riferimento al cosiddetto “equo compenso”, spettante per legge (come stabilito dall’art. 73 della Legge “sul diritto d’autore”) per metà al produttore fonografico e per l’altra metà agli artisti interpreti ed esecutori […].

Questa sentenza è molto importante per l’intero settore musicale, indipendenti in prims, in quanto ristabilisce il fatto che i proprietari delle registrazioni discografiche hanno diritto a ricevere, unitamente agli artisti partecipanti alle registrazioni, l’equa remunerazione di legge. Anche se le registrazioni non sono mai state messe prima in commercio in qualsiasi forma e formato.

Beppe Vessichio ha quindi spiegato all’AGI come questo contenzioso sia andato avanti per anni, dal 2014 per la precisione, e approdato in tribunale negli anni successivi tra udienze, rinvii e la lunga pausa per via della pandemia.

Un periodo che ha impedito al Maestro di lavorare nei programmi Rai visto che l’azienda di stato non stipula contratti con soggetti con cui è in contenzioso (a meno che non passino attraverso società in appalto).

Proprio per questo ragione Beppe Vessicchio ha dovuto rinunciare anche alla conduzione del Festival di Sanremo

Ho dovuto addirittura rinunciare alla co-conduzione di Sanremo 2019 propostami da Baglioni al fianco di Virginia Raffaele e Claudio Bisio.

L’ultimo impegno legato in qualche modo al Festival, oltre alle direzioni d’orchestra per alcuni artisti (per esempio lo scorso anno nella serata del venerdì con Grignani e ancora prima con Le Vibrazioni) è stato il ruolo di Presidente della Commissione Musicale di Area Sanremo nel 2022, ruolo che non prevedeva un coinvolgimento diretto con la Rai in quanto la manifestazione era organizzata dal Comune di Sanremo con la Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo.