26 Aprile 2016
di Direttore Editoriale
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26 Aprile 2016

KEKKO scrive, POVIA risponde: è caos tra radio che “sostengono” e radio che “abbandonano”

Caos nelle ultime settimane: Kekko Silvestre accusa alcune radio, Povia risponde ed accusa Kekko e tutte le radio. Ma chi ha ragione?

povia
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Kekko Silvestre, Povia, le radio. E´il caos.
Ma partiamo con un riassunto della situazione: qualche settimana fa i Modà tengono una conferenza stampa per parlare del prossimo tour negli stadi e in quella sede il leader Kekko Silvestre legge una lettera di stima nei confronti di Lorenzo Suraci, patron di Rtl 102.5, lettera che allo stesso tempo è una critica ad altri due network, Radio Italia ed Rds, che insieme alla prima formano l’etichetta discografica dei Modà, la Ultrasuoni; l’accusa che Kekko rivolge è quella di non aver sostenuto abbastanza i loro ultimi singoli e di conseguenza il loro ultimo album, Passione maledetta.

Dopo questo exploit, Povia ha voluto commentare pubblicamente la lettera del cantante dei Modà con un video sul suo profilo Facebook. Una risposta che, fino ad oggi, era caduta nel vuoto a causa della poca visibilità riservatagli dalla stampa.

All Music Italia ai tempi non realizzò articoli sulla conferenza stampa del tour dei Modà, in quanto semplicemente non fummo invitati, nonostante ci ritroviamo nella posizione di portale di sola musica italiana più visitato nel nostro paese… ma vabbè, son cose che capitano, e questo non è di certo un problema per noi.
In seguito ci è capitato di leggere sul web della lettera di Silvestre e delle dure parole rivolte nei confronti di Mario Volanti ed Eduardo Montefusco (rispettivamente alla guida di Radio Italia e RDS), ma noi, non essendo per l’appunto presenti in prima persona all’evento, abbiamo preferito non costruire un articolo sulla lettera.

Oggi però, nel nostro girovagare su internet, ci è capitato sott’occhio il videomessaggio postato da Povia tre settimane fa. All’interno della clip il cantante affronta la questione dell’appoggio delle radio alla band, un video che nessun sito di informazione, musicale e non, ha preso in considerazione, e di cui anche noi ignoravano l’esistenza.

Alla luce di questo sviluppo, abbiamo chiesto ad un nostro collega giornalista presente alla conferenza di inviarci le esatte parole pronunciate da Kekko Silvestre e indirizzate a Lorenzo Suraci. Eccole di seguito:

Dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti ho capito che con te non sarebbe stata assolutamente facile, e non semplicemente per il tuo carattere, perché di quello sono bravi a parlare solo quelli che non ti sanno affrontare, ma per i coglioni!
Sì, i coglioni, perché come ben sai quelli non te li regala nessuno, o li hai o non li hai.
Le chiacchiere e le cattiverie che ti circondano e spesso circondano anche me non sono niente confronto ai risultati che abbiamo ottenuto.
Io ti ho conosciuto a fondo in questi sette anni, fuori e dentro il lavoro, e anche ora che siamo rimasti soli abbiamo dimostrato assieme la nostra forza raddoppiando San Siro e timbrando un triplo platino di quelli che io e te metteremo nei salotti di casa nostra, mentre loro se lo porteranno attaccati ai coglioni…. anzi, quelli i coglioni non li hanno nemmeno, ma al collo per tutta la vita come un peso.
Ma forse è meglio così, la gente non dirà più che i Modà ce l’hanno fatta perché hanno tre network e staranno meno sul cazzo anche agli altri.
Non so quanto durerà la carriera dei Modà o quante tournée faremo ancora, ma di una cosa sono certo: tutto quello che farò lo farò con te al mio fianco. Perché se sono sicuro che ci scanneremo ancora nel nostro cammino, sono anche sicuro che quando ci sarà da combattere sarai in prima linea con me, mentre gli altri continueranno a divertirsi tra assoli di chitarra e giri in elicottero”

Questo è quanto scritto da Kekko Silvestre al patron di Rtl 102.5 e letto di fronte a tutta la stampa nazionale.
Il “siamo rimasti soli” è riferito alle altre due radio parte della Ultrasuoni, Radio Italia e Rds che, a quanto pare, come dicevamo, non hanno secondo Silvestre supportato adeguatamente i singoli estratti da Passione maledetta. L’accenno a chitarre ed elicotteri invece fa riferimento alle due grandi passioni di Volanti (grande collezionista di chitarre) e Montefusco.

Povia, venuto a conoscenza dell’episodio attraverso il sito Faremusic, decide di pubblicare un video in cui riassume il suo pensiero sulla questione. Pensiero che in realtà molti addetti ai lavori hanno avuto, senza però pronunciarsi: se i Modà, che negli ultimi dieci anni sono stati prodotti da un’etichetta discografica composta dai tre maggiori network radiofonici del paese, si lamentano di non aver avuto supporto radiofonico, cosa dovrebbero dire altri artisti noti ed emergenti, che questo appoggio non lo hanno mai avuto?

Per correttezza, così come abbiamo riportato letteralmente le parole di Kekko Silvestre, riportiamo qui di seguito anche quanto detto da Povia nel video che potete trovare sulla sua pagina Facebook:

Ciao a tutti! Questo video fa riferimento ad un articolo che ho appena letto (…), riguarda i Modà, il gruppo musicale.
Cari Modà, voi vi lamentate perché Rds e Radio Italia (…) per questa volta non hanno messo in programmazione come si deve il vostro nuovo singolo. Magari avessi io un contratto come lo avete voi con Rtl 102.5 che da anni vi trasmette per sette/otto volte al giorno e vi permette di far diventare ogni canzone che fate, bella o non bella è un dettaglio, un successo sicuro.
Perdonate per questa volta Radio Italia e Rds che non hanno trasmesso il vostro nuovo singolo, ogni tanto ci sta che qualche ciambella vi riesca senza buco. Fatelo più che altro per il rispetto di tutti quegli artisti che hanno dei brani belli, che però non avendo magari come voi un contratto con una o tre radio importantissime network, non vengono trasmessi o vengono trasmessi poco, magari vengono presi poco in considerazione, per esempio me, che sono uno dei pochi cantautori veri che sono rimasti in Italia.
Ricordatevi, ragazzi dei Modà che voi, grazie a queste tre radio, Rtl, Rds e Radio Italia, e di conseguenza tutte le altre che poi si accodano quando le vostre canzoni diventano successi grazie a questi tre network, e grazie a queste tre radio avete riempito e riempirete lo stadio San Siro di Milano, non è una cosa da tutti. Io invece il 23 aprile suonerò ad Anagni, in provincia di Frosinone, oddio niente da denigrare ma non è di certo lo stadio San Siro.
Magari avessi io per ogni canzone che faccio anche soltanto un passaggio al giorno a notte fonda su Rtl, Rds e Radio Italia, quindi spezzo una lancia a favore di queste radio che, ragazzi dei Modà, anche se fate comunque della bella musica, vi hanno miracolato.
Chiusa la parentesi, tu che sei sveglio diffondi questo video, fallo conoscere, così la smetti anche tu di dirmi “Povia perché non fai più canzoni belle?”. Le faccio le canzoni belle ma come succede non solo a me, ma a tanti big veri, le canzoni poi una volta mandate alle radio non vengono trasmesse o non vengono trasmesse come si deve.
Detto questo, digita su YouTube la mia canzone “Al Sud”, che parla dell’amore storico-culturale in difesa del Sud Italia, che è stato impoverito da dopo l’unità d’Italia. Ecco, per questa canzone ho soltanto 42.000 visualizzazioni. Oddio, non sono poche, ma ne vorrei di più. Non è che posso mandare, appunto, una lettera ai milioni di utenti YouTube dicendo “Hey come vi permettete di non cliccare play sul mio brano?”. Muovetevi allora, fatelo diventare un successo voi perché io non ho le radio che mi trasmettono ogni cosa, ho soltanto te e rischio di non fare più questo lavoro
“.

Detto questo, facciamo un passo indietro per ripercorrere la carriera dei Modà che inizia discograficamente nel 2004, anno in cui pubblicano l’album Ti amo veramente. Da allora la band ha pubblicato sei dischi e una raccolta.
Per onestà va detto che la band ha sempre portato a casa dei discreti risultati, anche prima di entrare a far parte della Ultrasuoni, ma andiamo ad analizzarli nel dettaglio.

Il primo album esce con la New Music International e si aggiudica il disco d’oro per le oltre 25.000 copie vendute. Il secondo disco, Quello che non ti ho detto, esce per la Around the Music e, nonostante il grande successo radiofonico e commerciale del primo singolo, Quello che non ti ho detto (Scusami), non riesce a portare a casa nessuna certificazione.
Nel 2008, sempre con la Around the Music di Massimo Scolari, esce Sala d’attesa che ottiene il disco d’oro per le oltre 30.000 copie vendute. Nel frattempo la band costruisce uno zoccolo duro di fan che riempono i loro live.

Il grande successo arriva però solo due anni dopo, dapprima con il singolo Sono già solo uscito con Carosello Records, quindi con il successivo La Notte.
Questo secondo singolo esce con la Ultrasuoni, etichetta formatasi con l’unione di Rtl 102.5, Radio Italia e Rds proprio per lanciare il progetto Modà all’unisono. La canzone è il primo grande successo del gruppo; viene infatti inserita in diversi spot pubblicitari e serve a lanciare l’uscita, avvenuta quattro mesi dopo, del nuovo album Viva i romantici, che debutta al primo posto della classifica degli album più venduti e che venderà oltre 470.000 copie aggiudicandosi addirittura il disco di diamante.
Lo stile di scrittura di Kekko e il sound della band (che ha mantenuto lo stesso produttore artistico dei precedenti album, Kikko Palmosi) non sono cambiati, ma a è evidente che il cambio di etichetta discografica, i passaggi radiofonici massicci, e i nuovi mezzi di promozione, hanno permesso ai Modà di compiere il salto che li ha proiettati nell’olimpo degli artisti di maggior successo in Italia.
Il disco successivo, Gioia del 2013, venderà oltre 200.000 copie (4 volte disco di platino e secondo album più venduto dell’anno), quindi altri tre platini arriveranno per la prima raccolta ufficiale uscita nel 2014 e lo stesso per il nuovo album, Passione maledetta, nei negozi dallo scorso novembre.

Insomma, si può dire che i Modà hanno sicuramente messo delle solide fondamenta nei primi sei anni della loro carriera, ma è altrettanto indubbio che una serie di fattori subentrati con la nascita della Ultrasuoni hanno fatto la differenza nel loro percorso artistico.
Tra questi, due Festival di Sanremo, di cui uno in coppia con Emma e ospitate nei maggiori programmi televisivi della tv generalista. Va aggiunto poi Amici di Maria De Filippi che, non solo li ha ospitati in diverse occasioni, ma ha permesso a Kekko di farsi una reputazione anche come autore… in questi anni infatti il cantante ha scritto canzoni per Alessandra Amoroso, Emma, Virginio, Dear Jack e Loredana Errore.

Detto questo, il nostro pensiero al riguardo pensiamo sia abbastanza chiaro, Ultrasuoni e i tre network radiofonici hanno sicuramente fatto la differenza nella carriera del gruppo che, grazie a loro, ha ottenuto possibilità che altri artisti non hanno avuto.

Alla luce di tutto ciò lo sfogo di Silvestre è un po’ uno schiaffo in faccia a tanti colleghi, emergenti e non, che di spazio non ne trovano, non solo in radio… perché è indubbio che le radio, i grandi network, aiutano la musica a farsi conoscere, la rendono popolare e infatti molti artisti nonostante talento e buone canzoni restano sconosciuti alla Massa.
Va detto che è altrettanto vero però che non sempre le radio bastano… serve anche talento, la capacità di arrivare al pubblico e l’aver costruito un percorso musicale solido e questo, al di là dei gusti personali di ognuno, i Modà lo hanno fatto con anni di singoli, dischi e concerti.
Le radio per esempio non sembrano bastare a Bianca Atzei ormai onnipresente in ogni manifestazione, sostenuta con tutte le forze dalla sua discografica, la Baraonda (etichetta che fa capo alla sola Rtl 102.5) che su di lei investe molte delle sue forze… parliamo di un’artista che in quattro anni ha duettato con mezzo panorama musicale italiano (Alex Britti, Niccolò Agliardi, Gianluca Grignani, Gianni Morandi, Gigi D’Alessio, i Tazenda, J-Ax e lo stesso Kekko tra gli altri), è stata inserita in diversi album celebrativi con duetti (Loredana Bertè e Ron tra gli altri) e che è riuscita a partecipare a Sanremo 2015 nella categoria Big portando come unica credenziale una sola certificazione disco d’oro per un singolo, La paura che ho di perderti, arrivata tra l’altro un anno e mezzo dopo l’uscita dello stesso. E nonostante tutto questo i risultati stentano ad arrivare.

Forse perché queste sono cose che il pubblico, ormai svezzato in gran parte da internet, ha imparato a capire e, probabilmente, a Bianca farebbe bene un po’ meno di presenziassimo e qualche scelta artistica più mirata. La sua carriera ne gioverebbe sicuramente perché le sue doti vocali nessuno le mette in discussione.

Qual è invece la vostra posizione al riguardo? Credete che lo strapotere di alcune radio stia davvero influenzando il mercato discografico italiano o pensate che non stia accadendo nulla di nuovo rispetto al passato?
A voi la parola.