9 Settembre 2017
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9 Settembre 2017

INTERVISTA a UMBERTO TOZZI che riporta “Ti amo” all’Arena di Verona 40 anni dopo quel Festivalbar in cui…

In attesa del concerto evento all'Arena di Verona, "40 anni che ti amo", abbiamo intervista per voi Umberto Tozzi

Umberto Tozzi
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Ormai è questione di giorni! L’attesa cresce, ma siamo sempre più vicini a 40 anni che Ti Amo”, l’imperdibile evento con cui Umberto Tozzi celebrerà la sua carriera e i 40 anni di una delle sue canzoni più amate di sempre.

Il 18 settembre è una data da segnare sul calendario, così come il giorno successivo, in cui tutti coloro che avranno partecipato allo show in Arena potranno rivedere lo spettacolo insieme a coloro che non hanno avuto possibilità di vederlo dal vivo. Canale 5, infatti, trasmetterà l’evento in prima serata con la regia di Roberto Cenci.

Abbiamo incontrato Umberto Tozzi a poco più di una settimana dalla fatidica data, ecco la nostra intervista.

Buongiorno Umberto. L’evento del 18 settembre si avvicina. Manca sempre meno… Come ti stai preparando?

Dici che per un evento come questo c’è bisogno di prepararsi? Io mi sento sempre pronto! Sono come un Marines e poi sono in tour da una vita! In linea di massima questo è concerto diverso, ma solo come concetto perchè festeggio una ricorrenza che riguarda un singolo brano. Sarò felice di propormi al pubblico e di condividere il momento con tutti gli artisti che hanno collaborato con me nella mia carriera.

Hai definito l’evento come la celebrazione di una canzone che è e rimane immortale e in effetti non possiamo darti torto. Ciò che mi colpisce è il fatto che tu a differenza di molti artisti tuoi colleghi che hanno rinnegato i loro pezzi storici vuoi rendere nuovo onore a questo brano. Come mai?

Intanto Ti amo secondo me è la canzone più originale del mio repertorio e poi perchè era abbastanza imprevedibile pensare che dopo 40 anni ci fosse ancora interesse per questo brano. Sicuramente tutto questo interesse è stato ulteriormente messo in luce da un duetto internazionale con Anastacia che ha arricchito l’ascolto di questo brano. Sono contento che si continui a parlarne; a differenza di molti miei colleghi quando salgo sul palco e canto le mie canzoni di successo sono felice ed è come se sentissi un grazie da parte il pubblico.

“Ti amo” è una delle canzoni d’amore più belle della storia della musica italiana e il pubblico ha apprezzato anche la versione con Anastacia che a mio parere ha ulteriormente impreziosito il brano. Com’è avvenuto il contatto con lei? Anastacia ha accettato subito?

Dopo il primo contatto ci siamo accorti di avere una sensibilità musicale comune e il rapporto è stato fin da subito molto empatico. Lei ci ha messo 24 ore per dire di sì e ciò mi ha riempito di orgoglio.
Lei è una persona stupenda e un’artista incredibile. Per quanto riguarda la serata del 18 settembre, è bastato sentirla e poi lei già precedentemente mi aveva dato la disponibilità ad essere presente se ci fosse stato qualcosa di bello da fare insieme.

La leggenda narra che il brano ha vinto il Festivalbar del 1977 e quel giorno in Arena pare successe di tutto…

Io ho un ricordo veramente molto bello ed emozionale di quel giorno e di quel palco nel 1977. Questa canzone in effetti la presentai lì alla finale del Festivalbar del grande Vittorio Salvetti. Non posso che sottolineare che lì è davvero nata la mia carriera di cantante. Prima di quel momento ero più un musicista; avevo fatto il chitarrista per 8 anni e avevo dei precedenti di altra natura, ma in quel caso ho avuto la consacrazione più bella pur trovandomi su un palco a cantare da solo e a questo non ero abituato.
Per me il palco dell’Arena è sempre stato particolare. Per tutti ha un significato, ma per me è molto di più.
Ritrovarmi su quel palco lì 40 anni dopo è una combinazione stupenda.

E’ vero che durante la serata finale successe di tutto?

E’ vero… Ci furono alcuni tentativi di sabotaggio… Probabilmente cercarono di affossare la mia prestazione… La luce andò via ben due volte, ma quella sera ottenni il primo successo importante, quello che mi fece capire molte cose.

Quest’anno tu festeggi 40 anni di “Ti Amo”, ma anche 30 di “Si può dare di più”, altro brano che ti ha dato tanto, regalandoti anche la strameritata vittoria al Festival di Sanremo del 1987. Immagino che durante la serata ci sarà spazio anche per questo…

Io, Gianni ed Enrico siamo amici da anni e dopo quella volta ci siamo incontrati in moltissime occasioni, ma in pratica non è mai capitato di ricantarla. Questa sarà un’occasione unica anche per questo motivo.

“40 anni che Ti Amo” ci darà l’opportunità di rivederti in televisione in prima serata. Tu sai che ogni tua apparizione televisiva regala risultati d’ascolto di tutto rispetto… Secondo te qual è il segreto?

Forse ottengo dei buoni risultati di ascolto proprio perchè mi si vede poco! Questa è un’occasione bella e un evento unico e sono orgoglioso che Canale 5 riprenderà e manderà in onda in prima serata l’evento.

Tu hai avuto un rapporto non facile con il Festival di Sanremo. In particolare nel 2000 arrivasti ultimo e nel 2005 arrivò un’inaspettata eliminazione che ti portò a scagliarti con Paolo Bonolis e con il sistema televisivo. Con la Direzione Artistica di Claudio Baglioni torneresti in gara?

Partecipare no, ma sono felice di leggere quello che sarà il ruolo di Claudio. A livello musicale non può che fare bene. Può selezionare il meglio dal punto di vista del materiale musicale. Avere un musicista con una carriera come la sua credo sia importante per la scelta delle canzoni e ne sono felice.

Ti ricordi la location più bella dove hai cantato la tua “Ti amo”?

Fortunatamente sono state tante le location nella quali ho cantato il brano. La Royal Albert Hall di Londra è un esempio calzante, ma anche ogni volta che torno a Sydney è un momento unico. Ma devo ammettere che in ogni concerto trovo un grande pubblico che mi ascolta e che partecipa cantando. Questo, quindi, fa si che la location sia sostanzialmente indifferente.

Nella scaletta del tuo live del 18 settembre all’Arena di Verona ci sarà qualche canzone del tuo repertorio alla quale sei affezionato e che invece è passata inosservata?

No, no. Nella scaletta dei miei concerti cerco sempre di cantare i miei brani più conosciuti e anche in questa occasione non farò eccezioni. E’ vero che nella mia discografia ci sono alcuni titoli che sono apparsi e scomparsi dai live, ma in un’occasione come questa è giusto rendere omaggio a me e a tutti coloro che apprezzano e amano le mie canzoni più celebri. E’ giusto che sia così.

Ricordiamo che i biglietti per 40 anni che Ti Amo sono ancora disponibili e che l’evento è prodotto da F&P Group, Momy Records, Concerto Music e Saludo.

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Intervista di Simone Zani per All Music Italia