14 Settembre 2021
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14 Settembre 2021

Intervista Neno: “Torino ha una scena molto variegata e da sempre regala artisti di altissimo livello”

Grande emozione per il giovane cantautore che, per la prima volta, si esibirà a Torino presentando i frutti di un anno di lavoro

Neno
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Tra i protagonisti sul Mainstage del SoFarm Festival il 18 settembre ci sarà Neno, il cantautore torinese visto ad Amici di Maria De Filippi visto anche sul palco di Castrocaro 2020 e del Concerto Primo Maggio 2021, al suo primo live a Torino.

Reduce dalla pubblicazione del suo singolo estivo, c6, Stefano Farinetti, questo il vero nome del cantautore, è pronto a salire sul palco del Bunker di Torino per presentare con il suo produttore, Andrea “Andy” Mancini, i cinque singoli lanciati sino ad oggi, Inadeguato, Meglio star da soli, Faccio tardi pure oggi, Bla bla bla e c6, e la cover, manifesto No gender, di Non sono una signora (?).

Ricordandovi che qui sono in vendite i biglietti per i due eventi previsti per il 18 e 19 settembre, All Music Italia ha raggiunto il cantautore per parlare di questo debutto e dell’attuale situazione della musica live.

Intervista a Neno pronto al debutto live a torino

Neno, partiamo proprio dal 18 settembre, giorno in cui sarai tra gli artisti del Mainstage del SoFarm Festival, il tuo primo vero live.
Come ti stai preparando e che brani presenterai?

Ho iniziato a preparare con il mio produttore il live che ci vedrà sul palco del SoFarm Festival con molta energia. Sono contento, è tutta l’estate che aspetto questo momento.

La situazione che abbiamo vissuto non ci ha permesso di suonare in giro, a noi come a migliaia di altri artisti emergenti, per fortuna ci sono festival indipendenti che provano ancora a darci spazio. Presenterò tutti i miei brani finora usciti, con l’aggiunta di qualche cover, probabilmente.

Cosa significa per te esibirti sul palco della tua città, Torino?

È un grandissimo onore essere riconosciuto come parte della scena torinese, forse non mi conoscono ancora in tanti, ma sono soddisfatto di tutti i tasselli e obiettivi che stiamo centrando con questo progetto. Esibirsi per la prima volta a Torino, in un contesto come il SoFarm, è una bella soddisfazione.

Come vedi la scena musicale della tua città?

Torino ha una scena molto variegata e da sempre regala alla musica italiana artisti di altissimo livello. Sicuramente non è una scena che fa “rumore” come quella romana, soprattutto se si parla di indie/ hit pop, ma probabilmente è una questione di “educazione sabauda”, noi torinesi siamo così…

La situazione live non è delle migliori per gli artisti cosiddetti emergenti. Si dice spesso che “La musica è ripartita” ma la sensazione è che perlopiù si ripartita per gli artisti già molto noti o seguiti e che le istituzioni non accorgano degli emergenti e dei piccoli live club che chiudono. Cosa ne pensi?

Penso che sia una situazione difficile da gestire in generale. La questione live, almeno quest’estate poteva essere maggiormente sbloccata, ma si è preferito usare una linea molto cauta, a differenza di altri Paesi in Europa, vedremo chi avrà ragione… detto ciò, se non avremo altri stop questo inverno, allora la musica sarà ripartita davvero, come è ovvio dagli artisti già conosciuti, era impensabile il contrario.

È un po’ più complesso il discorso per quanto riguarda tutto quel mondo di professionisti che vivono di musica, ma non stanno sotto i riflettori, così come tutti quei piccoli club che vivevano sui live giornalieri. Per questo settore specifico penso che sia stato fatto molto poco, mettendo in difficoltà persone che letteralmente con la musica ci “campano”.

Neno se tu potessi farti ascoltare da chi al governo si occupa dello spettacolo cosa gli diresti, gli chiederesti o suggeriresti?

È molto facile fare della retorica sciatta sulle scelte del governo, in un momento così difficile. La verità è che una crisi di questo tipo nessuno era pronta ad affrontarla, né noi né loro.

Non so se le decisioni che sono state prese siano giuste, non so chi avrà ragione sul lungo periodo, mi auguro solo che presto si torni a vivere, se non in modo del tutto normale, almeno con una parvenza di normalità.

Spero che chi al governo si occupa di musica e spettacolo sia consapevole che la gente ha bisogno della musica, ha bisogno di poter andare ad un concerto, ad un festival o a teatro, non è uno “sfizio” di cui si può fare a meno, non più.

Sono quasi due anni che la situazione è questa, ormai sappiamo contro cosa stiamo lottando, e soprattutto abbiamo delle opzioni concrete su come conviverci, mettiamole in atto!

Il tuo ultimo singolo è “c6”, da quali sensazioni/emozioni è nato?

Mi piace dire che c6 non è una canzone d’amore, ma ci somiglia molto. È nata dalla consapevolezza di vulnerabilità che ho scoperto di avere con una certa persona. È una sensazione che mi ha destabilizzato parecchio, ed è per questo motivo che ho deciso di scriverci, cercando, però, di prenderla con leggerezza.

Ad oggi qual è il brano di cui Neno va più orgoglioso tra quelli scritti, e quale quello che tglii ha dato più soddisfazioni?

Sicuramente Inadeguato è il brano che mi ha dato più soddisfazioni, è stato il mio primo brano, quello con cui sono entrato ad Amici. Però sono contento di tutto ciò che ho fatto uscire fino ad adesso, anche Bla Bla Bla che mi ha permesso di arrivare al Concerto del Primo Maggio è un brano a cui sono particolarmente affezionato.

Sono soddisfatto ma consapevole di non aver ancora tirato fuori il massimo, in questo momento sto scrivendo molto, penso che questo sarà l’anno giusto per fare il salto di qualità, voglio studiare, ricercare e lavorare tanto…