5 Dicembre 2021
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5 Dicembre 2021

Intervista a Giorgieness: “dopo anni turbolenti, sentivo il bisogno di togliermi la giacca di pelle e guardarmi dentro”

"So scrivere solo concept album, è uno dei miei limiti e dei miei superpoteri!"

Giorgieness
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Giorgieness ha lanciato il suo terzo album Mostri, disponibile su tutte le piattaforme digitali e lo presenta così:

“Ho scritto questo album in un momento di quiete, in modo molto diverso dagli altri. Oggi sento di poter dire di aver composto le canzoni che avevo bisogno di ascoltare, forse ancora più che di scrivere.

I mostri siamo noi, tutti, soprattutto quelli come me, un po’ rotti e un po’ troppo profondi, quelli che ridono quando stanno male e piangono quando sono arrabbiati. Siamo tanti e mi sono resa conto che se c’è una cosa che voglio fare con la mia musica è dare un posto a chi sente di non averlo, dare sollievo a chi si trova nella tempesta, come spesso capita a me. Ed è un disco che ho scritto “alla fine dei vent’anni”, fase che sto vivendo come un passaggio di stato, come un capodanno da cui ripartire.

I mostri di cui parlo sono tutti reali, e sono gli unici a farmi paura davvero. Non è ciò che non conosco che temo, ma quello che ho imparato e capito, quello che è già successo e vorrei non succedesse più.

Così la mancanza si fa monito, la nostalgia la mia migliore amica, il dolore mio padre e la speranza mia madre.

Tutte le emozioni che proviamo sono valide e meravigliose, bisogna solo mettersi alla giusta distanza, anche se siamo tutti stanchi, c’è sempre un nuovo sforzo da fare per cui ne vale la pena.

E se è l’immagine che hanno gli altri di noi ad affossarci, deve diventare quella che hai di te stesso a mandarti avanti. Solo guardandoti allo specchio e riconoscendo il tuo mostro puoi lasciare che altri lo amino.
Perché, alla fine, preferisco essere libera che compresa”

Abbiamo intervistato Giorgieness che si racconta in questa lunga intervista.

Intervista a Giorgieness

Ciao Giorgieness, benvenuta ad All Music Italia. Hai lanciato Mostri, il tuo terzo album, da cosa si differenzia dai precedenti?

Ciao amici di All Music Italia!
Penso che la principale differenza sia la persona che l’ha scritto, sono cambiata io e di conseguenza la mia musica.
La rabbia si è trasformata in profonda introspezione, l’amore qualcosa da vivere e non da temere, soprattutto verso noi stessi.
Musicalmente penso sia davvero la naturale prosecuzione di quello che ho fatto prima, meno distorti, più riverberi, tante storie.

Mostri è un album che affronta diversi temi, cosa ti ha spinto a costruire un album così maturo e ricercato?

Una grande fascinazione per l’animo umano. È proprio l’anima la grande protagonista, in tutte le sue forme, da quella più terrena a quella che resta nel tempo, che resiste al corpo.
Credo che dopo anni turbolenti come quelli in cui ho scritto gli altri album, sentivo il bisogno di togliermi la giacca di pelle, sedermi davanti ad uno specchio e guardarmi dentro. Poi aprire la finestra e ricordarmi che esiste anche il mondo, le storie degli altri, la vita degli altri.
Ho la fortuna di avere una fanbase e una rete di amici con cui condivido tantissimo, ci sono anche tante delle loro storie dentro.
E poi, so scrivere solo concept album, è uno dei miei limiti e dei miei superpoteri!

Hai dichiarato “I mostri di cui parlo sono tutti reali e sono gli unici a farmi paura davvero. Non è ciò che non conosco che temo, ma quello che ho imparato e capito, quello che è già successo e vorrei non succedesse più”. Puoi approfondire il tema?

Come dicevo c’è tanta introspezione, per questo ho imparato a conoscere i miei mostri e quelli delle persone che amo.
Spesso è proprio quello che di noi riconosciamo negli altri a farci paura: “perché siamo soli e siamo uguali” vuol dire questo.
Attiriamo persone che per qualche motivo completano o somigliano ai nostri lati più profondi, Chiara Gamberale parla di una zona cieca che ci portiamo dentro e può essere vista solo da determinate persone.
Io l’ho chiamata il giardino del torto, ma sono la stessa cosa.
Ecco, un saggio amico da poco mi ha detto che le persone spaventate possono diventare cattive, ed è proprio così.
Eppure siamo tutti dei mostriciattoli e vorremmo solo che qualcuno accarezzasse le nostre cinque teste e ci dicesse che andiamo bene così.

Giorgieness

Dimmi se è un’analisi azzardata ma le canzoni di questo album mettono serenità ed evidenziano libertà di pensiero, il sound è accattivante e rilassante allo stesso tempo e si nota una cura nella scelta delle parole che focalizzano il messaggio che vuoi dire. Ti ritrovi?

Meravigliosamente!
Ero stanca di album tristi e violenti, volevo che potesse essere ascoltato sia di prima mattina che a tarda notte, che avesse più chiavi di lettura e che soprattutto desse un posto nel mondo a chi si sente di non averlo.
La libertà di essere noi stessi è una delle più grandi conquiste che possiamo raggiungere, non è sempre facile e spesso è doloroso, ma meglio essere liberi che sforzarsi di piacere a tutti.
E io mi sento così oggi, tutta acciaccata, a volte sola, ma sempre libera.

Da Mostri sono già stati lanciati cinque singoli, quale sarà il prossimo? A me hanno convinto particolarmente Il giardino del torto e Anima in piena due brani molti belli che non possono passare inosservati. Ce li vuoi descrivere?

Io non ci speravo troppo, sono pezzi complessi, ma quelli che hai citato sono tra i pezzi che piacciono di più.
La verità è che l’album non è ancora davvero concluso, dovete aspettare ancora un po’!

Per il singolo Mostri hai collaborato con il team delle Scapigliate, un team tutto al femminile che ha curato la grafica della copertina del singolo, Girl Power al servizio della musica, un bel messaggio di collaborazione tra donne, proseguirà questo progetto?

Mi sono interrogata tanto su come portare tutto il discorso femminista che faccio sui social, nel mio lavoro.
Penso che la rappresentazione sia lo strumento più forte che abbiamo per cambiare le cose, magari lentamente, ma in modo profondo.
Quindi assolutamente, continuerò a cercare donne di talento con cui collaborare!

Giorgieness

Con chi ti piacerebbe collaborare in futuro?

Non saprei, ci sono tantissimə artistə con cui vorrei lavorare, per mille motivi diversi.
Ultimamente sto parlando con tante artiste, sempre ricollegandoci al discorso di prima, ultimamente ne abbiamo parlato con Rossella Essence di collaborare per esempio. Mi affascina lavorare con una producer donna, mi è successo solo una volta con Claudia Franchino dei Serpenti.
Che poi collaborare non significa per forza pubblicare, ma scambiarsi idee, creare insieme!

Quali sono i tuoi progetti? Stai già scrivendo nuovi brani? Ci saranno dei live?

Intanto nella prima parte dell’anno ci sarà una sorpresa, poi sicuramente il tour con la band.
Abbiamo appena iniziato a provare e sono già molto felice.
Sarà epico.

Giorgieness ti ringrazio per esserti raccontata e chiudiamo con una domanda ormai di rito, c’è qualcosa che non ti ho chiesto che vorresti condividere con i lettori di All Music Italia?

Che spero davvero, con questo album, di fare sentire un po’ meno solo chi lo ascolta!
Grazie di tutto! A presto.

Giorgieness – MOSTRI – TRACKLIST

HOLLYWOO
IL GIARDINO DEL TORTO
MOSTRI
MALEDETTA
SUPEREROI
ANIMA IN PIENA
GILDA
COSE PICCOLE
SUCCESSO
TEMPESTA
QUELLO CHE VI LASCIO

Giorgieness

MOSTRI CREDITS

VOCE GIORGIENESS
PRODUZIONE ARTISTICA Ramiro Levy / Marco Olivi / Davide Napoleone
PROGRAMMAZIONE, ELETTRONICA Marco Olivi
CHITARRE, BASSO, TASTIERE Ramiro Levy / Marco Olivi /e Davide Napoleone in “Hollywoo” e “Maledetta”
BATTERIA Enrico Brugali in “Hollywoo”, “Mostri”, / Teo Marchese in “Maledetta”
CORI Giorgieness / Davide Napoleone / Ramiro Levy
REGISTRATO PRESSO Blue Spirit Studio da Marco Olivi
MIXATO PRESSO Blue Spirit Studio da Marco Olivi, con l’eccezione di “Maledetta”, mixato presso i Laboratori Testone da Tommaso Colliva
MASTERIZZATO PRESSO La Maestà da Giovanni Versari
GRAFICA Eduardo Stein Dechtiar
LEGAL ADVISOR Avv. Patrizio Visco

Foto: Le Scapigliate
Assistente: Maria Pisani