10 Giugno 2021
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10 Giugno 2021

Intervista a Gianluca Modanese, emergente da 17 milioni di stream: “Credo che oggi si possa emergere solamente con la forza delle proprie canzoni e i social”

Alla produzione del nuovo singolo, L'ultima volta (prima di dormire), Steve Tarta

Gianluca Modanese
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Gianluca Modanese, cantautore forte di oltre 17 milioni di stream a due anni dall’ultimo brano, Winston blu, torna dall’11 giugno con il singolo L’ultima volta (prima di dormire).

Il brano è stato scritto e composto dallo stesso Gianluca Modanese e prodotto da Steve Tarta e sancisce un nuovo percorso artistico per Modanese, dopo il numero di stream da record raggiunto da indipendente.

Gianluca Modanese, cantautore e musicista, è nato a Cesena nel 1995. La sua carriera inizia ufficialmente nel 2014 quando inizia a produrre video cover condividendoli sui social network, in particolare YouTube, dove raggiunge più di 15mila iscritti in soli pochi mesi di attività.

In seguito alla visibilità appena acquisita sul web si affaccia sul mercato discografico italiano pubblicando il suo primo singolo, intitolato Grazie, che registra più di 10mila ascolti nelle sole prime settimane.

Nel 2017 auto-produce e pubblica il suo primo album Universo Mobile e, successivamente, vengono rilasciati i singoli Il tuo spritz a metà e Buonanotte, ti pensavo, ad oggi il suo maggior successo che conta 3 milioni di ascolti solo su Spotify.

Nel 2019 pubblica, con la produzione di Andrea Ravasio, i brani Non è la fine e Winston Blu che totalizzano più di 2 milioni di stream. Nel 2020 inizia la collaborazione con il produttore multi-platino Steve Tarta (Emanuele Aloia, Lortex), e insieme stanno lavorano al prossimo album di inediti, di prossima uscita.

In occasione dell’uscita del nuovo singolo abbiamo raggiunto Gianluca per un’intervista.

Intervista a Gianluca Modanese

Gianluca Modanese

“L’ultima volta (prima di dormire)” è il tuo nuovo singolo, raccontaci un po’ di cosa parla e cosa ti ha ispirato questo nuovo brano.

È un canzone che descrive quella situazione in cui ci si trova alla fine di una relazione, quando si cerca di andare avanti ma non si riesce mai a mettere il punto finale. Ho scritto il brano alla fine della relazione più importante della mia vita.

Ero in un periodo in cui mi sentivo bene, uscivo il più possibile con i miei amici, avevo appena iniziato le registrazioni del nuovo album. Eppure, ogni volta che tornavo a casa la sera, mi ritrovavo a pensare a questa ragazza, pensavo a tutti i momenti passati insieme, sbirciavo il suo profilo Instagram.

Tutti i giorni, prima di dormire, mi ripetevo “Giuro che è l’ultima volta che ci penso, da domani metto un punto definitivo“, e invece il giorno seguente mi ritrovavo con gli stessi pensieri. Poi un pomeriggio ho trovato casualmente un oggetto che lei aveva lasciato a casa mia qualche anno prima, un oggetto che avevo totalmente dimenticato. In quel preciso istante ho preso la chitarra e le prime parole che mi sono uscite sono state “Sei uno scherzo del destino“.

In 10 minuti è nato poi tutto il pezzo, è stato un po’ come un flusso di coscienza. Credo che queste emozioni molto diverse fra loro siano uscite inconsciamente nella canzone: la melodia uptempo rappresenta la mia voglia di andare avanti, il testo invece mostra la parte di me ancora legata al passato, che ripensa al suo giubbotto, alle serie viste insieme su Netflix, alle serate sotto le coperte.

Il singolo arriva dopo una pausa durata ben due anni, cosa è successo?

Dopo anni da indipendente, nel 2019 ho firmato con un’etichetta per la prima volta nella vita. C’era in programma la registrazione di un album, ma dopo l’uscita delle prime due canzoni mi sono accorto che avevamo due modi molto diversi di concepire la mia musica, per questo abbiamo deciso di interrompere consensualmente la collaborazione verso la fine del 2019.

A febbraio 2020 sono entrato in contatto con Steve Tarta e abbiamo iniziato a lavorare insieme, ma poco dopo è iniziata la quarantena, che ha stravolto un po’ tutti i piani musicali che avevo. L’estate scorsa avrei potuto pubblicare qualcosa, ma ho preferito lavorare con calma in modo da poter uscire con un progetto che potesse davvero rappresentarmi. E ora finalmente, dopo mesi di lavoro, penso che sia il momento perfetto per tornare con nuove canzoni.

Con i tuoi precedenti singoli, come Buonanotte ti pensavo, hai raggiunto già importanti traguardi in termini di ascolti sulle piattaforme digitali e sui social. Come hai vissuto tutto questo? Te l’aspettavi?

È stato tutto abbastanza inaspettato, ma allo stesso tempo sono una persona molto determinata ed ho sempre creduto in quello che facevo. Purtroppo, non riesco mai ad essere soddisfatto al 100%, penso sempre a cosa posso fare per migliorarmi. Anche per questo motivo ho mai fatto troppo caso ai numeri, nonostante ovviamente mi faccia molto piacere vedere che le persone apprezzano ciò che faccio.

Ho cercato di vivere tutto nella maniera più naturale possibile, continuando a fare quello che ho sempre fatto e che mi fa stare bene: scrivere canzoni. Sono felice per tutto il supporto che ho ricevuto, ma il traguardo più bello è sempre il prossimo, ed ogni obbiettivo raggiunto non è mai un punto di arrivo, ma solo un punto di partenza.

La tua esperienza ricorda quella ormai molto comune tra la nuova leva di artisti e cantautori come Emanuele Aloia o Matteo Romano, che sono partiti dal web, da indipendenti, per poi affermarsi sul mercato più mainstream. Cosa ti aspetti da questo tuo nuovo percorso e quali sono i tuoi obiettivi per il futuro?

Penso che Emanuele e Matteo siano la prova che al giorno d’oggi non sia più fondamentale avere un’etichetta alle spalle, ma che si possa emergere solamente con la forza delle proprie canzoni, grazie ai social e alle piattaforme digitali come Spotify e Apple Music, una cosa che anni fa sarebbe stata impensabile. Mi rivedo molto nel loro percorso, e sarebbe bello poter ottenere i loro stessi risultati. Per ora sono soddisfatto di quello che sto facendo, sto salendo un gradino alla volta, senza fretta.

Per il prossimo album preferirei avere qualche stream in meno, ma sapere di poter davvero arrivare al cuore delle persone che mi stanno ascoltando. Non c’è cosa più bella di quando una persona riesce ad immedesimarsi completamente in quello che hai scritto. E poi il mio sogno più grande resta sempre quello di poter cantare un giorno al Forum di Assago di Milano, un sogno che coltivo da quando, a 15 anni, ho iniziato a scrivere le prime canzoni.

Hai lavorato a “L’ultima volta (prima di dormire)” con Steve Tarta, produttore multiplatino e state lavorando insieme al tuo prossimo album. Ci puoi dare qualche anticipazione?

Iniziare a lavorare con Steve è stato veramente incredibile! Dalla prima bozza di arrangiamento che mi ha mandato ho subito capito che avevamo lo stesso modo di concepire la musica, e la prima volta che sono entrato in studio da lui ci siamo subito capiti come se ci conoscessimo da anni. Sarà un album molto vario nello stile delle canzoni, Steve è una certezza per le produzioni e stiamo cercando di lavorare ad un sound più fresco possibile. Per quel che riguarda l’album in generale, posso dire che uscirà nel 2022. Tutte le canzoni saranno legate da un unico concept, e il titolo del disco sarà un po’ particolare.

Dopo un anno di stop causato dalla pandemia, stanno ripartendo gli eventi live e i concerti. Ti piacerebbe portare la tua musica in tour?

Certamente, sarebbe bellissimo poter cantare le mie canzoni davanti ad un pubblico. Penso che dopo quasi 2 anni di stop tutti abbiano voglia di assistere ad un concerto, e sarei felicissimo di poter portare la mia musica in tour non appena sarà possibile. Spero di poter fissare qualche data nel 2022, dopo che sarà uscito l’album.

 

Ringraziamo Gianluca Modanese e l’ufficio stampa Silvia Santoriello