16 Maggio 2019
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16 Maggio 2019

Eurovision 2019: videointerviste ai D Mol (Montenegro), Oto Nemsadze (Georgia) Eliot (Belgio)

Direttamente dall'Eurovision 2019 di Tel Aviv, ecco le videointerviste ai rappresentanti di Montenegro, Georgia e Belgio.

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La prima semifinale dell’Eurovision 2019 è andata in archivio tra felicità e delusione a seconda del risultato. Tel Aviv, però, è già proiettata verso la seconda sfida che vedrà contrapposti 18 paesi dai quali usciranno gli ultimi dieci finalisti.

Nel frattempo i dati di ascolto nel nostro paese sono più che buoni, anche considerando la concorrenza in casa Rai con The Voice of Italy, programma del tutto differente, ma comunque legato al mondo della musica.

La prima semifinale, commentata da Tel Aviv da Federico Russo ed Ema Stokholma, ha ottenuto una media d’ascolto di 423.000 con un incremento del 5% rispetto allo scorso anno.

Prima di concentrarci sulla seconda semifinale, ecco alcune interviste realizzate sull’Orange Carpet dell’Eurovision 2019 a tre artisti che non sono riusciti a superare la barriera della semifinale.

VIDEOINTERVISTA AI D MOL (MONTENEGRO)

I D Mol sono un gruppo vocale montenegrino formato nel 2018 sotto la supervisione di Daniel Alibabic, già rappresentante di Serbia e Montenegro all’Eurovision Song Contest 2005, come componente della band No Name. Il brano che hanno presentato all’ESC si intitola Heaven.

VIDEOINTERVISTA A OTO NEMSADZE (GEORGIA)

Oto Nemsadze è il rappresentante scelto dalla Georgia per riconquistare la finale, che alla nazione ex sovietica manca dal 2016. L’artista per accedere all’ESC 2019 ha conquistato il talent Georgian Idol, anche se già in passato aveva partecipato ad altri programmi televisivi musicali come Geostar e The Voice of Ukraine.

VIDEOINTERVISTA A ELIOT (BELGIO)

Dopo il mancato accesso alla finale 2018, il Belgio è corso ai ripari chiamando il giovane Eliot per interpretare un brano scritto dallo stesso autore che nel 2017 portò Blanche al quarto posto. Il risultato, invece, ha deluso le attese e il Belgio ha dovuto incassare la seconda eliminazione in due anni.

Foto di Wouter Struyf e Andres Putting – EBU Press