30 Maggio 2019
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30 Maggio 2019

Celeste Gaia Videointervista: “Con Io mi sento a disagio il mio ritorno, complicato ma concreto”

A 7 anni di distanza da "Carlo" Celeste Gaia torna con un nuovo singolo, "Io mi sento a disagio", e ci racconta il suo ritorno, complicato ma deciso

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Qualche me se fa siamo tornati a parlarvi qui di Celeste Gaia, cantautrice originaria di Voghera che nel 2012 lasciò il segno tra i giovani del Festival di Sanremo con il brano tormentone Carlo per poi pubblicare un album decisamente “avanti” per l’epoca, Millimetro. Dopo sette anni di silenzio il ritorno di Celeste ha ora una data, domani 31 maggio uscirà nelle radio e nei digital store il nuovo singolo, Io mi sento a disagio.

Gli ultimi sette ani per la cantautrice possono definirsi come un periodo di evoluzione della vita, di riassestamento e quindi, in qualche modo, di ricollocamento. Dopo il Festival e la relativa promozione la ragazza si è infatti laureata ed ha dovuto fare i conti con la scomparsa del padre. Un evento che ha cambiato di colpo tanti equilibri nella sua vita.

Celeste Gaia ha quindi iniziato a lavorare nell’impresa di famiglia e studiato marketing. Solo quando la vita ha ripreso una sua forma si è sentita in obbligo con se stessa nel tornare alla musica, ed è tornata a scrivere canzoni. Ma il mondo della musica ha le sue dinamiche, spesso in contrasto con i bisogni dell’essere umano e per questo il ritorno della cantautrice ha richiesto del tempo, compreso trovare il team di lavoro giusto.

Un ritorno che ha avuto bisogno di ricalibrare le misure in quanto nel 2012 l’utilizzo dei social era sicuramente meno presente e, per dire, Instagram non esisteva ancora o meglio, era appena nato.

Tutto è cambiato quando ha scritto una mail e inviato alcuni brani alla NewCo di Francesco Facchinetti. Il progetto ha convinto il talent scout e i lavori sono ufficialmente iniziati.
Domani Celeste Gaia torna in radio, nei digital store e debutta nell’epoca dello streaming con un nuovo brano completamente scritto da lei, Io mi sento a disagio, fuori per Hokuto Empire, etichetta discografica di Facchinetti che ha già dato alle stampa l’album di Mameli.

Il brano racconta un disagio leggero. Si parte da un locale o da una festa di quelle dove non conosci nessuno, dove non sai cosa dire e dove non riesci a essere te stessa fino in fondo per raccontarne le sensazioni… oggi capita che da dietro uno schermo sembra facile scrivere, commentare e interagire, ma poi dal vivo diventa più difficile comunicare.

Celeste Gaia ha voluto fotografare questa situazione dei giorni nostri, la voglia di vivere realmente la realtà e relazione vere, complicate ma concrete.

All Music Italia, che già nel 2016 in questo articolo, aveva provato a contattare invano la cantautrice, oggi ci è riuscito e la videointervista che trovate qui a seguire è il primo passo per dire “bentornata” a Celeste.

CELESTE GAIA – IO MI SENTO A DISAGIO – TESTO


Io mi sento a disagio
stanno tutti in piedi
fuori dal locale a bere e fumare
Io mi sento a disagio
non so stare in piedi
fuori dal locale
dopo un po’ mi rompo e non so che fare
dovrei socializzare (ciao noi ci conosciamo)
parlare del più e del meno
ma lo vuoi sentire quel che penso davvero?

Fammi del male questa notte
andiamo via
facciamo a gara con la sete della malinconia
ognuno si crede libero di dire quello che gli va
e poi finisce a bere dentro un bar

Io mi sento a disagio
vieni più vicino con la scusa che
non si sente niente (la musica  è troppo alta)
Io mi sento a disagio per i tuoi vestiti messi male addosso
sembra che sei uscito per dimenticare
vuoi socializzare?
parliamo del più e del meno
ma poi mi dici quel che pensi davvero?

Voglio scappare questa notte
andiamo via
non ho nemmeno più il ricordo della malinconia
ognuno si crede libero di dire quello che gli va
e poi finisce a bere dentro un bar

Voglio sognare questa notte, portami via
da questo schifo che c’è intorno, da questa malattia
ognuno si crede libero di dire quello che gli va
e poi non dice niente in questo bar

Credo nelle scelte di chi sa andare oltre
a slogan di partiti che poi si fanno a botte
credo nei pensieri scolpiti nelle mani
odio la retorica di chi usa le parole
non posso fare a meno di aprire questo cuore
ora che in silenzio ti scrivo una canzone
tu che stai crescendo scegli la tua strada
sarà quella giusta comunque vada

Io mi sento a disagio
non so stare in piedi fuori dal locale
dopo un po’ mi rompo e non so che fare
vuoi socializzare?