Nel nuovo appuntamento della rubrica Dillo all’Avvocato, l’Avvocato Fabio Falcone affronta uno dei temi più fraintesi dell’industria discografica: l’anticipo. Cosa significa davvero? Quando si recupera? E perché non è un “regalo” ma un investimento che può trasformarsi in una trappola economica?
Non solo Fabio affronta il tema ma fornisce un’utile strumento per aiutare a capire in quanto tempo pareggerete l’Anticipo.
Ricordiamo che Fabio Falcone, specializzato in Musica, Discografia e Diritto d’Autore, è tra i pochi professionisti a unire attività legale e artistica (membro de La Differenza e Pianista Indie). La rubrica è curata in esclusiva per All Music Italia e nasce per fare chiarezza su temi legali che toccano da vicino il mondo della musica.
Per domande o segnalazioni scrivete a redazione@allmusicitalia.it con oggetto “Dillo all’Avvocato” e non dimenticate di seguirlo su Instagram. Ora, lasciamo a lui la parola.
Anticipo discografico: capirlo (davvero) prima di firmare
“In quanto tempo pareggerete l’anticipo?” Oggi vi faccio un regalo, usatelo. C’è un problema gigantesco che incontro ogni settimana parlando con artisti, manager e piccole label indipendenti: non sanno cosa sia davvero un anticipo discografico. O meglio, ne hanno sentito parlare, lo ricevono, a volte ci fanno pure festa… ma non ne comprendono fino in fondo la logica.
L’anticipo (o “advance”) è tra le parole più usate nei contratti discografici e allo stesso tempo tra le più fraintese. Non è un regalo, non è un bonus: è un prestito. E come ogni prestito, va recuperato.
Come funziona il recupero
Facciamola semplice: se una major o una label ti anticipa, per esempio, 50.000 €, quei 50.000 € saranno recuperati prima che tu prenda un solo euro di royalties. Vale per l’artista e vale per le piccole label che firmano in licenza con una major: fino a quando non si raggiunge la soglia di pareggio (recupero dell’anticipo), incassa solo chi ha messo i soldi.
Il risultato? Tanti artisti, anche con numeri importanti, dopo mesi (a volte anni) si chiedono perché non stanno guadagnando. La risposta è nel contratto: prima si recupera l’anticipo, poi (eventualmente) arrivano i soldi.
Uno strumento pratico: il Calcolatore di Advance
Per questo ho creato sul mio sito uno strumento semplice e gratuito: il Calcolatore di Advance, dentro la sezione Music Hub, dove sto raccogliendo tool utili a chi lavora nella musica per capire il proprio business e non farsi trovare impreparato.
- Tool 1: inserisci l’importo dell’anticipo e calcola quanti stream servono per recuperarlo.
- Tool 2: aggiungi anche la tua media mensile di ascolti per stimare in quanto tempo potresti ripagare quella cifra.
Perché questi conti fanno la differenza
Prendere un anticipo non è un male – anzi può essere un’opportunità. Ma va capito cosa stai firmando. Se la tua musica non genera entrate sufficienti, quell’anticipo può trasformarsi in un blocco, in un cappio economico e contrattuale. E questo, purtroppo, lo vedo ogni settimana con artisti e label che arrivano da me troppo tardi.
Questo tool nasce per darti uno strumento concreto con cui leggere i numeri prima di firmare. Perché l’arte è meravigliosa, ma la musica è anche industria: saper leggere i numeri è uno dei modi migliori per proteggerti e crescere.
La regola d’oro
La prossima volta che qualcuno ti propone un anticipo, evita i conti mentali su cosa ci comprerai. Apri il calcolatore, fai i conti veri e decidi con consapevolezza. Nel music business, la libertà passa anche dai numeri.
Insomma, Oggi vi ho fatto un regalo, usatelo.
Avv. Fabio Falcone
www.fabiofalcone.com
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