24 Ottobre 2025
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24 Ottobre 2025

Tiziano Ferro, testo e significato di “Quello che si voleva”, brano di “Sono un grande” nato da una canzone di Chiara Galiazzo

Un nuovo Ferro ispirato e profondo, leggero e pronto a rimettersi in gioco

Tiziano Ferro Quello che si voleva testo significato
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Tiziano Ferro, Quello che si voleva: significato del testo della settima traccia del nuovo album del cantautore di Latina, Sono un grande, fuori dal 24 ottobre 2025 per Sugar Music. Il brano nasce da una canzone co-scritta e pubblicata qualche anno fa da Chiara Galiazzo, La vita che si voleva.

Tiziano torna alla musica con un album frutto di oltre due anni di lavoro, un periodo durante il quale le difficoltà hanno lasciato spazio a grandi cambiamenti e al futuro. Un nuovo Ferro ispirato e profondo, leggero e pronto a mettersi in gioco con la cosa che lo ha sempre guidato: l’amore per la musica.

TIZIANO FERRO, “quello che si voleva”: SIGNIFICATO e testo DEL BRANO

In tema di canzoni che non avrei voluto inserire in questo disco perché difficili ecco probabilmente questa sta al numero uno dell’elenco. Quando ho iniziato a scrivere questo brano ero arrabbiato, non avevo forse ricostruito abbastanza ancora, però non mi sembrava giusto crocifiggere questa canzone e non inserirla per questo nell’album.

Se è vero che ho scritto questa canzone quando ho provato, sentito e pensato quelle cose (all’inizio, infatti, c’erano solo le strofe e l’Incipit e lì avevo riversato tutta la mia rabbia), ho scelto di prendere quelle strofe e regalare loro un inciso di ricostruzione. Ho messo al centro l’inciso di una canzone di Chiara Galiazzo, La Vita che si voleva, un brano per me meraviglioso che non aveva avuto il giusto riconoscimento.

Se è vero che non abbiamo avuto la vita che volevamo, non dobbiamo smettere di cercarla, di crederci perché l’amore vero esiste e io lo so, e quello che è accaduto non mi ha privato della fiducia nell’amore, nel futuro.

Nel testo ci sono delle frasi molto forti delle quali oggi un po’ mi vergogno però ho deciso di non cambiarle. Sono parole che ho buttato fuori perché ne avevo bisogno, esistevano in quel momento e se le avessi cambiate avrei peccato di infedeltà nei confronti di chi mi ascolta. È una canzone che parte dal dolore, dalla rabbia, dal rancore, dal disprezzo e che poi diventa altro. È nel disco perché voglio che mi ricordi dove si può arrivare a causa degli errori.

Testo di Tiziano Ferro, Chiara Galiazzo, Roberto Casalino Musica di: Tiziano Ferro, Francesco Catitti, Chiara Galiazzo, Nicola Biasin. Prodotta da Bias, Marco Sonzini

TESTO DEL BRANO

Giù lo sguardo
Non te lo permetto di vedermi così
E sposta quella testa adesso
Goditi l’odore del sangue rimasto
Dell’orgoglio infranto
In questa spiaggia d’asfalto
Non te lo permetto di guardare dall’alto
Questo panorama
Questa scena del crimine
Questo corpo esanime con l’anima in cenere
Che metteranno all’asta al miglior offerente
Se l’aggiudicherà un qualsiasi demente
Tutto il mio passato con omaggio il presente
Battuti aggiudicati ad una cifra da niente

Eppure non c’è niente
Non c’è più niente
Niente di più di quello che si voleva
La vita che si voleva
Eppure non c’è niente
Non c’entro niente
Non c’entri tu
È andata come doveva
È andata come poteva

Dicevi che l’amore vero non esiste
E che tutto intorno a te è triste
Ma l’amore vero vero esiste
E sei solo tu quel temporale
Quell’ombra triste

Non rideremo più di come mi prendevi in giro
Mi pensavo folle
Invece sono un pagliaccio
Un alieno che non sa amare
E che non ti ha amato per niente
E come uno stronzo pagherà lui per sempre
Quindi chiamali i soccorsi se hai il coraggio
Spiegagli a parole tue questi anni da ostaggio
E cosa si prova a sentirsi padrone, Dio
Un uomo patetico a parere mio

Eppure non c’è niente
Non c’è più niente
Niente di più di quello che si voleva
La vita che si voleva
Dicevi che l’amore vero non esiste
E che tutto intorno a te è triste
Ma l’amore vero vero esiste
E sei solo tu quel temporale
Questo amore ha superato i limiti
Delle cose meno accettabili
Questo amore ha superato tutto
La malinconia pure il disgusto
5-6-7-8
Quante volte puoi trovarlo esanime un corpo?
5-6-7
Niente
Cerco il battito
Assente

Non c’è più niente
Niente di più di quello che si voleva
La vita che si voleva
E l’amore vero non esiste
E che tutto intorno a te è triste
Ma l’amore vero vero esiste
E sei solo tu quel temporale
Quell’ombra triste

Foto di Andrea Bianchera