27 Agosto 2025
di Direttore Editoriale
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27 Agosto 2025

Måneskin: vero o falso? Tour, bilanci, Damiano David, Victoria e ritorno della band tra verità ed esagerazioni

La band più internazionale d’Italia torna al centro del dibattito tra verità e titoli sensazionalistici

Måneskin tour bilanci e futuro Damiano David
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Måneskin vero e falso: torna a far discutere la band italiana più famosa al mondo tra numeri di bilancio, dischi solisti, tour da record, Damiano David, Victoria e titoli che distorcono la realtà. Ma cosa c’è di vero?

Dati alla mano, e un pizzico di buon senso, proviamo a fare chiarezza su ritorno, guadagni e futuro dei Måneskin.

I Måneskin tornano insieme per i soldi / FALSO

I Måneskin non si sono mai sciolti. Hanno dichiarato fin da subito di voler vivere una pausa artistica, per esplorare progetti individuali. Damiano David, nell’intervista a Che Tempo Che Fa di ottobre 2024, definì questo momento “un Erasmus”, lasciando intendere una volontà chiara di rientrare nella band.

Dai rumors che ci sono arrivati da fonti dell’ambiente discografico già nei mesi scorsi, l’idea di riprendere l’attività è sempre stata prevista tra il 2026 e il 2027. A fine 2025 Damiano sarà ancora impegnato con il proprio tour da solista, quindi un ritorno prima della seconda metà del 2026 è a nostro avviso da escludere così come l’ipotesi che sia legata
legata a necessità economiche.

Alessandro De Angelis è il manager dei Måneskin / FALSO

Alessandro De Angelis è l’amministratore unico della Maneskin Empire Srl, la società che detiene il marchio del gruppo e gestisce i diritti di immagine, esecuzione e sfruttamento commerciale. Non è il manager artistico della band, che continua a lavorare con team indipendenti e internazionali.

Alessandro De Angelis ha annunciato il ritorno della band / parzialmente falso

Nella relazione di bilancio 2024, De Angelis ha scritto: “La società nel corso del 2025 svolgerà attività connesse alle rappresentazioni dal vivo con buona probabilità nell’ultimo trimestre dell’anno, per poi riprendere nel 2026”.

Questa frase non è un annuncio pubblico di ritorno artistico ma una dichiarazione tecnica a fini di continuità aziendale. L’attività live è una delle molte voci attive della società, che continua a generare entrate anche in fase di pausa.

Ovviamente è normale dedurre dalle parole usate, “attività connesse alle rappresentazioni dal vivo”, che si parli anche di live. In ogni caso il Sig. De Angelis non ha mai rilasciato nessun tipo di dichiarazione pubblica al riguardo.

La società dei Måneskin è in crisi / FALSO

Nel 2024, anno in cui la band non ha pubblicato nuova musica né si è esibita dal vivo, la Maneskin Empire Srl ha comunque registrato un fatturato di 8,5 milioni di euro e un utile di quasi 500.000 euro.

Si tratta di numeri che, pur lontani dai picchi degli anni di piena attività, testimoniano la solidità di una società che continua a generare reddito anche in fase di pausa. Considerando che l’ultimo disco della band è stato pubblicato a gennaio 2023 con un repack a novembre, e che l’ultimo live è stato fatto a dicembre, definirla “in crisi” appare decisamente fuori luogo.

Victoria ha guadagnato più di Damiano / VERO (ma va contestualizzato)

Nel 2024 la Davic Srl, società di Victoria, ha generato 1,84 milioni di euro di ricavi, mentre la Humans 23 Srl di Damiano si è fermata a 1,2 milioni. Ma la società di Damiano è stata costituita solo a marzo 2024 e ha avviato le attività dal secondo semestre, con il primo album lanciato solo a maggio.

Victoria ha lavorato soprattutto come DJ in contesti internazionali, con booking e cachet più continuativi. Le due attività non sono sovrapponibili né paragonabili in modo diretto.

Il disco di Damiano David è un flop / FALSO

Funny little FEARS, album d’esordio di Damiano David, è un progetto di pop rock cantato in inglese, pensato fin dall’inizio per un pubblico internazionale.

Non va paragonato ai lavori realizzati con i Måneskin: cambia il genere musicale, cambia il target e anche il pubblico di riferimento in parte.

Certo, Sony Music ha investito molto nel lancio globale dell’album, puntando su Damiano come artista solista in lingua inglese, con una strategia mirata ai mercati esteri ed è evidente che i risultati ottenuti non siano ancora pienamente soddisfacente dal punto di vista economico su scala globale – in particolare nel mercato USA – ma questo non significa che il disco sia stato un flop.

In Italia ha raggiunto quasi 25.000 copie vendute, ed è vicinissimo  al disco d’oro. A livello internazionale, i brani Born with a Broken Heart e Next Summer hanno ottenuto buoni risultati: platino in Francia e Belgio, oro in Italia e Portogallo.

L’album ha debuttato nelle prime cinque posizioni delle classifiche ufficiali di vendita in diversi paesi: #1 in Belgio, #2 in Francia (e #1 nel formato fisico), #2 in Svizzera, #3 in Austria, #4 in Italia, Spagna e Portogallo (#1 nel fisico in quest’ultimo), e #5 in Germania e Olanda. È inoltre entrato in Top 10 in Canada (#9 tra i vinili) e nella classifica internazionale del Giappone (#6).

Insomma numeri da non sottovalutare sopratutto se si guarda anche al tour…

Il tour mondiale di Damiano david sarà un flop / FALSO

Il primo tour da solista di Damiano David prevede 34 date internazionali e rappresenta un caso raro nella musica italiana: è infatti il primo tour globale di un artista italiano che canta in inglese, con tappe in Europa, America, Sudamerica e Australia. Tutte le date europee sono sold out, inclusa una doppia data a Londra. Sold out anche a New York, Los Angeles, Montreal, Buenos Aires, Melbourne e Mexico City.

IN ITALIA PREMIAMO CHI PORTA LA NOSTRA MUSICA NEL MONDO? / FALSO

Fare analisi sui numeri è giusto, ed è anzi un diritto-dovere di chi fa informazione. La stampa ha il compito di raccontare i successi così come le performance più tiepide o i risultati deludenti. Ma quel racconto va fatto con fonti documentate, senza semplificazioni, e soprattutto contestualizzando.

Il vero limite, però, non è nelle cifre e non è solo in chi documenta. A volte il vero peccato è l’atteggiamento di parte del pubblico: nel dibattito italiano, i risultati ottenuti dai nostri artisti all’estero vengono spesso ignorati o ridimensionati. Anziché valorizzare il percorso di chi porta la propria musica su palchi internazionali, si tende a cercare il dettaglio che confermi un presunto fallimento.

Ecco, in Italia manca spesso un sano orgoglio verso i successi dei propri artisti nel mondo.

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