Misure cautelari da parte della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma per diverse persone, tra cui anche figure legate al mondo musicale.
Nella mattinata di martedì 9 luglio la Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma contro 18 persone, di cui 16 incarcerate e 2 agli arresti domiciliari.
Per i meno avvezzi al linguaggio giuridico, la misura cautelare è un provvedimento temporaneo adottato dal giudice durante le indagini preliminari di un procedimento penale, per garantire che l’accusato non possa compromettere l’inchiesta o continuare a commettere reati.
Le misure possono assumere diverse forme: custodia cautelare in carcere, arresti domiciliari, obbligo di dimora, divieto di avvicinamento a persone o luoghi specifici, e altre restrizioni.
Secondo quanto riportato da diverse fonti, tra cui Rai News e Antenna Sud, gli arrestati sono gravemente indiziati di associazione a delinquere con aggravante mafiosa, finalizzata a estorsione, usura, possesso di armi, fittizia intestazione di beni, riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti.
L’indagine, partita nel 2019, ha individuato due associazioni criminali che riciclavano ingenti profitti infiltrando attività imprenditoriali nei settori cinematografico, edilizio, logistico, commercio di autovetture e idrocarburi.
Tra i principali indiziati della prima associazione figurano Antonio Nicoletti, figlio di uno storico esponente della Banda della Magliana, Pasquale Lombardi, Salvatore e Umberto D’Amico, Umberto Luongo, il produttore cinematografico Daniele Muscariello e un manager musicale, indicato come fiduciario dei clan mafiosi.
Il procedimento è attualmente in fase di indagini preliminari e vige il principio di presunzione di innocenza per tutti gli indagati.
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