20 Giugno 2018
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20 Giugno 2018

Da Ermal Meta a Motta ecco tutti finalisti per le Targhe Tenco 2018

Targhe Tenco 2018: ecco i nomi dei finalisti che si contendono l'ambito riconoscimento. Motta, Ermal Meta, Mirkoeilcane e The Zen Circus e...

Targhe Tenco 2018
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Sono state svelati oggi i finalisti per il riconoscimento più ambito della canzone d’autore italiana, le Targhe Tenco.
Da Ermal Meta a Motta, da Mirkoeilcane a Patrizia Cirulli andiamo a scoprire insieme chi sono i nomi che si contendono le ambite Targhe Tenco 2018.

Le Targhe Tenco vengono assegnate dal 1984 ai migliori dischi italiani di canzone d’autore uscite nell’anno precedente. A votarli la più ampia giuria in Italia composta da giornalisti musicali ed esperti di musica (tra cui quest’anno figura anche per la prima volta il nostro direttore, Massimiliano Longo).

Quest’anno le categorie erano sei, quattro riservate ai cantautori (canzone singolo, disco in assoluto, disco in dialetto e opera prima), una riservata agli interpreti di canzoni non proprie e l’ultima riservata agli album collettivi a progetto, ovvero le compilation di interpreti vari costruite su un tema specifico in grado di unire tutte le canzoni.

Dopo una prima fase in cui la giura ha votato i finalisti delle sei sezioni senza andature ma affidandosi liberamente a quanto ascoltato nel corso dell’anno, ora nei primi giorni di luglio, dopo una seconda votazione, verrà proclamato il vincitore di ogni categoria che poi verranno premiati dal 18 al 30 ottobre 2018 a Sanremo.

Le sezioni Disco in assoluto e Canzone singola contengono più nomination in conseguenza agli ex aequo, contro le tradizionali cinque delle altre categorie.

A dominare con più nomination sono quest’anno Motta, Mirkoeilcane e The Zen Circus. Andiamo subito a scoprire i finalisti nel dettaglio:

 

DISCO IN ASSOLUTO

Filippo Andreani (Il secondo tempo)
Alessio Bonomo (La musica non esiste) –
Ermal Meta (Non abbiamo armi)
Mirkoeilcane (Secondo me) –
Motta (Vivere o morire)
The Zen Circus (Il fuoco in una stanza)

ALBUM IN DIALETTO

Francesca Incudine (Tarakè)
La Maschera (ParcoSofia)
Peppe Lanzetta (Non canto, non vedo, non sento)
Elena Ledda (Làntias)
Otello Profazio (La storia)

OPERA PRIMA

Giuseppe Anastasi (Canzoni ravvicinate del vecchio tipo)
Francesco Anselmo (Il gioco della sorte)
Dunk (Dunk)
Andrea Poggio (Controluce)
Paola Rossato (Facile)

INTERPRETE DI CANZONI

Fabio Cinti (La voce del padrone – un adattamento gentile)
Patrizia Cirulli (Sanremo d’Autore)
Corsi / Alloisio (Luigi)
Grazia Di Michele (Folli Voli)
Marco Rovelli (Bella una serpe con le spoglie d’oro)

CANZONE SINGOLA

Ginevra Di Marco (Ninna nanna in fondo al mare)
Alessio Lega (Ambaradan)
Mirkoeilcane (Stiamo tutti bene)
Motta (Mi parli di te)
Motta (Vivere o morire)
The Zen Circus (Catene)
The Zen Circus (Il fuoco in una stanza)
Agnese Valle / Pino Marino (Come la punta del mio dito)

ALBUM COLLETTIVO A PROGETTO

Ama chi ti ama
Cantautori per Amatrice
Ko computer
La bellezza riunita
Voci per la Libertà “Una canzone per Amnesty”
Un solo dubbio ci sorge al momento… la candidatura di Mauro Ermanno Giovanardi nella categoria Miglior Disco in assoluto quando il suo album, La Mia generazione, è un disco di cover e pertanto esiste la categoria riservata agli interpreti di canzoni non proprie. Abbiamo chiesto lumi all’ufficio stampa del premio e attendiamo risposte in merito.

AGGIORNAMENTO

In merito al disco di Mauro Ermanno Giovanardi riceviamo dal Club Tenco la seguente comunicazione e pubblichiamo:

In merito al Cs precedente “Targhe Tenco 2018: svelati i finalisti”, siamo costretti a fare una rettifica nella categoria “Disco Assoluto” in cui non è stato erroneamente eliminato l’album di Mauro Ermanno GiovanardiLa mia generazione”.

Infatti, in merito al regolamento delle Targhe Tenco riportiamo fedelmente:

Le Targhe da votare sono divise in 6 sezioni: 1) per il migliore album in assoluto; 2) per il migliore album che sia prevalentemente in dialetto o lingua minoritaria parlata in Italia; 3) per il migliore esordiente come cantautore su album a lunga durata (dunque anche se è stato preceduto da ep o simili); 4) per il migliore album pubblicato da un interprete che nel disco canti in prevalenza canzoni non proprie; 5) per la miglior canzone singola (in qualunque lingua o dialetto, purché scritta da artisti italiani); 6) per il migliore album a progetto, realizzato con l’intervento di più artisti.

Le sezioni 1-2-3 appena menzionate sono riservate espressamente a “cantautori”: la prevalenza delle canzoni deve essere firmata almeno in parte da chi le interpreta, sia esso cantante singolo o gruppo.

Si specifica che il disco di Giovanardi è un disco di cover e non di canzoni proprie dell’artista, tranne “Nera signora” dei La Crus e che dunque non può rientrare nella sezione 1 (Disco Assoluto).

La Commissione delle Targhe Tenco 2018 si scusa per l’errore di non aver eliminato il disco in prima battuta e intende precisare che l’album di Giovanardi non sarà sostituito da nessun altro disco perché nella sezione 1 (Disco Assoluto) tre album sono arrivati a pari merito: vi erano 7 finalisti, che ora, dunque, passeranno ad essere 6 e di cui riportiamo di seguito la classifica ufficiale in ordine alfabetico.

DISCO IN ASSOLUTO: Filippo Andreani (Il secondo tempo); Alessio Bonomo (La musica non esiste); Ermal Meta (Non abbiamo armi); Mirkoeilcane (Secondo me); Motta (Vivere o morire); The Zen Circus (Il fuoco in una stanza).

La Commissione intende anche sottolineare che Mauro Ermanno Giovanardi con il disco “La mia generazione” nella sezione “Miglior Interprete” – la giusta categoria in cui avrebbe dovuto concorrere l’album di Giovanardi – non ha ottenuto sufficienti voti e dunque non può essere incluso nella cinquina dei finalisti della sezione “Miglior interprete”.