13 Gennaio 2016
di Direttore Editoriale
Condividi su:
13 Gennaio 2016

Gli Album italiani TOP & FLOP del 2015: brillano JOVANOTTI, MENGONI, J-AX e THE KOLORS crollo per RAMAZZOTTI e PEZZALI

Il 2015 è ufficialmente chiuso e come ogni anno All Music Italia stila la lista degli album italiani top & flop dl 2015.

Condividi su:

Fine anno. In tutti i campi si fanno i resoconti di cosa è andato bene, cosa è andato male e di quello che poteva sicuramente andare meglio. Anche la musica non fa eccezione e così, come ogni anno, arriva il momento che genera tanta curiosità in chi legge… quel momento che fa arrabbiare i fan e alcuni artisti… quello di stabilire quali sono stati i successi e i flop dell’anno appena concluso.

Andiamo subito a scoprirlo in questa accurata analisi!

A partire dallo scorso anno All Music Italia divide gli album in tre categorie: i Top, ovvero gli album che hanno venduto e che hanno lasciato un segno a volte inaspettato, perché i fattori chiamati in causa sono tanti… i dischi in transito, ovvero quegli album da cui ci si aspettava di più, certo non si può dire che siano andati male, ma nemmeno che abbiano rispettato le aspettative e infine i dischi Stop… che poi sarebbero i flop ma il nostro sito, simpaticamente, dopo l’arrabbiatura di Arisa nel 2014 che, a seguito di un nostro articolo, “sentenziò” – Non lasciate che ci chiamino flop – (trovate tutto qui) ha deciso di usare questo termine e far contenti tutti si spera…

Nel nostro resoconto non terremo conto di album usciti nel 2014, per questo per esempio, il trionfatore assoluto Tiziano Ferro con i suoi 7 dischi di platino e Vasco Rossi (platino) non verrano citati in quanto i loro album sono usciti a fine 2014. Del resto del trionfo di Ferro ne avevamo già parlato ampiamente qui..

DISCHI TOP 2015

In cima alla lista….

JOVANOTTI: è sicuramente il trionfatore del 2015.
Uscito a gennaio con il suo Lorenzo 2015 cc ha portato a casa cinque dischi di platino, riempito gli stadi, quindi i palasport di tutta Italia e pubblicato un disco live. Inoltre è riuscito a piazzare tutti i suoi singoli nella classifica dei 100 brani più passati dalle radio.
MARCO MENGONI: Marco non si è più fermato dai tempi de L’Essenziale ma quest’anno è stata la volta della sua consacrazione definitiva.
Due album, il primo uscito a gennaio certificato triplo disco di platino, il secondo uscito la prima settimana di dicembre già doppio platino. Tutti i singoli estratti dai due album, inoltre, compaiono nella top 100 dei più venduti del 2015.
THE KOLORS: il debutto più sorprendente dell’anno.
Anni di gavetta nei locali finché Francesco Sarcina non decide di farli ascoltare alla redazione di Amici di Maria De Filippi, da lì il trionfo. Un singolo tormentone, Everytime, tre dischi di platino e il tutto cantando esclusivamente in inglese.
Il secondo estratto dall’album, Ok, ha stranamente floppato quindi si attende il nuovo disco in uscita quest’anno come prova del nove. Intanto sono comunque i primi cantanti esplosi in un talent ad aver conquistato la copertina di Rolling Stone Italia.
J-AX: ha ritrovato la grande popolarità in tv con The Voice of Italy ma soprattutto, come dice lui, è tornato di moda nel mondo della musica.
Il bello d’esser brutti ha conquistato tre dischi di platino e lanciato un tormentone, Maria Salvadorcertificato 5 volte platino. Che altro aggiungere?
IL VOLO: nonostante le critiche Sanremo lo hanno vinto loro, in tutti i sensi. Tre dischi di platino per Sanremo Grande Amore, un platino per L’Amore si muove uscito a settembre e un disco d’oro per l’album Buon Natale. A questo aggiungiamo il terzo posto all’Eurovision Song ContestSanremo lo hanno fatto loro oltre che vincerlo.

Al di là delle critiche…
MODÀ: continuano ad essere criticati da tutti eppure il pubblico non li abbandona.
Doppio disco di platino e un concerto la prossima estate allo Stadio San Siro di Milano già sold out.
BIAGIO ANTONACCI: pubblica il secondo (terzo? Quarto?) Best of della sua carriera tra ufficiali e non, e comunque porta a casa il platino in un mese. Certo non gridiamo al miracolo ma bisogna aspettare i primi mesi del 2016 per trarre conclusioni.

Le regine del 2015…

LAURA PAUSINI: non ci sono molte donne ad aver brillato in quest’annata e se lo hanno fatto è stata questione solo di singoli (Baby K, Giusy Ferreri e Francesca Michielin).
Poi ad inizio novembre torna Laura Pausini, lancia il suo disco a distanza da Miami dove è impegnata in un programma tv mentre in Italia è supportata da alcuni speciali sulla Rai. Il tutto nel periodo in cui “escono il disco” Adele, i Modà, Biagio, Emma, Mengoni e persino il Papa tanto per dire…
E lei porta a casa comunque due dischi di platino in due mesi. Ora è pronta a tornare nel suo paese per, nell’esatto ordine, lanciare il suo terzo singolo, andare ospite al Festival di Sanremo, “piazzare” Simili come sigla di Braccialetti rossi 3, debuttare in uno show televisivo sulla Rai con Paola Cortellesi, fare quattro concerti negli stadi italiani e quindi partire per un tour europeo. Qualcuno dice che la regina zoppica, ma in realtà a noi sembra che non abbia ancora messo “il piede giù dal letto”.
EMMA: porta a casa il suo disco di platino in un mese e mezzo. È solo all’inizio del percorso di lancio del suo Adesso. Sarà il 2016 a dare il verdetto definitivo su questo nuovo album della cantante salentina.

Le sorprese…

FRANCESCO DE GREGORI: sì, il successo del suo omaggio a Bob Dylan, Amore & furto, è una sorpresa. Perché che sia un bel disco è certo, allo stesso tempo però è un progetto difficile, e sappiamo bene che i bei dischi di questi tempi spesso hanno vita dura. Lui invece arriva al platino in un momento in cui i suoi colleghi cantautori faticano e non poco. Qualità premiata.
BENJI & FEDE: qui qualcuno storcerà il naso, soprattutto per averli messi vicini a De Gregori… per fortuna però All Music Italia è un sito che non ha la puzza sotto al naso e non è scritto da anziani signori… per questo sappiamo distinguere un disco rivolto ad un pubblico di teenager e giudicarne i risultati in quanto tale… e poi non è che teenager sia una parolaccia sia ben chiaro (se non forse per chi lo è stato ormai quattro decenni fa…). Justin Bieber fa musica indirizzata a questo pubblico ed ha sfornato Purpose che è un buon disco.
Tornando a questi due ragazzi che possiamo criticargli? Partono dal web da soli, arrivano alla Warner Music, fanno instore con scene di delirio di massa che non si vedevano da anni, arrivano al disco d’oro (oltre 25.000 copie vendute) al primo colpo e passando in televisione solo di sfuggita. Qualcuno starà dicendo già “vedremo quanto dureranno…” quello dipenderà dalla loro capacità di crescere e maturare musicalmente senza deludere il proprio pubblico, ma intanto hanno venduto più di 3/4 degli artisti presenti allo scorso Festival.
VERDENA: da anni pubblicano dischi e riempono i locali underground come piace definirli a qualcuno ma la realtà è che senza comparire in televisione questa band ha costruito una credibilità che li ha portati a vendere oltre 20.000 copie ed uscire in un solo anno con due dischi piazzandoli rispettivamente alla #3 e alla #1 della classifica FIMI. Chapeau.
I NUOVI RAPPER: Una “nuova” generazione di rapper inizia a farsi strada con discreti risultati se paragonati all’esposizione mediatica e ai loro colleghi. Parliamo di Nitro (primo disco, oltre 15.000 copie vendute e debutto alla 4 in FIMI), Noyz Narcos (oltre 13.000 copie e debutto alla #4) e Madman (oltre 12.000 copie e primo posto nella classifica degli album nella settimana di debutto). “Nuovo sangue” che avanza.


DISCHI IN TRANSITO 2015

Ad un passo da…

NEGRAMARO: non si può certo parlare di flop per la band di Sangiorgi… il loro La Rivoluzione sta arrivando uscito a settembre ha conquistato il platino e piazzato entrambi i singoli in buona rotazione radiofonica. Però sicuramente le vendite si stanno rivelando un po’ basse rispetto alle aspettative, per questo motivo semaforo giallo per loro.
DEAR JACK: anche per loro un disco di platino. Ma parliamo della band vincitrice morale di Amici 2014, forte della promozione a Sanremo 2015 che dopo, il doppio platino del primo album, scende ad uno con il secondo disco. La prova del fuoco arriverà nuovamente a Sanremo dove la band con un nuovo cantante, Leiner Riflessi, si scontrerà in gara con l’ex front man, Alessio Bernabei.
CESARE CREMONINI: Cesare per noi rimane un mistero. Un grande talento che non floppa mai… innanzitutto è amatissimo dalle radio (nel 2015, per il secondo anno, è suo il brano italiano più passato), riempe il Mediolanum Forum di Assago diverse volte e lo stesso fa in tutti i palasport italiani, eppure nelle vendite dei dischi non riesce a compiere quel piccolo passo che lo porterebbe allo step successivo. In ogni caso il suo live Più che logico conquista ugualmente il disco d’oro.
NEGRITA: escono con il nuovo disco e conquistano il disco d’oro sia per l’album che per il singolo oltre a svariate certificazioni per canzoni uscite negli scorsi anni. Non vanno in tv quasi mai, rifiutano Sanremo, debuttano al primo posto della FIMI…  insomma, sia chiaro, come per Cremonini stiamo parlando di un successo, siamo noi che vorremmo vederli ancora più in alto.
BRIGA: un disco di platino non può certo considerarsi un insuccesso. Però tutti si aspettano di più da lui… si aspettavano vincesse Amici ma niente, si aspettavano che dopo un ottimo debutto in FIMI resistesse per più tempo in classifica vista la promozione televisiva ma nemmeno la ristampa natalizia è servita a molto. Quindi un buon risultato ma le sue sorti, come per Moreno, potrebbero dipendere dal prossimo disco.
MARRACASH: uno dei rapper più apprezzati in Italia, soprattutto per i suoi testi. Status ha conquistato facilmente il disco d’oro ma gli manca quel piccolo passo in avanti che fece anni fa il suo amico Fabri Fibra.
GUÉ PEQUENO: il suo Vero (e successiva ristampa) hanno portato a casa il disco d’oro permettendogli di rimanere sullo standard dei suoi dischi precedenti. Ma dai componenti dei Club dogo, anche singolarmente, tutti si aspettano qualcosa in più.
NEK: E´stato l’anno della sua rinascita. Ottima performance al Festival di Sanremo, due singoli di successo (tra cui la cover, riuscitissima, di Se telefonando) eppure ci si aspettava molto di più. Il disco si è arenato ben presto alla certificazione oro e poi nulla. Sono lontanissimi i tempi di Laura non c’è.
LORENZO FRAGOLA: anche da Lorenzo ci si aspettava di più. I suoi singoli sono stati trasmessi in radio e certificati ma non è andato oltre il disco d’oro. E´stato annunciato come il futuro del pop italiano ma per ora i risultati non sono all’altezza. Anche per lui capiremo cosa succederà con Sanremo 2016.

La principessa del 2015…

MALIKA AYANE
: parliamoci chiaro, la sua voce, la sua classe e la sua musica non sono per tutti. Eppure ha collezionato l’ennesimo podio a Sanremo, è arrivata al disco d’oro con un ottimo disco ed è anche riuscita a lanciare un tormentone estivo certificato doppio platino, Senza fare sul serio. È semplicemente la nuova Vanoni, e come per Ornella, il suo è un percorso che richiede tempo. Intanto il suo disco è l’unico di quelli di Sanremo insieme a Il Volo che, quasi un anno dopo, resiste ancora nella Top 50.

In attesa che succeda qualcosa…

FABRIZIO MORO: è uno dei cantautori ed autori più bravi ed apprezzati in Italia sia dal pubblico che dalla critica. Appena centrerà la canzone giusta, sopratutto ora che è diventato meno schivo alla tv (la sua partecipazione come insegnante ad Amici è sorprendente e istruttiva), prenderà il posto che gli compete.
MICHELE BRAVI: dopo X Factor ed il lavoro approssimativo svolto sulla sua personalità ha dovuto ricominciare tutto da capo. Il suo primo album è stato un flop nonostante fosse impreziosito da firme eccellenti dimostrando che non sempre bastano “i nomi” per fare il successo di un disco. Ora si reinventato da zero e ha iniziato ha cantare in maniera efficace in inglese. Ma al suo progetto serve tempo. Vedremo se la discografia e il pubblico gliene concederanno.
CLEMENTINO: Il suo Miracolo! ha debuttato al primo posto in classifica FIMI; molto stimato da colleghi e addetti ai lavori deve solo compiere il passo in più verso un pubblico più vasto. Quest’anno sarà a Sanremo e potrebbe essere la volta buona.
ANNALISA: l’aspettativa nei confronti di Annalisa è alta, deve esserlo necessariamente. La ragazza ha talento e classe. Ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi e quest’anno calcherà il palco dell’Ariston per la terza volta. Il suo ultimo album ha ricevuto certificazioni nei singoli ma non ha raggiunto il disco d’oro al momento e, per l’esposizione mediatica che le viene concessa, è arrivato il momento di capire se può diventare una certezza anche nelle vendite.

Le sorprese…

GHOST: in dieci anni di attività hanno pubblicato tre album tutti entrati in buone posizione nella classifica FIMI. I loro singoli hanno vinto diversi dischi di platino e d’oro e l’ultimo disco ha superato le 12.000 copie vendute.
Hanno anche trionfato con ampio distacco tra le band nel nostro sondaggio su “Chi vorreste al Festival?“. Eppure la loro popolarità corre soprattutto sul web. E se sbarcassero in tv?
MINISTRI: nella scena underground italiana sono seguitissimi e stimatissimi da quasi dieci anni. Il loro ultimo album, Cultura generale, uscito a settembre ha superato ampiamente le 10.000 copie vendute.


DISCHI STOP 2015

Da grandi aspettative derivano grandi cadute…

EROS RAMAZZOTTI: lancio in grande stile in tutto il mondo per Perfetto il nuovo disco di Eros Ramazzotti uscito lo scorso maggio. Nuovi autori (da Mogol a Bianconi dei Baustelle fino a Zampaglione dei Tiromancino) eppure nessuno dei quattro singoli estratti (il quinto è appena uscito) è entrato nella testa del pubblico e nelle grazie delle radio. In sette mesi porta a casa solo un disco di platino; se pensiamo che i precedenti due album non erano scesi sotto il quadruplo platino possiamo parlare senza ombra di dubbio del flop più clamoroso dell’anno.
MAX PEZZALI: Max è uno che le canzoni le sa scrivere e su questo non ci piove. Eppure sembra che il pubblico continui a premiare sistematicamente le sue raccolte dei successi passati rispetto alla sua nuova musica. Uscito lo scorso giugno non è riuscito ad andare oltre al disco d’oro.
GIANNA NANNINI: È uscita prima del periodo delle grandi vendite natalizie con Hitstory, un best of che è sicuramente il più completo della sua carriera, ma è riuscita a conquistare al momento solo un disco d’oro. È che forse di raccolte la rocker ne ha già fatte un po’ troppe mentre la gente si aspetta probabilmente una nuova Sei nell’anima che non arriva però da dieci anni ormai.
NEFFA: un singolo apripista molto passato in radio, Sigarette, non è bastato a far venire alle persone la voglia di comprare l’album di Neffa, Resistenza. Per lui c’è ancora la carta Sanremo 2016.
ANDREA BOCELLI: sulla carta sembrava tutto perfetto… un artista apprezzato in tutto il mondo, un disco di bellissime canzoni tratte da alcuni dei film più belli della storia del cinema. Eppure per ora l’album di Bocelli è fermo al disco d’oro ad oltre due mesi dal rilascio nonostante un duetto con Ariana Grande.
FABRI FIBRA: Squallor è sicuramente il disco che ha sfornato meno singoli del rapper più certificato in Italia. Un disco che sembra non aver convinto nemmeno il suo pubblico nonostante il disco d’oro.
RAF: doveva essere l’anno del suo rilancio. Corteggiato per tornare a Sanremo in tutti i modi, il pubblico non gli ha risparmiato un’esibizione sotto tono dovuta ad una bronchite e lo ha eliminato. Il disco, uscito mesi più tardi si è fermato a circa 8.000 copie. Anno nero per uno dei simboli del pop italiano.

Dame rinchiuse nel castello…

BABY K
: è l’unica donna della scena rap italiana nota al grande pubblico grazie anche all’aiuto del suo primo produttore, Tiziano Ferro. Quest’anno aiutata da Federica Abbate e Giusy Ferreri ha sfornato una hit dal sapore internazionale, Roma-Bangkok, capace di portare a casa ben sei dischi di platino e di diventare virale su Spotify in diversi paesi… eppure il suo disco non è riuscito a confermare questo successo ed anzi, è ben presto sceso dalla posizioni alte della classifica senza portare a casa nessuna certificazione.
GIUSY FERRERI: la sua voce inconfondibile è sicuramente uno degli ingredienti del successo di Roma-Bangkok. Se fossimo stati i suoi discografici avremmo fatto uscire anche noi Volevo te come singolo in questo periodo, ma poi avremmo presentato Giusy al Festival per un rilancio in grande stile con annesso il disco del ritorno al pop a cui sta lavorando da qualche mese. Invece si è scelto di mettere su un Best of dopo solo tre dischi pubblicati (più due di cover) e questa scelta, nonostante gli inediti siano pregevoli, non sembra stia premiando, anche se tutto potrebbe ancora cambiare in corsa…
FRANCESCA MICHIELIN: che la Sony Music creda nelle capacità di Francesca è una certezza ben visibile a tutti. Così, dopo averla rilanciata con duetti multiplatino insieme a Fedez, le hanno confezionato un singolo doppio platino prodotto da Michele Canova (come tutto il disco), organizzato quante più apparizioni tv possibili eppure al momento del verdetto, ovvero la pubblicazione del disco, il pubblico le ha voltato le spalle. Ora il suo primo Sanremo è alle porte, o la va o… è un casino.
DOLCENERA: Genio incompreso o talento confusionario? Questa è la domanda che sorge spontanea su Dolcenera. Alcuni dei suoi singoli funzionano molto bene, altri molto meno, ma in ogni caso al momento della “prova disco” arriva il flop. Una cosa è certa: i suoi testi per quanto qualcuno li possa ritenere poetici risultano davvero criptici.
BIANCA ATZEI: parliamoci chiaro, voi potete pensarla diversamente da me ed è lecito, ma io non posso considerare Bianca un emergente perché con un’emergente non duettano tutti gli artisti che hanno cantato con la Atzei, un’emergente non è ospite al Capodanno di Canale 5 per due anni di fila, non va a Sanremo nella categoria Big… e poi ai Wind Music Awards, e al Coca Cola Summer Festival (con ben due singoli in questo caso)… no, io emergenti che hanno tutta questa visibilità onestamente non ne conosco, quindi scusate ma 12.000 copie vendute in questo caso non possono essere considerate un successo in proporzione alla massiccia promozione avuta.
IRENE GRANDI: Sanremo doveva consacrare il passaggio dell’ex “cattiva ragazza” all’interprete di classe. La missione non è riuscita, disco e singoli sono passati inosservati.

Non me lo so spiegare…

LUCA CARBONI: il buon Luca è tornato, si è affidato ai suoni freschi delle produzioni di Canova ed ha sfornato uno dei dischi più riusciti dell’anno. Il primo singolo, Luca è lo stesso, è stato passato in radio moltissimo. eppure il pubblico non compra. La rinascita e la capacità di rimettersi in gioco di un’artista del suo calibro andrebbe premiata dal pubblico!
EDOARDO BENNATO: anche Edoardo si è rimesso in discussione e si è affidato al produttore Brando che lo ha aiutato a confezionare l’ottimo Pronti a salpare. Eppure anche in questo caso qualcosa non è andato come doveva, purtroppo.
CARMEN CONSOLI: i dischi di Carmen sono sempre sopra la media, anche quando abbandona le liriche che l’hanno resa famosa per calarsi nei panni della “donna sicula cantastorie”. Questo album arrivava a sette anni dall’ultimo disco di inediti ma forse il problema sta nell’ascolto della gente che è abituata a sentire solo canzoni in cui può rivedersi completamente. Certificato oro, ma meriterebbe di più.
MADH: il secondo classificato di X Factor 2014 ha sfornato un buon disco d’esordio. Un album con ottime sonorità più da club probabilmente che da grande pubblico. Viene da dire, purtroppo “Se non fosse stato italiano…
PAOLA TURCI: ha realizzato un Best of di brani completamente riarrangiati molto, ma molto bello. Il primo singolo, Io sono, era anche un brano accattivante e radiofonico… ma purtroppo anche in questo caso i risultati nelle vendite non ci sono stati.
DARGEN D’AMICO: D’Io è un disco di qualità e i testi di Dargen sono affilati come rasoi riuscendo a stupire senza per forza ferire. Meriterebbe una visibilità maggiore senza ombra di dubbio.
NINA ZILLI: Nina ha realizzato un bel disco… è anche apparsa spesso in tv negli ultimi anni, ma rispetto agli album precedenti questo album è passato quasi inosservato.

E poi…

ANTONELLO VENDITTI arriva all’oro ma non va oltre, ROCCO HUNT floppa col secondo album… FRANCESCO SARCINA non riesce a riprendere il controllo dopo Le VibrazioniMAX GAZZÉ indovina sempre il singolo ma non vende il disco… ALEXIA sembra non avere una direzione artistica precisa in testa da ormai 12 anni…

Sanremo Nazional-popolare

Viste le premesse e la conduzione, il Festival 2015 di Conti avrebbe riportato in classifica molti più artisti rispetto ai cast “alternativi” di Fazio… invece a parte IL VOLO e i loro 3 platino e quello dei DEAR JACK, sono solo tre i dischi che hanno portato a casa un disco d’oro: MALIKA, NEK e LORENZO FRAGOLA. Cinque artisti su venti. Na tragedia in pratica.
E i giovani… è un problema di formula ragazzi, perché al di là dei gusti Caccamo, Amara, la Brancale, Nigiotti e i Kutso, solo per citarni alcuni, erano proposte molto diverse tra loro e tutte valide. Eppure abbiamo visto comparire per una manciata di settimane il vincitore in classifica, Amara ha centrato il posto più alto della FIMI (la #20) e poi è scomparsa, mentre i Kutso e Rakele hanno fatto capolino nelle ultime posizioni della Top 100… gli altri non pervenuti. In ogni caso nessuno di loro è andato oltre le 6.000 copie. Insisto: è la formula che va cambiata… e in fretta.

Potrei chiudere parlando di The Voice of Italy e dei suoi finalisti, ma lì la notizia vera arriverà quando uno qualsiasi dei talenti arrivati in finale riuscirà ad essere lanciato come si deve e sostenuto dalla Rai che manda in onda il programma ma poi chiama i ragazzi di Amici e X Factor a Sanremo e all’evento di Capodanno…

P.S. Chiudo questo articolo alle sette del mattino dopo aver passato tre ore a controllare tutti i dati mentre scrivevo… se c’è qualche refuso fa niente, tanto qua le vendite dei dischi sono tutto un refuso, o quasi, ormai.