7 Ottobre 2018
di Disturbo della quiete pubblica
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7 Ottobre 2018

X-Factor, Lodo Guenzi, il teatro e la questione dei talent show

Lodo Guenzi è il nuovo giudice di X-Factor. Quello che diceva "Semplicemente non è qualcosa che può interessare a qualcuno come noi"

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Lodo Guenzi prende il posto di Asia Argento come giudice di X-Factor.

Ormai questo lo sappiamo (quasi) tutti.

Il nome del leader de Lo Stato Sociale girava da parecchi mesi, ma poi si era spento e basta, nel quartetto finale lui non c’era.

Poi il casino dell’Argento e, toh che rispunta fuori come i funghi in autunno.

Lodo Guenzi fa parte di quella schiera di artisti che ripugnano i talent fino a che non vanno a sedere dietro il bancone. Che ripudiano i talent e che ci scrivono inequivocabili canzoni, tanto che J-Ax e la sua La nuova stella del pop (Numero 1 in Italia) a confronto tratta un altro argomento.

Lodo Guenzi canta Nasci Rockstar, Muori Giudice Ad Un Talent che ti fa pensare che sia l’atto ultimo o l’atto di dolore di un cantante che ha scoperto il successo mainstream solo negli ultimi mesi.

Meglio morire di bellezza che sparare stronzate
Meglio godere senza vergogna che godere di reputazione
Nasci rockstar e muori giudice ad un talent show

Che poi questa canzone mica è uscita un secolo fa che dici Oh, da quando l’ho cantata il mondo è cambiato. No, questa canzone è solo del 2017, traccia numero 8 di un album, Amore, lavoro e altri miti da sfatare, parte del curriculum della band pre successo sanremese.

Non dimentichiamo neanche alcune frasi come:

Il problema di X-Factor è il modello educativo che propone in un meccanismo TV dove il talento viene svilito per lo spettacolo ed emergono sempre il bel canto o i fregni. Il valore e la preparazione passano in secondo piano. Non pensiamo che i talent siano il male. Semplicemente non sono qualcosa che può interessare a qualcuno come noi.

Poi viene fuori che le dichiarazioni contro i talent non sono di Guenzi, ma di Alberto “Bebo” Guidetti. Va bene.

E Il giardino dei ciliegi? In questo spettacolo teatrale Bebo si è occupato di suoni. Con i suoni si possono fare tante cose, ma non dirle. Lodo recita e demonizza le società private che invadono la vita degli artisti. E mi potresti dire che l’attore non necessariamente esprime il suo pensiero e avresti ragione, però… Permettimi qualche dubbio, dai!

Dopo la “nomina”, però, le sue parole cambiano direzione…

Quello come giudice è l’unico provino che avrei potuto passare ad x factor. A ventidue anni ho visto Morgan in tv rispondere a una ragazza che rifiutava un giudizio negativo sostenendo di saper cantare. Lui rispose: vedi, tu canti meglio di Lou Reed… ma io preferisco Lou Reed. Credo di essermi appassionato di musica in quel momento, e credo che quello sia il motivo per cui alla fine ho passato sei anni sui palchi. L’idea che ci siano tante strade per far arrivare la propria voce, bella o brutta, al cuore della gente mi fa sentire libero.

X factor è una strada molto veloce, molto pericolosa ma molto illuminata, attraversata da ragazzi che hanno grande talento e la P da neopatentati al vetro. Spero li aiuti avere accanto uno che alle autostrade ci è arrivato dopo provinciali, statali e sentieri sconosciuti. Che poi nella realtà io non ho la patente, ma mi piaceva la metafora.

Da sempre la nostra vocazione è portare un’alterità nel sistema, non fare gli eremiti che parlano solo “a chi se lo merita”. Dai baretti ai palasport, dalle radio locali a Sanremo, se sai chi sei puoi andare ovunque. Senza smettere di indagare i paradossi che il voler parlare liberamente ma al contempo a tanta gente porta con sè, come quando scrissi tre anni fa nasci rockstar muori giudice a un talent show. È uno dei miei pezzi preferiti e non se l’è cagato nessuno, ora spero diventi un po’ più famoso.

Credo che Asia sia stata bravissima e ho la fortuna di ereditare una squadra splendida scelta da lei, e qualsiasi cosa succeda di buono rimarrà fondamentalmente merito suo.

Il grazie più grande va ad Albi, Bebo, Carota e Checco, la mia band, i miei amici, che anche in questo caso mi hanno sostenuto. Si comincia, siate con me. Sarà bello.

(Lodo)

Tutto a dimostrare che il talent show ti fa schifo fino a quando non vedi gli zeri sul contratto. Ti fa schifo fino a quando dietro quella cattedra non ti ci siedi tu con il tuo bell’assegno in tasca.

Tra visibilità e cachet, il gioco è fatto.

Vostra
Mosca Tze Tze

P.S. Però la patente prendila! Se vuoi ti faccio le guide io.

Lo Stato Sociale – Nasci Rockstar, Muori Giudice Ad Un Talent