7 Settembre 2014
di Disturbo della quiete pubblica
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7 Settembre 2014

Wanted: B-NARIO

Che fine hanno fatto i B-nario di Massimo Zoara e Luca Abbrescia?

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Noi nostalgici degli anni ’90 i B-nario ce li ricordiamo. E ce li ricordiamo bene. Sia che siamo femminucce, sia i maschietti.

Ci ricordiamo la loro prima apparizione in TV a Un disco per l’estate dove correvano a destra e a manca sul palco alla ricerca di Battisti, nello stesso anno in cui la diciassettenne Caterina se la prendeva con la sua stella incazzata in Favola semplice.

Ce li ricordiamo bene, perché non esiste ragazza degli anni ’90 che non abbia sognato che il ragazzo perfetto le dedicasse Tra me e te richiedendola alla trasmissione radio della notte (penso sia la canzone più richiesta nelle notti italiane) e i ragazzi degli anni ’90 lo sapevano benissimo che, con quella dedica, lei sarebbe inesorabilmente capitolata tra le sue braccia.

Sarà che è notte fonda, che dalla radio accesa arriva musica lenta messa in onda
sarà che per pensare non c’è un orario, se c’hai pensieri che pesano sul serio

Io non so precisamente quanti anni avessero ai tempi i due componenti dei B-nario… una ventina suppongo… e mi chiedo: a 20 anni quali pensieri che pesano sul serio puoi avere? Il mutuo? La fattura di conguaglio del gas dopo l’inverno più rigido di sempre o il nuovo nome della TARI? No, a 20 anni il problema per eccellenza femminile è telefonare all’amica per decidere come vestirsi (20 anni dopo le cose non sono cambiate di molto) e quello maschile… beh, anche in questo caso il problema è sempre quello (non lo scrivo, altrimenti il mio capo mi dice che sono scurrile, ma avete capito, giusto?, quello che inizia con esse e che non è studiare).

vorrei spiegarti che crescere nei bar delle periferie,
respinto dalla scuola, buttato a volte dentro strane compagnie
vuol dire che non c’è sentimento che trova uno spazio dentro
e allora devi aver pazienza a insegnarmi quello che sento cos’è

La canzone potrebbe finire qui. Stai sicuro che lei, già a questo punto, ci sta.
Non serve che dici altro. Anzi, è meglio che non aggiungi altro.
Fai leva sul ragazzo sensibile e sullo spirito da crocerossina (la vita difficile, le cattive compagnie, io voglio ma non so come fare) e il gioco è fatto!

Che se non chiami e non ti fai vedere e non c’è una ragione
neanche la musica mi serve a stare bene… nemmeno una canzone.

La tua donna davanti a tutto, anche davanti alla musica. E il calcio? Magistralmente l’argomento non viene minimamente sfiorato, perché se c’è la partita in tele cambia tutto.
Logico.

E stare in macchina a parlare per ore, mi piace quasi come fare l’amore.

Qualcuno potrebbe risponderti “parole parole parole soltanto parole parole tra noi“.

Questi sono i B-nario che abbiamo conosciuto negli anni ’90, quelli che andavano in vacanza a Riccione (“Riccione è casa nostra, 15 giorni l’anno, per divertirti vienici anche tu“) e che il sabato sera venivano rimbalzati dai buttafuori delle discoteche perché non erano abbastanza fighi (“solita sfiga che coi buttafuori, se dentro c’è casino a rimanere fuori siamo sempre e solo noi […] sarà la faccia che ci ritroviamo, Luca, quella che ci frega“).

Comunque loro hanno fatto accoppiare almeno una volta tutti i ragazzi degli anni ’90 d’Italia ma, per la legge dantesca del contrappasso, loro NO.
Già, perché loro invece cantavano “Notte senza donne” in cui collezionavano picche dalla tipa carina e pure dalla sua amica!

Però però però… fare il cantante ha i suoi vantaggi, almeno c’hai le fans, quelle che si appostano e sanno sempre dove sono i loro idoli, credo sappiano anche se soffrono di irregolarità intestinale o usano il Trio Carbone pancia piatta per contrastare l’aerofagia.
Le fans (ma ci sono pure i fans) sanno tutto.
I B-nario hanno dedicato loro una canzone che si chiama “Sono fatte così” (no, quella è “siamo fatti così… attraverso il corpo umano“, non c’entra niente!) ed è una delle mie preferite, le ho pure dato le 5 stelline su iTunes! Perché è vera, perché è qualcosa che ho vissuto con le mie amiche G. ed M.. Perché anche noi organizzavamo i week end in base al calendario dei concerti, con il tour book come fosse una bibbia, ma senza appostamenti fuori dal camerino, perché io avevo fatto carriera, io avevo conquistato il Pass All Areas!

Infine mi ricordo di Milly, la canzone dedicata a Milly Carlucci, la regina dei salotti dei varietà di quando ero ragazzina. Lei era sempre elegante, in ordine, praticamente perfetta. E loro, i B-nario, le hanno pure dedicato una canzone che un po’ mi ricorda quello che io pensavo di Paolo Bonolis. Perché voi Paolo Bonolis ve lo ricordate come conduttore di programmi per adulti, non nel senso di vietati ai minori, nel senso di non per bambini. E ve lo ricordate al massimo in coppia con Luca Laurenti.

Per noi ragazzi degli anni ’90, innanzitutto Luca Laurenti sta con Amadeus (non me ne voglia la Giovanna) e lavorano in radio, mentre Paolo Bonolis, detto Piolo, sta in coppia con il pupazzo rosa Uan e cerca inesorabile di far vedere il filmato delle cascate del Niagara a Bim Bum Bam.

In questo scenario… ecco, per me Paolo Bonolis è stato un babysitter. Perché noi ragazzi degli anni ’90, che siamo stati i bambini degli anni ’80, la babysitter non ce l’avevamo, non c’avevamo il telefono azzurro da chiamare e restavamo a casa da soli per ore senza che i nostri genitori corressero il rischio di essere denunciati per abbandono di minore.  E Paolo Bonolis vegliava su di noi da dietro alla TV.
Probabilmente Milly Carlucci è stata per Massimo Zoara e Luca Abbrescia ciò che Paolo Bonolis è stato per me.

Questa lunga divagazione di presentazione (sono più logorroica del solito) serve per dire che, scrivendo questo articolo, ho scoperto che i B-nario in realtà già da anni sono il B-nario! Che detta così fa proprio schifo, perché mi viene in mente solo il binario morto e la loro carriera… anzi, la sua carriera… pubblica è ferma dal 2008, ma, ammettiamolo, è dal 2003 che sono di fatto passati nel dimenticatoio del grande pubblico!

Quindi: che fine hanno fatto i B-nario o il B-nario? Cosa fanno per mantenersi Massimo e Luca?

Mi sono messa a fare qualche ricerca e Luca Abbrescia l’ho trovato su facebook e su linkedin.

Su Linkedin lui è un mio contatto di terzo livello e, a quanto mi dice il social, conosco nove persone che me lo possono presentare.
Ora lui avrà la bandierina rossa accesa e il mio faccione spiattellato in prima fila tra quelli che hanno curiosato nel suo profilo e hanno letto che attualmente lavora come speaker per Radio Intesa San Paolo. Devo chiedere alla T. se lo ascolta, visto che lei lavora in quella banca!

Facebook è un po’ più pettegolo… mi dice che vive a Milano, lavora per se stesso, ma prima è stato a Radio Capital. Pubblica annunci di ricerca di lavoro per il Leroy Merlin che agli uomini piace tanto quanto a noi femminucce piace andare a fare shopping all’outlet. Spiegatemi cosa ci trovate di così affascinante nelle punte dei trapani e nei cacciaviti! Forse sono un remoto riferimento fallico?!

luca-abbrescia-facebook
Non abbiamo amici in comune.

Cerco ancora nel web… nel 2003 ha fatto anche il VJ per ReteAllMusic (che non ha nulla a che vedere con noi).

Quindi abbiamo capito che, chiuso il capitolo B-nario in un non meglio precisato anno, Luca si è messo a fare il VJ, poi il DJ e adesso ha fatto la Carta Idea del Leroy Merlin, così, fatti i 100 punti, può avere il 10% di sconto sul nuovo trapano Black & Decker!

Massimo Zoara su Linkedin (quanto mi piace ‘sto social così serioso) è un songwriter, composer, music producer-sound designer che l’inglese fa tanto figo e ci fa sembrare tutti importanti. Vuoi mettere scrivere store manager anziché responsabile di negozio? Pure io su linkedin sono Credit Analyst con le maiuscole che sa di una roba difficile, mentre in realtà la maggior parte dei clienti penso mi appelli semplicemente come b******a.

Ho ben 12, ripeto DODICI, persone che me lo potrebbero presentare, ma io ho studiato musica solo alle scuole medie e Suor Teresina ci faceva suonare il piffero (scrivere che la suora ci faceva suonare il piffero non è tanto bello)!

Facebook: lui conosce le impostazioni di privacy e le usa. È l’unica cosa che abbiamo in comune.
La sua lista degli amici non è visibile ai curiosi e agli impiccioni come me, così mi trovo costretta a guardare le foto delle sue uscite in barca e delle tavolate nei ristoranti di Milano.
Pazienza.

Quindi Massimo e Luca la musica non l’hanno mollata, hanno iniziato a guardarla solo da parti differenti.

E il B-nario? Lui su facebook c’è e per per le pagine non ci sono impostazioni di privacy che tengano!

L’ultimo post è del 24 agosto:

Buongiorno, benvenuti a bordo. E’ Capitan B-nario che vi parla… Ancora pochi giorni all’uscita di singolo e video. Se il viaggio si conferma privo di perturbazioni e complicanze anche l’album arriverà a destinazione a breve. Siete intanto pregati di allacciarvi le cinture e mantenere il sedile orizzontale. Si (ri)parte… l’estate ancora non è finita e… il viaggio continua!

massimo zoara in studio

Quindi è proprio vero! I B-nario.. anzi, il B-nario sta tornando! Quando, dove, come, perché? TI VOGLIO INTERVISTARE!!! Dove sei?!?!? Massimoooooooooooooooooooooo!!! Preferisci mail, telefono, di persona (in questo caso avvisami che devo farmi trucco e parrucco, le mie ali, con l’umidità, si arruffano tutte)?
Non mi dire Skype perché non lo so usare!

Ancora mi tremano le mani e le ali sono tutte UN fermento!

Vostra per sempre  (e un po’ emozionata)
La Mosca Tze Tze

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P.S. Perdonatemi eventuali errori nelle citazioni, ma io cito a memoria e ogni tanto fa… cilecca. Che bella questa parola: cilecca!

 

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