12 Maggio 2021
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12 Maggio 2021

Speciale Testo & ConTesto: a 26 anni dalla scomparsa l’analisi di tre canzoni per omaggiare Mia Martini

Il Prof di latino ricorda Mimì analizzando il significato di tre fra le canzoni più intense della sua discografia

Mia Martini le canzoni più belle
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Mia Martini le canzoni più belle.

Su All Music Italia scrivo sempre di testi. Mi diverto ad analizzarli, a scomporli, a esplorarli. Talvolta a contestarli o persino a sovrainterpretarli.

La mia rubrica nasce allo scopo di riportare a galla il livello testuale della canzone, nella sua natura peculiare: la canzone non è poesia, è canzone. Perché la parola, in una canzone, è un segno che si aggiunge a un segno già di per sé complesso, la musica.

Scrivere per musica non è semplicemente scrivere: è scrivere per musica.

Testo & ConTesto muove dal bisogno di indagare questa forma espressiva così centrale nella società e nella cultura contemporanee, nonché codice comunicativo privilegiato delle nuove generazioni che dobbiamo sempre ricordarci di ‘coltivare’.

“E allora perché oggi parli di Mimì?”, mi chiederete. È vero, non è stata certo lei artifex delle parole cha ha consegnato al mondo.

Ha interpretato brani scritti dalle penne più distintive della canzone italiana: Fossati, Conte, Califano, Murolo, Lauzi, Gragnaniello, Bigazzi… Ma, se si escludono alcune esperienze da cantautrice (come l’album “Mimì” del 1981, scritto dopo un anno di silenzio successivo agli interventi alle corde vocali, o Stiamo come stiamo, canzone esibita al Festival del 1993 con la sorella Loredana Bertè), Mia Martini è essenzialmente un’interprete, mi direte.

Non è esattamente così per me e ve lo spiego oggi, in questo articolo meno strutturato e apparecchiato degli altri, nel giorno del ventiseiesimo anniversario della sua morte.

Cliccate più in basso su continua per scoprire il mio pensiero e le canzoni che ho scelto.

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