18 Novembre 2022
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18 Novembre 2022

Ernia torna con “Io Non Ho Paura” e si consacra… è il migliore sulla scena!

L'artista analizza al meglio le paure e le ansie della società moderna con testi profondi e collaborazioni perfette

Ernia Io non ho paura recensione e copertina
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Ernia Io non ho paura recensione del nuovo album a cura di Alvise Salerno.

Ernia è finalmente tornato, dopo due anni, con il suo nuovo album, Io Non Ho Paura, e dimostra una volta per tutte che il numero uno del rap, quello vero e puro, in Italia è lui.

Già con ‘Gemelli‘ il salto di qualità era stato fatto e i risultati ottenuti parlano per lui e la bontà di quel lavoro.

Ora, però, è tempo di parlare del nuovo progetto e, nello specifico, di ben 14 nuove canzoni che raccolgono i punti di forza di Matteo e li amplificano alla massima potenza.

Ernia Io non ho paura – la recensione

La partenza è da urlo con ‘Tutti Hanno Paura‘, in cui la rabbia di quel rap mescolato al pop che abbiamo imparato a conoscere in questi anni con Salmo viene catturata da Ernia e arricchita nel ritornello dal soul della voce e delle melodie di Marco Mengoni, perfetto in questa veste di co-protagonista.

Si prosegue con una vera e propria mina del rap nudo e crudo, destinata a diventare una perla indimenticabile del genere, ‘BU!‘. Un brano che affonda le radici negli States, nel sound dei giganti, di Kanye (citato anche all’interno del testo) e Jay-Z. Un brano che si apre con un gospel d’annata.

Arrivati al terzo pezzo, ‘Bella Fregatura‘, si spalanca alle orecchie la certezza di stare ascoltando la hit dei prossimi mesi, quella che apre le porte alle certificazioni, alle radio e ai milioni di stream. La canzone è pop, genuinamente pop, ideale seguito di quella ‘Superclassico‘ che ha conquistato proprio tutti in passato. Ernia ha dimostrato di essere un hitmaker di livello e ‘Bella Fregatura‘ ne è la prova definitiva.

Ma non finisce qui con le hit crossmediali e cross generazionali. ‘Qualcosa che manca‘, la quarta traccia, è esattamente ciò che il pubblico può amare e il terreno in cui Ernia sa muoversi perfettamente. E poi c’è Rkomi, che di presenza costante in classifica e di hit negli ultimi due anni ne sa più di qualcosa.
Che bello vederli e sentirli insieme dopo avere riscritto le regole del gioco nel 2016.

Si torna al rap crudo in ‘Cattive Intenzioni‘: le origini, la tecnica, le rime perfette e quell’ombra artistica di Salmo che, questa volta, si materializza davvero con la voce di di Maurizio Pisciottu riconoscibile e totalizzante fin dal primo “AH…”.

i temi personali di ernia e i sample dal passato

C’è spazio anche per le lacrime vere, i sentimenti viscerali, le esperienze che ti segnano. ‘Buonanotte‘ è tutto questo, piano e voce, dedicata alla figlia mai nata che, come Ernia stesso canta, avrebbe chiamato Sveva. Non è mai facile raccontare eventi di tale portata e intensità, come di certo è un’interruzione di gravidanza, ma Matteo riesce a farlo con quell’amore da vero padre dolce e tenero che sarebbe stato con Sveva e che, gli auguriamo dall’anima, possa diventare presto.

Si torna a melodie un po’ più up, quasi dal sapore primaverile-estivo, con ‘Weekend‘. Anche qui il mondo è quello del pop da radio, quello che piace un po’ a tutti, con un testo dove chiaramente si fa riferimento alla monotonia di una vita dalla quale si cerca di fuggire per arrivare al tanto agognato weekend in cui liberarsi da ansie e paure.

Acqua Tonica‘ è il brano top di questo album per la generazione Z, quello del rap Ernia-style che si fonda con le melodie napoletane di un asso vincente d’o rion: Geolier.
Un (ormai ex) esperimento che ha già dato i suoi frutti in altre canzoni, sempre con il rapper napoletano assoluto protagonista, e che anche in questo caso raccoglierà ottimi consensi.

Ernia è un grande conoscitore della musica italiana e ‘Così Stupidi‘ lo dimostra. Un brano che inizia con la gloriosa ‘Stupidi‘ di Ornella Vanoni, datato 1974, su cui il rapper di Milano piazza la sua arte, le sue rime e le sue parole. Ed è proprio delle parole che si parla, dell’ormai famoso quanto odioso concetto dell’uno vale uno che, specialmente sui social, regna indiscriminato. La libertà di parola che diventa un plus non richiesto, un’arma a doppio taglio che, quasi sempre, porta come risultato solo clamorosi autogol da parte di chi blatera senza conoscenza.

Se Ernia è il Rafael Leao del rap milanese, eleganza e classe al servizio delle rime, Gué è Fabio Cannavaro. Il capitano, la scorsa generazione che, ancora oggi, regna sovrana nei cuori degli appassionati.
I due si ritrovano in ‘Bastava la metà‘ ma non sono soli. Al loro fianco c’è la quota rosa dei feat di ‘Io Non Ho Paura‘, Gaia (escludendo il sample di Ornella Vanoni del brano precedente), che ammorbidisce il ritornello e lo rende delizioso all’ascolto.

Non Ho Sonno‘ è di nuovo rap puro, in solitaria. Il leit motiv di tutto l’album sono le paure e i modi per combatterle e in questo brano a far da protagonista è la paura del buio.

Altro sample storico, questa volta internazionale, ne ‘Il Mio Nome‘. E’ la volta di ‘Say My Name‘ delle Destiny’s Child, qui usato in un testo puramente d’amore e che, nel complesso di tutto l’album, è il più debole e dimenticabile nonostante la carta della Beyoncé d’annata.

Rose e Fiori‘ è la presa di coscienza del fatto che l’età inizia a crescere e che le esperienze iniziano ad accumularsi sempre più. Con l’età si vede il mondo in modo diverso, si ha più cura di ciò che ci circonda e si pone l’accento su qualcosa che, a vent’anni, non si guarda con la giusta attenzione. Il riferimento è alla natura che, appare evidente, è ormai al collasso.

L’ultimo brano è ‘L’Impostore‘, in cui Matteo mette dentro la paura di sentirsi inadeguato al successo che ha guadagnato con merito. Dice di avere ingannato tutti e di essere qualcosa che, in realtà, non sente di essere fino in fondo.

Un album pieno di consapevolezza, di maturità vera, di concetti forti e paure che vengono analizzate e che, in molti casi, appartengono al mondo intero e non solo a Ernia. Come detto, ‘Io Non Ho Paura‘ è un passo definitivo verso la consacrazione che, siamo certi dopo avere ascoltato, è arrivata forte e chiara.

BRANI MIGLIORI: Buonanotte – Bu! – Qualcosa che manca
VOTO: 8 su 10
⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐⭐

Clicca qui per tracklist e dettagli sull’album.