21 Febbraio 2019
di Interviste, Recensioni
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21 Febbraio 2019

Arisa Una Nuova Rosalba in città – Recensione

Con Sanremo 2019 Arisa ha pubblicato un album sicuramente spiazzante, "Una nuova Rosalba in città". Ecco la nostra recensione

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Ascoltando il nuovo disco di Arisa più e più volte mi è sorta una domanda e, al tempo stesso, una risposta… Involuzione o Evoluzione? Ai posteri l’ardua sentenza

E’ indubbiamente un’artista in continuo movimento Rosalba Pippa, in arte Arisa, che stavolta il suo vero nome ha deciso d’inserirlo anche nel titolo del nuovo lavoro, il primo che arriva dopo una manciata significativa d’anni rispetto al precedente; anni segnati dal cambio di scuderia, dalla Warner alla Sugar di Caterina Caselli.

Per questo Una Nuova Rosalba In Città la cantante lucana spariglia ancora le carte, mettendoci dentro tutto quello che in realtà lei è stata in questi primi dieci anni di carriera, tanto che il disco avrebbe forse più correttamente dovuto chiamarsi, Tutte le Facce Di Rosalba In Città. Già perché per questo nuovo lavoro è possibile ascoltare l’eccezionale vocalist degli esordi in brani simpatici e scanzonati come Tam Tam, quella a cui piace l’elettronica di Gli Amanti Sono Pazzi, brano stravagante e riuscitissimo, dove la nostra rivela di avere una particolare propulsione verso una bella lei, soprattutto dopo averla vista col suo compagno.

C’è poi la Rosalba introspettiva, quella del periodo Guardando Il Cielo, che possiamo ritrovare in un brano come La Domenica Dell’Anima, dove “sei la vittoria, la caduta, il mio ritorno a casa. Ogni centimetro della mia vita, ogni risposta data” e poi quella romantica e passionale del periodo di Amami, rintracciabile in Così Come Sei, dove il sentimento viene disegnato soavemente dai gorgheggi pieni, anche se, va detto, che quello era un disco talmente perfetto, che questo brano non avrebbe trovato posto nella sua track-list.

Infine Dove Non Batte Il Sole, il pezzo che apre l’album, sembra strappato per arrangiamento ( e anche l’effetto vocale di sottofondo ) dalle sessioni di registrazione dell’album Se Vedo Te. Non c’è dubbio poi che Rosalba abbia deciso di completare il tutto inserendo una componente d’irriverenza che arriva da testi non convenzionali, in qualche caso provocatori, vedi la già citata Gli Amanti Sono Pazzi o Minidonna, firmata, non solo questa, da Gianluca De Rubertis che, per chi non lo ricordasse, è mezzo mondo del duo Il Genio, quelli di PopPorno, che non è troppo lontana da alcuni suoni elettronici e vintage usati per gli arrangiamenti di quest’album, e nemmeno dai testi che sfiorano il surrealismo.

La title track è una presentazione della nuova Rosalba, ma il mordente pop è un po’ evanescente per pensarla vincente in radio, per altro anche evocata dal testo. Più forte invece la ballad Vale La Pena che invita su base elettronica alla capacità di perdonare, aspettare e capire che a volte il non avere una risposta è la migliore risposta che si può avere, il tutto firmato dalla coppia Roberts/Aglairdi.

C’è positività contagiosa nel testo della sanremese Mi Sento Bene, ( che però non riesco a non associare nella mia mente ad una canzone per la pubblicità di nuovi, miracolosi assorbenti femminili, di quelli che una donna si alza al mattino devastata e spossata, ma una volta indossato è pronta per correre, lanciarsi col paracadute, fare evoluzioni sulla sbarra, le spaccate di Heather Parisi, cantando a squarcia gola Mi sento beneeee ) e nel sound 80 di Il Futuro Ha Bisogno D’Amore.

C’è poi un velo di malinconia invece nel retrò combinato di Quando C’Erano Le Lire che mischia suoni dance che arrivano dai 90 ed anche da alcune produzioni attuali con un cantato che invece melodicamente riesplora intelligentemente gli anni 40 e 50.

Chiude il tutto la cover di Amar Pelos Dois, portata al successo da Salvador Sobral che ci vinse l’Eurovison Song Contest nel 2017 e qui adattata in italiano da Cristiano Malgioglio, la cui penna, col contributo eccezionale della voce di Arisa, qui calibrata sul canale emozione, mantiene quell’atmosfera magica di un sentimento sussurrato eppure forte, un sentimento dell’anima.

Una Nuova Rosalba In Città al fine mi divide, mi squarcia in due. Una parte di me è affascinato dalla capacità della cantante di saper giocare con la sua voce, saperla mettere al servizio di brani molto diversi tra loro e di saper cavalcare momenti sonori completamente diversi e tutti con padronanza. L’altra parte però, quella che ha amato fortemente un disco come Amami, continua a rimanere spiazzata dalla persa capacità di trovare dei brani che vincano la prova del tempo, come quelli così centrati, perfetti, importanti, senza sbavatura alcuna e con dei testi che, seppure tutti rivelatori di un periodo sentimentale magari non facile per l’artista che ovviamente non gli si augura, erano così pieni di sentimento, pur senza cadere nel solito.

Ed ammetto: di quell’Arisa là, ho un po’ nostalgia.

BRANI MIGLIORI: Gli Amanti Sono Pazzi / Vale La Pena / Quando C’erano Le Lire
VOTO: Sei ( Sette per il coraggio di fare altro e farlo bene, Cinque per l’incapacità ormai perpetrata di trovare canzoni importanti )


TRACKLIST

 

1 Dove non batte il sole
2 Tam Tam
3 Mi sento bene
4 Gli amanti sono pazzi
5 La domenica dell’anima
6 Minidonna
7 Una nuova Rosalba in città
8 Vale la pena
9 Quando c’erano le lire
10 Così come sei
11 Il futuro ha bisogno d’amore
12 Amarsi in due

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