24 Ottobre 2020
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24 Ottobre 2020

AmaSanremo: dalla Puglia Gaudiano con “Polvere da sparo” (testo e audio)

Il brano presentato in gara è dedicato al padre morto a a causa di un tumore al cervello

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Con l’avvicinarsi dell’inizio di AmaSanremo, il programma in seconda serata su Rai1 che porterà i 20 semifinalisti delle Nuove proposte di Sanremo Giovani 2020 a 10, andiamo a conoscere meglio gli artisti in gara e le loro canzoni partendo da Gaudiano.

AmaSanremo sarà trasmesso dalla storica Sala B di via Asiago su Rai1 e Radio2, da giovedì 29 ottobre a giovedì 26 novembre, alle 22.45.

AMASANREMO 2020 Gaudiano

Biografia

Nasce a Foggia il 3 dicembre del 1991, da madre docente di lettere e papà ingegnere. Ed è proprio suo padre ad iniziarlo alla musica,

regalandogli una chitarra per il suo quindicesimo compleanno.
Dopo il diploma, si trasferisce a Roma per approfondire gli studi musicali. Vive alcune soddisfacenti esperienze nell’ambito del teatro musicale e decide di concentrarsi sulla sua musica.

Negli ultimi tre anni ha accompagnato verso la fine terrena suo padre, che ha lottato senza rancore e con estrema dolcezza contro un tumore al cervello.

Si definisce “un reduce di guerra salvato dalla musica”. L’esperienza traumatica lo induce a trasferirsi a Milano, dove trova ispirazione per la produzione dei suoi brani, che registrerà insieme al Producer Francesco Cataldo.

Il 25 settembre 2020 debutta con un 45giri digitale, con all’interno un lato A, Le cose inutili, singolo di punta dell’esordio scritto durante lockdown, e un lato B, Acqua per occhi rossi.

Discografia

2020 45giri digitale

La canzone: Polvere da sparo testo e audio

Gaudiano si presenta a Sanremo Giovani con Polvere da sparo, brano ispirato dalla perdita del suo Papà.

Qui il link per ascoltare il brano.

Ho dormito un tot.
non sto ancora meglio
però per un po’ ho dimenticato tutto
sento che piano sparisce l’effetto del sonno anestetico
riaffiora il dolore il cassetto è sprovvisto di un buon analgesico
e mi brucia il cuore perché non ti ho detto quanto ti abbia amato
per quello che hai fatto, per come hai lottato con i mulini a vento
con la forza del tuo cuore fatto di cemento
tigre nella giungla dei pensieri sparsi
non riuscivi a dirmi quanto detestassi
non poterti alzarti la mattina a prepararmi quello stramaledetto caffè

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Voglio scappare a Milano per farmi tagliare la faccia dal vento
se non elaboro ancora il tuo lutto è perché ho il metabolismo lento
ma cosa somatizzo a fare se voglio ancora piangere
se nella notte mi sveglio con la mano al collo di un demone
che mi toglie il fiato, faccio resistenza, con il mio autocontrollo
con la mia pazienza, spero sia soltanto un altro sogno
con la forza che mi hai dato mi alzo e vado in bagno
prendo un bel respiro, per un po’ l’accetto
poi riascolto del tuo cuore in petto
stringo negli occhi il ricordo in un mare di lacrime

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Tutti che parlano e sanno capire
come mi sento, sanno cosa dire
“la vita è questa non puoi farci niente
così come inizia dovrà anche finire
tu focalizzati sopra i dettagli, affidati al tempo e non sbagli
e nel frattempo che lento ricuce io resto sveglio ma spengo la luce

Perché tutto quello che mi resta è una domanda
polvere da sparo in un solo colpo da spararmi nella testa
se guardo oltre le nuvole io non trovo ragione
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio vedo te
io vedo te
se mi guardo allo specchio

Foto Gaudiano: Claudia Pajewski