25 Ottobre 2018
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25 Ottobre 2018

Ecco Gli 11 Cantautori In Finale Al Proscenium Festival: Lucca

Continuiamo il viaggio alla scoperta dei cantautori finalisti del Proscenium Festival ed oggi vi parliamo di Lucca

Proscenium Festival
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Ormai ci siamo quasi, il 27 ottobre si svolgerà al Teatro Lyrick di Assisi la finale della prima edizione del Proscenium Festival (qui per saperne di più) e siamo quasi alla fine del nostro viaggio alla scoperta degli 11 cantautori finalisti. Oggi vi parliamo di Lucca.

Polistrumentista, cantante e compositore il vero nome è Alessandra Lucca.
Il suo percorso di formazione musicale inizia all’età di 12 anni con studi di pianoforte classico, affiancati in seguito da chitarra, composizione e canto. Nel 2000 inizia l’attività live in vari contesti di gruppo e da solista, esibendosi su tutto il territorio italiano e collaborando a progetti in studio di registrazione per produzioni musicali indipendenti.

E´il 2015 quando crea il progetto musicale inedito Qui Fageba Duo, con il quale raggiunge la finale del Video Festival Live, di Festival Show, del Premio Franco Reitano e vince la categoria inediti del concorso nazionale Sanremo EXPO.
Attualmente collabora col produttore argentino Hernan Brando ad un progetto artistico da solista che lo vede impegnato alla realizzazione di un EP di tre brani dal titolo Uno e trino in cui sarà inserito il brano Le Vie di Monet che presenta al Proscenium Festival.

QUATTRO CHIACCHERE CON LUCCA

Ci racconti qualcosa di te e del tuo percorso artistico?

Dividerei il mio percorso artistico in due periodi distinti: il primo si focalizza sulla dedizione agli studi di pianoforte chitarra e canto, affiancato alle mie prime esperienze live con le band nei locali e nelle manifestazioni del nord Italia, vivendo a 360 gradi la passione e i fanatismi per tutto ciò che riguardasse il mondo della musica.

Il secondo lo definirei più maturo, in cui ha inizio un percorso di introspezione, e di grande ascolto, che mi ha portato alla ricerca di sonorità e stili. In questa ricerca ho ritrovato le mie risonanze più intime, le corde per poter canalizzare le mie esperienze passate in una nuova strada più consapevole e costruttiva, che è sfociata nella stesura di testi aderenti alla mia interiorità. Da qui ha inizio il mio percorso da cantautore.

Nel 2014 l’incontro con il mio produttore artistico Hernan Brando, che ha colto perfettamente il mio pensiero artistico ed interiore, ed insieme abbiamo iniziato a lavorare a quello che oggi e’ il mio primo EP da solista dal titolo Uno e trino pubblicato su tutte le piattaforme digitali; tre brani diversi tra loro ma che descrivono perfettamente chi sono.

Da quanto tempo sei cantautore/cantautrice?

Ho iniziato nel 2005 a scrivere i miei primi testi e melodie , solo nel 2014 ho iniziato a perseguire la strada del cantautore, incidendo in studi di registrazione, ed esibendomi sui palchi con i miei brani.
Ho iniziato quindi a considerare il fare musica come la mia forma di espressione.

Come mai hai scelto di iscriverti al Proscenium Festival?

Per una serie di unicità, come il teatro, l’orchestra, che da sempre sogno, e la magnifica cornice della città di Assisi, fanno da Contest in perfetta sintonia alle caratteristiche del brano presentato.

Come si chiama, di cosa parla e come è nato il brano che presenti al Festival?

Il brano che porto al Festival si intitola Le Vie di Monet, scritto in seguito ad una visita alla mostra di Magritte a Milano.
Sembrerà dissonante e non chiaro, come il surrealismo di Magritte è stato associato a Monet, influenzando così il titolo della mia canzone, ma è andata proprio così!
Rimasi molto affascinato dalla pittura surrealista e nella sua espressione così estrema mi sono fatto trasportare, intonando le prime melodie e abbozzando la stesura del testo. E’ nata così Le Vie di Monet, un invito a cercare l’amore anche in una dimensione capovolta e non convenzionale, in una forma e di senso assoluto, come chi ha fatto del surrealismo una realtà.

Quali sono gli artisti a cui più ti ispiri, italiani e internazionali?

Le mie radici musicali sono strettamente legate al mondo cantautorale italiano per fare alcuni esempi De AndréGucciniVinicio CaposselaIvan GrazianiGazzéLucio Dalla, ma potrei elencarne tantissimi altri.
Se devo pero’ indicarne uno che mi ha influenzato per sonorità tematiche ed identità artistica non avrei dubbi sul maestro Franco Battiato.
Ho ascoltato negli anni in cui studiavo pianoforte tantissima musica classica, adoro artisti contemporanei come Giovanni Allevi e Ludovico Einaudi. Hanno accompagnato la mia adolescenza gruppi musicali come P.F.MNomadiBanco Del Mutuo Soccorso.

Crescendo mi sono aperto all’ascolto trasversale di qualsiasi tipo di genere come il folk – reggae – popolare – latina – rock, e sul panorama internazionale cito i The DoorsNirvanaBeatlesPink FloidQueen e tanti altri… Non mi sono mai focalizzato su un genere in particolare, mi sono sempre fatto trasportare senza limitazioni, sono attratto da tutto ciò che mi emoziona!

Con poche righe devi far capire ai nostri lettori le caratteristiche che possono renderti unico/a nel panorama musicale italiano. A te la parola…

La mia musica è la rappresentazione di me stesso, senza condizionamenti e influenze.
Dietro ad una sonorità semplice voglio proporre concetti e riflessioni profonde, anche un pò inusuali.
E’ un piacevole mix tra allegria e riverberi interiori.
A fare da indice nei miei testi ci sono l’arte, la spiritualità, il grande concetto di cosmo e universo e l’amore in tutte le sue forme; tutti elementi che identificano la mia persona e le mie ricerche interiori.
Mi piace che la gente rida, pensando!