3 Marzo 2023
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3 Marzo 2023

Ad un anno da “OSIRIDE” Nashley torna con “Per starci in due”

L'artista torna con nuova musica ad un anno esatto dalla pubblicazione dell'album "OSIRIDE"

Nashley per starci in due testo significato
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Nashley Per starci in due testo e significato del nuovo singolo fuori dal 3 marzo 2023.

A distanza di un anno dalla pubblicazione dell’album Osiride, disco al cui interno compaiono collaborazioni molto diverse tra loro, da Fasma ad Anna Tatangelo passando per Jake La Furia, Tancredi e IRBIS 37, l’artista torna con nuova musica.

Nashley per starci in due significato del brano

La vita non è mai facile, ma le difficoltà possono trasformarsi in forza e darci il coraggio di lottare e non arrenderci mai. Questo è il messaggio che Nashley ci regala con questo nuovo brano fuori dal 3 marzo.

In un mondo dove la musica spesso viene considerata solo come intrattenimento, Nashley ci ricorda che può anche essere un modo per esprimere la propria forza interiore e la propria determinazione. Con Per starci in due l’artista ci invita ad affrontare le difficoltà della vita con coraggio e passione.

Il brano, prodotto da Movimento, è crudo, sincero e malinconico, come la realtà che a volte ci circonda. Nashley racconta di aver inserito nella canzone episodi della sua vita vissuta, dalla relazione con il padre a quella con le donne, mostrando una chiave di ribellione e rivincita. Nonostante le sconfitte, Nashley ha sempre la grinta per lottare e riuscire a vincere.

Foto di copertina di Andrea Sacchetti.

Nashley per starci in due testo e audio

(di Giulio Filotto, Nashley Rodeghiero, Vincenzo Boccato)

Ricordo quella sera in macchina tra pioggia ed alcol
Gli ultimi due pensieri in testa prima dello schianto
Ricordo me, ricordo te, l’odore dell’asfalto
Siamo dei corpi da riempire, siamo un foglio in bianco
Ma tu mi strappi il cuore, mantide, sulle mie lacrime
Ci balli battendo le scarpe come le pozzanghere
lasci solo le tue briciole tra le mie mani
Nei tuoi occhi bianchi non c’è l’anima, Modigliani

È solo un altro giorno infame senza l’aria dentro
Ricordo ma’, ricordo pa’ quel vecchio appartamento
Al terzo piano di via Kennedy era così freddo
Mi chiedo sempre se provarci ha ancora qualche senso
La morte mi ha baciato in fronte come un tradimento
A tredici anni un po’ di barba davanti allo specchio
Anche se non me l’hai insegnato l’ho fatto lo stesso
Quando avrò un figlio come padre farò molto meglio

E farò molto meglio, farò molto meglio
Perderò la testa per trovarmi un po’
Questo male fermo è come un mare dentro
Vorrei avere le ali come un albatro
Senza mai cadere giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù
Senza mai cadere giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù

Io che non ho mai avuto niente
Troverò sempre le porte chiuse
Sotto la tua giacca di pelle
Se mi fai spazio, ci stiamo in due
Io che infondo sono così fragile
Tu così forte da infrangermi
Siamo così bravi a perdere
Da non ricordarci di piangere
Tu che non hai mai avuto niente
Per cui restare hai trovato scuse
Sotto la tua giacca di pelle
Ormai non c’è spazio per stare in due
È che pensavo fosse più facile
Credere a quello che immagini
Siamo così bravi a perdere
Da non ricordarci di piangere

Le mie spalle contro il muro, le tue mani in faccia
Ieri era una serataccia
Ho camminato non so quanto, in questa città marcia
Forse quello che non ho è quello che non mi manca
E forse quello che mi serve è già nelle mie tasche
Quindi, cosa continuo a cercare?
Forse una donna che mi culli un po’ come una madre
Forse qualcuno che non scappi e resti ad aspettare
È solo un altro giorno infame senza l’aria dentro
Tutta cambia con il tempo e in quell’appartamento
Ora c’è padre con un figlio ed un camino acceso
Così da non poter sentire mai più nessun freddo
Io non so cos’è l’amore però so di certo
È l’odio che ci tiene assieme è che mi tiene stretto
Ho imparato cos’è meglio quando ho fatto peggio
Vorrei capire quanto vali prima che ti perda

E farò molto meglio, farò molto meglio
Perderò la testa per trovarmi un po’
Questo male fermo è come un mare dentro
Vorrei avere le ali come un albatro
Senza mai cadere giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù
Senza mai cadere giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù, giù

Io che non ho mai avuto niente
Troverò sempre le porte chiuse
Sotto la tua giacca di pelle
Se mi fai spazio, ci stiamo in due
Io che infondo sono così fragile
Tu così forte da infrangermi
Siamo così bravi a perdere
Da non ricordarci di piangere
Tu che non hai mai avuto niente
Per cui restare hai trovato scuse
Sotto la tua giacca di pelle
Ormai non c’è spazio per stare in due
È che pensavo fosse più facile
Credere a quello che immagini
Siamo così bravi a perdere
Da non ricordarci di piangere

Ma non perdiamo ma