2 Giugno 2018
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2 Giugno 2018

Motta live all’Alcatraz. La dimostrazione vivente ed evidente che in Italia si può fare musica dal sapore internazionale

Motta chiude la 1a parte dell'anteprima live con un concerto all'Alcatraz di Milano Ecco il resoconto di un vero e proprio happening in musica

Motta
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A chi dice che il cantautorato italiano è finito, che la musica è in mano esclusivamente ai talent show giovedì scorso Motta ha dato una bella lezione di musica. La location è quella dell’Alcatraz di Milano location in cui Motta ha ricoperto il ruolo traghettatore in un viaggio artistico contrassegnato da canzoni in bilico tra il cantautorato e il pop che qualcuno si ostina ancora a definire indie, quando il numero degli spettatori presenti dice tutt’altro.

La musica è troppo forte, non si riesce a parlare…” sono le prime parole che escono, in musica, dalla bocca del cantautore toscano. Un intro maestoso in cui l’elettronica e un ritmo semplice e sincopato, dannatamente rock, rivestiva le pareti di un sound che immette lo spettatore di colpo in una carreggiata musicale che, tra scossoni, colline e rettilinei, farà compagnia per due ore.

Mi siete mancati tantissimo! Grazie davvero di essere venuti qui stasera.” è la frase che Francesco ripete in maniera quasi ossessiva. Una sorta di mantra che ogni tanto appare e stempera una tensione emotiva che ogni brano regala.

Una carrellata di canzoni che ripercorrono il percorso solista di Motta. Brani tratti dall’ultimo album Vivere o Morire (QUI la nostra intervista di presentazione e qui la recensione), ma estratti anche dal precedente La fine dei vent’anni, con un’incursione nel passato dei Criminal Jokers, la band con cui l’artista pisano ha iniziato la carriera. A stupire in scaletta è sopratutto il brano Fango, qui proposto in una versione del tutto rivisitata e un caratterizzata da una forte vena nostalgica.

Motta

Foto di Elena Di Vincenzo dai profili social di Motta

Un pubblico variegato… ragazzi (tanti), ragazze, coppie, musicisti, colleghi… tutti attenti ad ogni singola nota perché Motta è la dimostrazione che in Italia si può anche essere internazionali quando c’è la stoffa. E Motta di stoffa ne ha da vendere…

LA SCALETTA

Intro
Ed è quasi come essere felici
La fine dei vent’anni
Quello che siamo diventati
Vivere o morire
La prima volta
Chissà dove sarai
Per amore e basta
Prima o poi ci passerà
Del tempo che passa la felicità
Ci pensi un po’
Prenditi quello che vuoi
Roma stasera
Se continuiamo a correre
Abbiamo vinto un’altra guerra
Sei bella davvero
La nostra ultima canzone
Fango
Mi parli di te

IL TOUR

La data all’Alcatraz di Milano è l’ultima di un’anteprima che ha toccato anche Roma, Bologna e Firenze.

Ora Motta si concentrerà sulla tranche estiva del tour che lo vedrà protagonista di numerosi Festival. Ecco le date confermate al momento:

08/07 Soliera (Mo) – Arti Vive Festival
10/07 Collegno (To) – Flowers Festival
11/07 Pescara – Terrasound
14/07 Sassari – Abbabula Festival
20/07 Genova – Goa Boa
04/08 S. Severino Lucano (Pz) – Pollino M.F.
13/08 Budapest (Ungheria) – Sziget Festival
25/08 Empoli – Beat Festival
30/08 Macerata (An) – Sferisterio
02/09 Treviso – Home Festival
07/09 Palo Del Colle (Ba) – Festival Delle Periferie

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Foto dai Social di Motta

 

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