Manuel torna con Parole d’Amianto, il nuovo singolo disponibile su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica per GNERECORDS, un brano che rappresenta una svolta personale e stilistica per il cantautore. Un inno alla libertà interiore e alla resilienza, che si fa portavoce del coraggio di restare sé stessi anche nei momenti più difficili.
Classe 1993, Manuel – all’anagrafe Manuel Ciancarelli – ha alle spalle un percorso fatto di gavetta tra concorsi e live, fino all’apertura del concerto di Antonello Venditti nel 2017 e alle uscite discografiche degli ultimi anni. Dopo AmoreAssenza (2022), la partecipazione a Viva Rai2 e Radio2 Happy Family, un tour presentato da Garrison Rochelle e l’impegno sociale al fianco della Fondazione Nadia Toffa, oggi Manuel è tra i protagonisti del tour nazionale OnStage.
Parole d’Amianto: testo e significato
Scritto da Manuel Ciancarelli con Giovanni D’Iapico, Giancarlo Prandelli e Dəva, e prodotto dallo stesso Prandelli (già al lavoro con Mina, Laura Pausini, Blanco e Guè Pequeno), Parole d’Amianto è una ballad intensa e moderna che racconta la scelta di non adattarsi, di rialzarsi ogni volta con il sorriso senza chiedere scusa per ciò che si è.
Come spiega lo stesso Manuel:
“La canzone parla di chi sceglie di non adattarsi, di chi cade e si rialza con il sorriso, senza chiedere scusa per quello che è. Il titolo è una metafora forte: come l’amianto, che sembra innocuo ma è tossico, certe parole possono ferire e lasciare cicatrici invisibili ma profonde.”
Un messaggio potente che si traduce in un arrangiamento pop dalle sonorità evocative, capace di sostenere la carica emotiva di un testo diretto e sincero.
Il testo di Parole d’Amianto
Corro a piedi nudi sopra i sogni,
strade sterrate, vetri rotti.
Cerco risposte dentro i muri
e mi perdo in mille giri.
Tengo strette le promesse,
anche se poi mi fanno a pezzi.
Sento il mondo che mi schiaccia,
ma rido forte e vado in marcia.
Non mi serve avere un senso,
io cammino controvento.
Non mi importa dove andrò,
se ogni passo è quello giusto.
Non mi serve avere un senso,
voglio perdermi nell’istinto.
E se cadrò, cadrò ridendo,
senza chiedere perdono.
Perdono ma soli non si cresce fuori,
le cose che ho detto poi non le userò domani.
Il tuo viso stanco, parole d’amianto
non lasceranno il segno se la cicatrice ha pianto.
E ora che fai,
cerchi di convincermi ma è tardi ormai.
Sale che sai,
scambi con lo zucchero poi te ne vai.
Non mi serve avere un senso,
io cammino controvento.
Non mi importa dove andrò,
se ogni passo è quello giusto.
Non mi serve avere un senso,
voglio perdermi nell’istinto.
E se cadrò, cadrò ridendo,
senza chiedere perdono.
A cosa serve chi mi ha parlato,
ho solo fantasmi e questo è il passato.
Le distrazioni, gli amori che sfiori,
poi lascerai fuori.
senza chiedere perdono.
Foto di copertina di Melissa Fusari
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