21 Febbraio 2024
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21 Febbraio 2024

Torna Mace e per la nuova hit, “non riconosco ≠”, si affianca a Salmo e centomilacarie

"La voce di centomilacarie mi è arrivata come un pugno nello stomaco..." ha dichiarato il Producer

Mace non riconosco ≠ testo significato
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Mace Non riconosco ≠  testo e significato del nuovo singolo con Salmo e centomilacarie.

Simone Benussi Dj e Producer tra i più importanti della scena musicale italiana torna il 23 febbraio 2023 con un nuovo brano che lo vede nuovamente collaborare con Salmo dopo il grandissimo successo riscosso con “La canzone nostra“, brano certificato con sei dischi di platino per le oltre 600.000 copie/unità.

E se in quell’iconico pezzo la special guest che ha contribuito al grande successo era Blanco, nel nuovo singolo intitolato Non riconosco ≠ c’è un altro giovanissimo talento di cui su All Music Italia vi abbiamo parlato in diverse occasioni fin dal suo esordio nel 2022… centomilacarie.

Ricordiamo che il 18 ottobre 2024 Mace terrà il suo primo concerto al Forum di Milano. Il concerto è prodotto da Artist First.

Mace Non riconosco ≠ significato del brano con salmo e centomilacarie

Mace torna con un brano, fuori per Island Records/Universal Music, conferma la sua imprevedibilità e la capacità di trovare un equilibrio spontaneo nell’accostamento inedito di voci, generazioni e immaginari apparentemente distanti.

SALMO e centomilacarie si confrontano nel brano con temi universali, dalla ricerca della propria identità allo scontro con i propri mostri interiori, mettendosi a servizio della visione artistica estremamente sfaccettata del producer, un prisma in cui i riferimenti musicali – provenienti da una moltitudine di mondi – comunicano con esplorazioni visive, sensoriali e spirituali, elementi alle fondamenta della sua estetica.

La produzione segue le impronte di un brano trasformativo, una traccia che continua a evolvere: si apre con gli accordi nudi di un pianoforte, si sporca con i feedback graffianti e profondamente evocativi di una chitarra, acquisisce tensione ed energia con una linea di basso incalzante – suonata dallo stesso SALMO -.

Nelle sonorità minimali scelte da MACE, ridotte all’osso per dare luce al timbro vocale che diventa a tutti gli effetti uno strumento, riverberano i due diversi racconti e intensità degli artisti.

Ecco come il Producer ha commentato la scelta di puntare su centomilacarie:

Ho scoperto centomilacarie quasi per caso e la sua voce mi è arrivata subito come un pugno nello stomaco.

Sono da sempre molto attento ai nuovi artisti e mi piace avere la possibilità di poterli affiancare nei miei brani con nomi già affermati, in questo caso con una leggenda come SALMO: credo che entrambi condividano la giusta combinazione tra timbro sporco, espressività e parole potenti, la capacità quindi di creare musica ‘viscerale’, una caratteristica che sento come fondamentale in questa mia fase di percorso.”

mace Non riconosco ≠ testo

Mi manca il vecchio me
Ritrovo pezzi di saliva
Sulle nostre foto
Ormai lo sai è solo un ricordo
Mi sporgo da un palazzo vuoto
Per capire cosa voglia dire
Restare solo
Al collo un cappio d’oro

Mia madre bussa sulla porta della mia camera
Mi trova morto
Senza nessun ricordo
E le mie ultime parole sono scritte con quel cacciavite
Un cacciavite rotto
Lo sai ho ucciso il mostro

E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosci nemmeno tu

E forse dovrei lasciarmi andare
Non perder tempo
Non ho più tempo
Non mi voglio salvare

Mia madre bussa sulla porta della mia camera
Mi trova morto
Senza nessun ricordo
E le mie ultime parole sono scritte con quel cacciavite
Un cacciavite rotto
Lo sai ho ucciso il mostro

E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosco
E adesso non mi riconosci nemmeno tu

Sono rimasto solo al bordo dell’universo
Da quando ho spiccato il volo credo di essermi perso
Mi fugge l’anima dal corpo vedo la vita a rovescio
Non mi riconosco mai sono sempre diverso
Mi va bene lo stesso

Bruciamo insieme, nel film
c’è sempre un seme nel (green?)
Va tutto bene tra le catene, una fottuta routine
Si faccio un brindisi, ‘chin’
Per sette giorni The Ring
Dopo del gin vomito sopra la moquette in limousine

All’ultimo piano appeso a testa in giù
Pronto a fare un tuffo dove il cielo è più blu
Posso urlare finché non mi sente Dio
Qui nessuno mi ama veramente specialmente io

Seguo la dannazione
Si allungano le ombre
Corro sulla neve senza lasciare impronte
La vita è sogno, tu c’hai paura della morte

Adesso non mi riconosco
Sono diventato io mostro

Foto di copertina di Roberto Graziano Moro