Estratto del testo di A me di te brano di fabri fibra che cita valerio scanu
Attenzione: l’estratto riportato contiene espressioni esplicite che potrebbero urtare la sensibilità del lettore. Il contenuto è proposto a fini di documentazione giornalistica.
A me di te – Fabri Fibra
Vento in poppa, come un veliero
Vengo in bocca, come a Va-
Che in verità è una donna
A me sta bene, il mondo è vario
Vladimir era invertito, un travestito al contrario
“Davvero?” Certo, l’ho visto a Porto Cervo
Esplodevo come a Chernobyl, dopo il suo concerto
Eravamo nel suo camerino a bere vino
Io l’ho spinto in bagno, lui m’ha detto “In tutti i mari”
“In tutti i laghi, non capisci, mi bagno”
Con una corda l’ho legato sul divano
Lui mi ha detto “Questa corda mi ricorda”
“Il mio compagno di scuola media”
“Si chiamava Massimo, chiavava al massimo”
“Una media alta, mi inculava come i Mass Media”
Gli ho risposto “Complimenti”
Gli ho abbassato i pantaloni
E sotto aveva un tanga e quattro assorbenti
Giù le mutande, liquido fuori da questo glande
Tira su tutto come le canne
Mi sono fatto
È giusto che un testo musicale venga punito con una condanna se ritenuto offensivo?
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