1 Luglio 2019
di Direttore Editoriale
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1 Luglio 2019

Area Sanremo 2019, tutto tace. Nell’attesa alcune precisazioni su un articolo de La Stampa

Tutto tace su Area Sanremo 2019. Il contest è a rischio? Nel frattempo alcune precisazioni su un articolo pubblicato da La Stampa

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Area Sanremo 2019. Come i nostri lettori sanno bene, negli ultimi due anni il nostro sito si è occupato spesso di Area Sanremo, l’unico concorso che porta i giovani artisti direttamente sul palco del Festival di Sanremo.

Una manifestazione da qualche tempo a nostro avviso completamente allo sbando (qui un nostro articolo che spiega alcuni dei motivi di questa nostra affermazione) e su di cui, ad oggi, non trapelano dettagli su una possibile edizione 2019.

Oggi Daniela Borghi in un articolo apparso sulle pagine online de La Stampa (lo trovate qui) ha affermato alcune inesattezze di un certo rilievo che, a nostro avviso, è giusto segnalare e rettificare.

La prima riguarda Claudio Baglioni

Area Sanremo, l’unico concorso che porta i giovani al «contest» Sanremo Giovani (i vincitori accedono poi al Festival), sarà confermato anche per il 2019 con la formula ideata da Claudio Baglioni, direttore artistico delle precedenti due edizioni?

Si troveranno i 150 mila euro di sponsorizzazioni necessarie per realizzare il progetto?”

In realtà Area Sanremo è un contest musicale voluto dal Comune di Sanremo e di conseguenza integrato, per accordi tra comune e la Rai, con il Festival di Sanremo.

Non appartiene nel modo più assoluta a Claudio Baglioni la formula Area Sanremo né nessuna delle fasi del contest musicale. Queste si sono svolte in totale autonomia e senza il coinvolgimento del Direttore artistico.

Coinvolgimento che c’è stato, come da regolamento di tutte le edizioni passate, solo nella fase finale del concorso, ovvero in quella della scelta dei sei nomi da portare sul palco di Sanremo Giovani nella prima serata di Rai1.

Appartiene invece a Baglioni l’idea della nuova formula di scelta dei restanti giovani e la decisione di separare le due manifestazioni. Una formula che, al di là dei risultati in termini di ascolti, è stata approvata e apprezzata dalle case discografiche.

L’altra inesattezza riguarda i giovani artisti che hanno preso parte ad Area Sanremo. La giornalista scrive quanto segue, affermazioni che sarebbe significativo rettificare per onestà nei confronti dei giovani artisti…

Ogni anno, a fine Festival, si annuncia che Area Sanremo partirà in anticipo l’anno successivo, ma questa volta i tempi sembrano essere slittati ulteriormente. A inizio luglio non si sa ancora nulla: il sito di Area Sanremo è fermo al dicembre scorso…

Per tornare a brillare, Area Sanremo ha bisogno dell’ok dal sindaco per poter ripartire: i tempi stringono, soprattutto se si vuole ripetere il tour dello scorso anno, che aiuta a trovare sponsor. Massimo 15 giorni, dopodiché non sarà più possibile partire.

E senza il tour, diventerà fondamentale trovare gli sponsor, o il Comune dovrà coprire i costi organizzativi. Terza opzione, far pagare le iscrizioni ai ragazzi, cosa che si vuole evitare. L’anno scorso tutti i 1.200 iscritti (un record), avevano partecipato gratuitamente.”

Andiamo quindi a precisare.
Negli ultimi due anni per arrivare a poter partecipare alla fase finale di Area Sanremo che si svolge nella città dei fiori era obbligatorio partecipare ad una manifestazione collaterale, Area Sanremo Tour.

E se è vero che a differenza degli anni passati l’iscrizione alla fase finale in quel di Sanremo aveva costo zero, per arrivarci bisognava obbligatoriamente passare dalle selezioni di Area Sanremo Tour che avvenivano in questo modo:

Primo step gratuito (una fase dove non era necessario avere un brano inedito). A seguito di questa prima fase i migliaia di iscritti che in tutta Italia vi hanno partecipato, superandola, hanno dovuto pagare una quota d’iscrizione necessaria per partecipare alle finali regionali.

Questa quota cambiava a secondo della tipologia di artista (artisti singoli e Band) ed oscillava tra i 122 e 150 euro..

Quindi è vero, l’iscrizione ad Area Sanremo 2018 era gratuita ma per accedervi era necessario passare dalle finali regionali a pagamento. E non solo…

La quota di iscrizione per questa selezione finale regionale era certamente più bassa dell’iscrizione ad Area Sanremo degli scorsi anni (che si aggirava sui 250/300 euro) ma il numero di candidati scelti per parteciparvi è stato sicuramente maggiore.

Negli anni passati gli iscritti alla manifestazione non arrivavano a 500, quest’anno quelli ritenuti idonei per arrivare a Sanremo, 1.200. Potete immaginare in proporzione quindi quante persone hanno pagato una quota di iscrizione alle finali regionali.

A questo, se proprio vogliamo fare una corretta e neutrale informazione, vanno aggiunte le spese che i ragazzi sostengono tra vitto e alloggio a Sanremo nei giorni della manifestazione. Senza nessun tipo di convenzione.