1 Settembre 2020
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1 Settembre 2020

Anteprima Video: un complicato rapporto con una psichiatra nel singolo “Dottoressa Parliamone” degli Engage

Anteprima del videoclip di "Dottoressa Parliamone", il nuovo singolo della band avellinese Engage, finalista a Sanremo Rock.

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E’ uscito Dottoressa Parliamone, il nuovo singolo della band avellinese Engage, pronta per salire sul palco di Sanremo Rock.

La band torna con un nuovo brano dopo i discreti riscontri di Bella ciao e Onde.

Gli Engage, che si esibiranno sul palco del Teatro Ariston dal 6 al 12 settembre per le finali di Sanremo Rock, durante il lockdown hanno condiviso la loro musica su Facebook e Instagram con video di esibizioni live, direttamente dalle loro rispettive camere.

“Dottoressa Parliamone nasce dal primo colloquio con la mia attuale psichiatra, dove le dissi che le ‘semplici’ parole di uno psicologo non mi bastavano più, avevo bisogno di un farmaco, di una cura.

Ovviamente la dottoressa mi rispose che questa era una decisione che poteva prendere solo lei e così, dato il mio buon carattere, non ci andai più per tutto un anno, convinto che anche lei, insieme a tutto il mondo, non riuscisse a comprendermi.

Col senno di poi, compresi che quel colloquio mi fu di grande aiuto, poiché ebbi modo di inquadrare non solo i nemici dentro di me, ma anche quelli del mondo esterno e lo si vede dall’evoluzione della canzone (prima introspettiva per poi diventare via via sempre più sociale ed inclusiva).”

Queste le parole della band nata nel 2011 e che ora comprende: Gennaro Caggiano (20 anni, voce, chitarra, musica e testi), Simone Oddo (25 anni, chitarra del gruppo), Andrea Santosuosso (23 anni, bassista), Marika Mirra (16 anni, voce corista) e Simone Mozzato (30 anni, batterista).

Lo scorso mese di maggio gli Engage hanno conquistato la finale del prestigioso contest 1M Next (Qui il nostro articolo).

ANTEPRIMA VIDEO – ENGAGE DOTTORESSA PARLIAMONE

Il brano è accompagnato da un videoclip realizzato dalla band insieme al regista Aquilino De Simone.

“Dottoressa Parliamone vuole essere l’invito a tutta la nostra generazione (e non solo) di divenire parte attiva di questo progetto, di darci l’onore di poterli rappresentare e di venire ad i nostri concerti per poter ballare con noi sui nostri problemi, perché, tutti insieme, siamo più forti del dolore.

Ad un certo punto, nel video, entra in scena un t-rex che (in modo ironico) vuole rappresentare la massima forma di diversità.

Il messaggio vuole essere quello che anche in caso di enormi differenze, bisogna sempre essere pronti ad abbracciarsi, teoricamente e, perché no, anche fisicamente.”

DOTTORESSA PARLIAMONE – IL TESTO

Testo e Musica: Gennaro Caggiano
Editore: Rossodisera Edizioni Musicali

E non basta, non basta il parlare,
dottoressa, lei mi deve curare, dice:
<< è facile, sai, perdere tutto. Il difficile è viver di sogni>>.
Rispondo: << ok, tanto siamo solo ostaggi, vittime inermi dei nostri bisogni, così utili a giustificare il tempo e sempre nuovi quando c’è mancanza>>.
Il mio problema è voler essere accettato,
dagli altri sempre desiderato.
Dottoressa, voglio essere impopolare:
viva ogni donna, immigrato ed omosessuale.

Eppure desidererei.

Un bacio a- sentimentale solo per ricordare
Il sapore dell’errore e non dover rimediare
Ma l’avvenire del dolore non si fa aspettare,
Il viso tra le mani e le guance coperte di sale,
Ché siamo tutti un po’ più soli nel cercare consensi,
ci tagliamo camminando su questa dignità in pezzi.

Che su fondo d’un bicchiere o d’un altro vizio,
Vorremmo solo metter fine a questo enorme supplizio,
Poi ci alziamo e la smettiamo di pensare,
Il nemico ci governa, no non viene dal mare!
E quell’ideologia legata troppo al patriottismo,
Io la chiamo deficienza, tu, nazionalismo.

Non so chi sei,
Ma ti giuro vorrei
Che non ti senta sbagliato
Perché sempre giudicato.

Che poi lungi da me l’essere blasfemo,
Ma ho pensato a questo dio al quale torneremo.
<< Tutti noi gli siamo uguali >>,
Dice il catechista,
Quindi Dio è anche nero, gay e narcisista.
E poi un vuoto che mi assale, che mi riempie il petto,
è in ogni singolo difetto che sta il perfetto.

È nelle notti d’inverno
Che mi sento bruciare,
Ma poi arriva l’estate
Ed è un vento glaciale.