4 Settembre 2023
di Direttore Editoriale
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4 Settembre 2023

Compie 61 anni il rivoluzionario del Festival di Sanremo… Amadeus. Tutti i i numeri e i record delle sue prime 4 edizioni

Una rivoluzione a 360° dal regolamento alla gara, dai cantanti allo show... buon compleanno Ama!

Amadeus Festival di Sanremo 61 anni
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Oggi Amadeus compie 61 anni. Deejay prima, conduttore televisivo poi. Diventa negli anni 90 il re della musica estiva sulle reti Mediaset con il Festivalbar. Passa in rai e, tra alti e bassi, mai dovuti a lui ma alle differenti dirigenze, diventa re dei quiz. E infine, dal 2020, il rivoluzionario del Festival di Sanremo, l’unico dopo Pippo Baudo ad aver saputo riplasmare la kermesse su tutti i fronti mettendo a segno record di ascolti, introiti pubblicitari, copie vendute e, soprattutto, belle canzoni che dureranno nel tempo.

Sempre ieri. Agosto 2020 e Amadeus è al mare in vacanza. Ancora non è stato annunciato il nome di chi sostituirà Claudio Baglioni dopo due edizioni di successo ma molto criticate. Qualcuno vorrebbe svecchiare il Festival portando un volto ancora poco noto al grande pubblico generalista, quello di Alessandro Cattelan, alla guida della kermesse.

Rai Pubblicità non ci sta, vuole un volto più familiare per gli investitori pubblicitari e il pubblico Rai. Viene scelto Amadeus. Riceve l’incarico con una telefonata mentre è in ferie con moglie e figlio. Ha 7 mesi per preparare il suo Festival.

Il primo anno è di rodaggio e successo al tempo stesso. Il cast non convince pienamente, vince Diodato davanti a Francesco Gabbani e alla rivelazione dell’anno. I Pinguini Tattici Nucleari, la band che oggi, grazie al Festival, riempie gli stadi.

Loro rappresenteranno una delle caratteristiche dei Festival di Amadeus ovvero l’alto numero di debutti tra artisti noti e talenti su cui scommettere. Nei suoi quattro anni al Festival sono stati addirittura 51 gli artisti che hanno partecipato per la prima volta al Festival nella categoria Big/Campioni. 51 su 103 artisti in gara. Quasi la metà.

Per Amadeus non esiste fin da subito, e mai esisterà una quota rosa. A contare sono le canzoni (ma anche le intuizioni del Direttore artistico su alcuni artisti e sul connubio con il brano giusto). 103 artisti in gara di cui 61 uomini, 32 donne, 8 tra band e duo e solo 7 coppie inediti create appositamente per la kermesse. Un elemento quest’ultimo appartenente ai Festival più televisivi che musicali.

Il primo anno è subito record di share il 54,78%, il più alto dal 1999, anno del primo Festival di Fazio. Il secondo anno il livello delle canzoni sale, il numero dei brani certificati anche gli ascolti subiscono un calo per via di un’edizione che si svolge in piena pandemia ma che Amadeus e Fiorello affrontano nel migliore dei modi.

Vince il rock, vincono i Måneskin davanti alla coppia Francesca Michielin e Fedez e ad Ermal Meta. E dopo gli stadi dei Pinguini si va ancora più in alto. La band grazie a Sanremo partecipa all’Eurovision, lo vince e diventa nota in tutto il mondo con numeri che ad oggi superano i 5 miliardi e mezzo di streaming totali su Spotify.

E qui arriva il giro di boa. La dirigenza Rai, cosa mai avvenuta prima, gli affida già da marzo le prossime tre edizioni. Amadeus ha quindi, non solo un anno intero per lavorare al suo terzo Festival, ma può sviluppare una visione di crescita nel tempo lunga fino al 2024.

Per prima cosa inizia la rivoluzione delle giurie, rivoluzione che nel 2024, suo ultimo anno, porterà le radio ad affiancare pubblico e stampa nelle votazioni mandando definitivamente in soffitta la mai compresa giuria demoscopica.

Prende in mano quindi anche Area Sanremo, dal 2023, anche se qui sembra essere più una questione di non avere interferenze esterne e il suo apporto rende il Contest un Sanremo Giovani bis.

La scelta più importante, nel 2022, è quella di fare un passo indietro. Quando Amadeus arriva nel 2020 infatti ripristina la categoria Nuove proposte che Claudio Baglioni aveva eliminato per creare un’unica gara nel 2019. L’intento è pregevole: dare spazio ai giovani artisti.

Ed e è qui che Amadeus si dimostra grande perché, dopo due annate in cui nonostante i suoi sforzi le Nuove proposte del Festival non riescono a decollare (vincono Leo Gassmann e Gaudiano ma l’unico a raggiungere risultati discografici e certificazioni è Fasma) fa un passo indietro e torna alla formula di Baglioni. Categoria unica, artisti. Tre giovani in gara promossi sul campo (per Claudio erano due).

Nel 2023 diventano i giovani che si uniscono al cast diventano sei, forse un po’ troppi. E infatti nel 2024 saranno nuovamente tre o, se la qualità lo richiederà, quattro al massimo.

Quattro anni rivoluzionari che riportano i grandi nomi sul palco dell’Ariston in gara… Giorgia, Elisa, Gianni Morandi, Marco Mengoni, Ultimo. Quattro anni che vedono debuttare artisti che non hanno bisogno del Festival come ultima spiaggia, che sono già in testa in tutte classifiche: Blanco, Lazza, Rkomi, tra i tanti.

Ed è anche grazie a loro che il Festival torna ad essere visto dai giovani. A loro e alle intuizioni di Amadeus che, a 61 anni, grazie anche ai consigli del figlio adolescente Josè, si dimostra in piena sintonia con le nuove generazioni e non si fa sfuggire nessun dettaglio. Per esempio quello di cavalcare e non osteggiare il progetto esterno del Fantasanremo.

Quello che andrà in scena nel 2024 sarà il quinto Festival consecutivo di Amadeus che così raggiungerà il record di edizioni consecutive guidate da due grandi della televisione italiana, Mike Bongiorno e Pippo Baudo.

Gli ascolti? Impressionanti. Dopo l’edizione 2021 penalizzata dalla pandemia il 2022 segna il 58% di share, valore più alto dal 1997 e il 2023 addirittura il 62,96% di share, l’edizione più vista dal 1995 ovvero dall’epoca d’oro di Baudo. Solo che allora non c’erano il digitale terrestre, Netflix, Amazon e le centinaia di alternative che ci sono oggi.

E sarà anche l’ultima edizione di Ama. Almeno per il momento. Un ritorno è probabile, forse certo, ma non prima di un paio di anni. La Rai dovrà preoccuparsi perché mai prima il compito di scegliere un successore è stato così difficile.

La discografia italiana, rinvigorita grazie al presentatore, preoccupata lo è già.

Nel fare i nostri migliori auguri di buon compleanno ad Amadeus e nel ringraziarlo anticipatamente per il lavoro svolto per la musica italiana, focus anche del nostro sito, vi invitiamo a cliccare in basso su continua per scoprire tutti i numeri da record dei primi quattro Festival di Sanremo di Amadeus.

Ah… abbiamo creato una playlist, che aggiorneremo a Febbraio 2024, con tutte le canzoni scelte da Ama per il Festival… Ama Sanremo. Seguitela se vi va.

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