Il sistema che non ascolta
La Mosca, per una volta, non punge gli artisti. Punge chi li circonda. Chi firma contratti, costruisce tournée, piazza prodotti, programma uscite, ma dimentica le persone.
In questo sistema musicale, va tutto secondo i piani. Tranne chi deve viverli. L’agenda è perfetta, il cast stellare, la scenografia spettacolare. Manca solo una cosa: la tenuta psicologica di chi deve reggere tutto.
E se ogni tre concerti ne salta uno, se a ventidue anni si parla già di ricostruzione, se un tour viene annullato senza spiegazioni e un altro per sopravvivere, forse c’è una falla. E non sta nel palco. Sta nell’ufficio accanto.









