11 Agosto 2014
di Direttore Editoriale
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11 Agosto 2014

INTERVISTA A MIETTA

Dagli 90 ad oggi, la voce di Mietta ha impreziosito canzoni di importanti artisti. All Music Italia l'ha intervistata scoprendo...

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Mietta, pseudonimo di Daniela Miglietta, debutta nel 1987 nello sceneggiato radiofonico Nasce una stella e approda l’anno successivo a Sanremo; la prima di ben 8 partecipazioni in cui collezionerà una vittoria nei giovani e un terzo posto nei big.

Vende oltre 500.000 copie del suo primo album, Canzoni, vince tre Telegatti e si consacra come una delle più belle voci italiane.
Negli anni sperimenta tutti i generi musicali arrivando a toccare il Trip hop, misto di soul e hip hop, con l’album Daniela é felice con cui vince anche un premio in Inghilterra per il video straniero più passato dell’anno.

Nel frattempo recita in televisione, doppia Esmeralda ne Il gobbo di Notre dame della Disney, può permettersi di rifiutare Almeno tu nell’universo (che poi come tutti sappiamo finirà a Mia Martini) e, si mormora per la paura di volare, un film di 007 e uno con Spike Lee.

La sua carriera continua con partecipazioni a programmi tv come Star Academy e Tale e Quale Show. Nel 2010 è diventata mamma di Francesco Ian nato dalla relazione col chitarrista Davide Tagliapietra e nel 2011 scrive il libro per bambini L’albero delle giuggiole

Noi di All Music Italia abbiamo deciso di raggiungerla per un intervista lampo, botta e risposta, per andare più a fondo nella sua carriera e scoprire cosa ama ancora, e cosa meno, del suo lunghissimo percorso artistico.

Mietta
La tua lunghissima carriera inizia alla fine degli anni ’80 ed è spesso costellata di incontri fortunati. Il primo è quello con Claudio Mattone che ti consiglia il tuo nome d’arte e ti affida per Sanremo il brano “Sogno”. Che ricordo hai di quel periodo?

Ricordo che Claudio Mattone mi vide a 14 anni, e poi decise di credere in me….Quando mi disse che mi sarei dovuta chiamare Mietta mi misi a piangere perché non mi piaceva…

Il secondo incontro da menzionare è quello con un cantautore che ti porta nell’olimpo della musica italiana, parliamo di Amedeo Minghi che, prima scrive per te “Canzoni” con cui vinci Sanremo Giovani nel 1989 quindi, l’anno successivo, ti invita a cantare con lui tra i big la canzone che diventerà il tormentone della tua carriera, “Vattene amore”. Come nasce e si è evoluto nel corso degli anni il rapporto con Minghi?

Il nostro è sempre stato un rapporto di reciproca stima e lavoro in comune, abbiamo un legame ancora molto forte…

“Vattene amore” è sicuramente uno di quei brani che nascono da un’alchimia particolare, quanto difficile da spiegare, che li rende senza tempo, e la gente ricorda e canta a distanza di anni. Il tuo è il caso di molti altri artisti: nonostante l’affetto e la riconoscenza che senza dubbio proverai per questa canzone, è stato probabilmente un brano dal quale è stato difficile emanciparsi. sei riuscita a venire a patti con questo brano impedendogli di mettere in ombra il resto della tua discografia?

Da quando Dado Moroni me l’ha trasformata in chiave jazz, mi è parsa senza confini musicali. E’ una canzone a cui sono molto grata e che canto sempre volentieri..(la trovate nel video che segue dal minuto 03:57, Ndr)

Negli anni successivi hai partecipato svariate volte al Festival di Sanremo. I brani che hai presentato sono stati: “Dubbi no” (di Amedeo Minghi), “Figli di chi” (di Nek), “Fare l’amore” (di Mango) e “Baciami adesso” (di Daniele Ronda). Andare al Festival con il giusto brano non è mai impresa facile: c’è una canzone che col senno di poi non avresti presentato? E qual è invece, tra i tuoi otto Festival, quello a cui sei più legata?

Figli di chi con i Ragazzi di via Meda, perché era più un operazione discografica che artistica. L’anno di Canzoni invece è stato fantastico.

Nel 1995 spiazzi tutti: tu, che in quel periodo eri fra le interpreti più importanti della musica melodica e considerata da molti l’erede di Mina, con una quantità invidiabile di dischi di platino e d’oro portati a casa, dai alla luce “Daniela è felice” un album trip hop con influenze soul e hip hop scritto e prodotto da Michele Centonze. Tra l’altro il video del primo singolo estratto vince addirittura un premio in Inghilterra come miglior video straniero trasmesso. Qui nasce una domanda istintiva e diretta… che cosa era cambiato in Daniela e in Mietta per osare tanto?

C’era il desiderio di confrontarmi con un genere diverso e che mi apparteneva, sono molto orgogliosa di averlo realizzato e so che piace molto anche ai miei fans

Nei ringraziamenti di quel disco ne troviamo uno speciale a Jovanotti. Che ruolo ha avuto nella nascita di quell’album?

Ci siamo incontrati molte volte durante la realizzazione dell’album, era una presenza molto positiva.

Tu e Mia Martini vi siete incontrate spesso al Festival di Sanremo, e più volte avete rilasciato interviste insieme manifestando una reciproca stima. Si dice che “Almeno tu nell’universo” fu proposta prima a te ma, dopo aver ascoltato il provino fatto da Mia, tu abbia rifiutato perché la trovavi perfetta com’era. E’ andata davvero così? Che ricordo hai di Mimì?

Si è andata veramente così, era una persona di grande cultura musicale, è stata una maestra per me e un riferimento per tante cantanti, sia per le doti artistiche che per quelle personali

Nel 2003 esce uno dei tuoi dischi più particolari e innovativi, “Per esempio… per amore”, ma per mancanza di promozione non riesce ad ottenere il successo che merita. Cosa stava succedendo nella carriera di Mietta in quel periodo?

All’epoca ci sono stati problemi di gestione all’interno della casa discografica causati da cambi dirigenziali, questa cosa ha inevitalmente danneggiato l’operazione di marketing e promozione del disco.

Gli ultimi dieci anni, con l’arrivo dei talent, hanno visto lo stravolgimento di ogni logica musicale e si mentirebbe nel non dire che le interpreti e cantautrici degli anni ’90 hanno iniziato a trovare sempre meno spazio nel mercato discografico e radiofonico. Artiste come te, Syria, Paola Turci, Marina Rei hanno dovuto costantemente rinnovarsi cercando una nuova collocazione in un mercato che sembra avere spazio solo per i reduci dei talent televisivi. Cosa pensi del fenomeno talent e, al di là di tutto, non credi che anziché affiancare i nuovi artisti a quelli già esistenti, il mondo della discografia abbia cercato in qualche modo, forse involontario, di spazzare via tutto il resto?

Tutto cambia, si evolve o si involve, fa parte del gioco, mi aspetto che ci sia una selezione naturale…

Per te hanno scritto moltissimi colleghi: da Amedeo Minghi a un giovanissimo Biagio Antonacci, passando per Mariella Nava, Mango, Mario Venuti, Niccolò Agliardi, Daniele Ronda, Neffa, Valeria Rossi, Simone Cristicchi ecc. Da chi vorresti ricevere un brano oggi?

Da Prince

Alla carriera da cantante, hai affiancato quella da attrice televisiva. Nel corso degli anni ti abbiamo inoltre vista in tre programmi musicali: Music Farm, Star Academy e Tale e Quale Show. Cosa ha significato per te ognuno di loro?

Sono state esperienze interessanti, alcune più di altre… Tale e Quale show è sicuramente quella che ricordo più volentieri perché mi ha consentito di mettermi alla prova con me stessa più che mai..

Donaci un aggettivo, un ricordo particolare o una piccola descrizione per ognuno dei tuoi dischi:

Canzoni: Emozionante
Volano le pagine:  Sorprendente
Lasciamoci respirare: Di passaggio
Cambia pelle: Innovativo
Daniela è felice: Geniale
La mia anima:  Potevo fare di più
Tutto o niente: Di passaggio anche questo
Per esempio… per amore: Deludente per certi aspetti
74100: Bello
Con il sole nelle mani: Non mi ha entusiasmato
Due soli: Gratificante

Mietta Discografia

Stai preparando un nuovo album? Cosa dobbiamo aspettarci per il futuro?

Si sono al lavoro per selezionare alcuni brani da inserire nel prossimo album che sarà sicuramente il migliore della mia carriera ☺

Chiudiamo con un quesito un po’ Marzulliano. C’è una domanda, e se si quale, che hai sempre desiderato ti fosse posta in un’intervista ma nessuno ti ha mai fatto? E quale sarebbe la risposta?

Se non avessi fatto la cantante cosa avresti fatto? Avrei voluto tanto fare la ballerina ☺

MIETTA SANREMO STORY

 

 

 

 

 

 

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