30 Marzo 2018
di Interviste, Recensioni
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30 Marzo 2018

Da Oggi In Radio 30 Marzo… Le Pagelle Dei Nuovi Singoli Di LORENZO FRAGOLA, BUSSOLETTI, NANNINI, RIKI e…

Ecco le pagelle dei nuovi singoli in uscita oggi, 30 marzo. Lorenzo Fragola, Gianluca Ghinazzi, Riki, Gianna Nannini e...

Nuovi singoli
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E siamo a Pasqua ma la le uscite discografiche non si fermano per la Santa festa; e non si ferma nemmeno il nostro critico Fabio Fiume che ha ascoltati i nuovi singoli in uscita per noi ed è, come sempre, solerte nel raccontarcele nel bene e nel male. Non resta che leggerne.

Si ricorda che si tratta del parere del solo Fabio e non di tutta la redazione di All Music Italia e che i voti al termine delle minirecensioni non mettono in relazione artisti diversi tra loro ma sono assegnati in base a come si posiziona la canzone nella carriera di chi la propone.

Beatrice – Gli occhi non mentono

Giocata sulla ritmica delle strofe , ripiega poi in una strana essenzialità nell’inciso che poi riprende per un secondo giro con un sound addirittura 80’s. La voce è bella sia in modalità piena che in falsetto, a più riprese usato ma sembra però viaggiare separatamente dalla base, non integrata perfettamente. Piccoli accorgimenti di studio.
Sei

Blonde Brothers – Maggie

Parla di una prostituta questo brano e lo fa in maniera molto delicata come proposta in sé, ma con un testo che ha alcuni passaggi davvero da tema delle elementari; Un gioco d’amore sei, un’ora di sesso crei ad esempio. E poi l’evoluzione alla Pretty Woman
Quattro

Bussoletti – E’ finita la crisi

E’ più che altro ciò che ci augureremmo tutti, ma in realtà il testo rivela la pochezza dei segnali con cui cercano di farci intendere la cosa. E’ una scrittura intrigante ed intelligente, che rivela che almeno le idee e la maniera di dire cose non ha solo la strada del rap per arrivare precisa.
Sette ½

Gianluca Capozzi – Me dispiace

Molto classica questa ballata del cantautore partenopeo, tornato da qualche tempo alle canzoni in dialetto. Si distingue però da neomelodicismi per la capacità di cantare in maniera pulita, senza ghirigori inutili, con un senso decisamente pop. Ha la sua funzionalità, soprattutto per cuori doloranti, anche se non emerge come altre sue cose.
Sei

Viviana Cassanelli – Vorrei

Divertissement “reggaeggiante” di quelli realizzati più per strappare un’attenzione immediata, grazie anche a qualche scurrilità nel testo. L’effetto è quello della simpatia che però svanisce al secondo ascolto. Inoltre si sarebbe potuto trovare un altro titolo, dato il testo non così breve. Di “Vorrei” la discografia italiana ne è piena.
Quattro ½

Deamistade – Cieli di fuoco

Progetto pop rock made in Sardegna che unisce agli stilemi di genere una componente melodica tipicamente territoriale che trova una sua efficacia. Non si tratta del brano della vita, però indubbiamente è un buon campionario delle possibilità della band, che pur da la sensazione di poter spingere di più.
Sei

Lorenzo Fragola – Battaglia navale

Suoni elettronici e lavori sulle voci ad impreziosire con riprese, raddoppi vocali ed anche qui effetti computerizzati. Funziona la melodia che si lascia cantare, anche se in alcuni passaggi, di chiusura inciso, ricorda Sei Sola , brano portato al successo da Baby K firmato e condiviso in duetto con Tiziano Ferro.
Sei +

Giacomo Ghinazzi – Touch me

Dance prodotta con grande personalità , che pesca dal passato e si unisce ad un sound contemporaneo senza cadere nel tronfio, restando alto per girare in club più eleganti e non nelle ultime delle discoteche da villaggio vacanze.
Otto

Jacopo Michelini – Vent’anni

Un bel sound per questa ballata molto suonata, con linea di basso evidente, ed interpretata quasi tutta in doppia linea vocale che aiuta a tenere viva l’attenzione. Le note basse sono però belle e sufficientemente cavernose. Potrebbe trovare con questo singolo una strada convincente in radio, per lo meno regionali.
Sei ½

Andrea Mingardi – Ci vuole un po’ di rock n roll

E’ già nel nuovo di Mina questo brano rock e non si capisce perché Mingardi, che ne è l’autore, lo faccia uscire adesso come suo singolo, quando il disco della tigre di Cremona è fuori appena da una settimana. Certo Mingardi ha il groove nel sangue, ma nella sua versione la canzone si adatta particolarmente ad esecuzioni live, in cui sicuro emerge il carisma, ma in versione disco risulta appiattita.
Cinque

Gianna Nannini – Amore gigante

Tra le migliori tracce di un disco che però non ha incontrato i soliti favori a cui la Gianna è abituata. E’ un brano che si muove in tonalità più congeniali alla nostra nell’ultimo periodo, apparendo così più sincero, rispetto a spinte impossibili poi da ripetere in live. Grande apertura d’inciso e testo importante anche sulla diversità forse mai così proposte dall’artista che qui canta “liberiamo le emozioni senza aver paura della diversità, io non sono il tuo riflesso, l’amore non ha sesso”.
Sette

Riki – Tremo

Ballata essenziale, per cuori diabetici, con pochi elementi più d’atmosfera che altro, per conferire sentimento ad una linearità vocale altrimenti un filo noiosa, perché priva di sfumature. Il pezzo è tra l’altro spinto verso tonalità che poi potrebbero dare più di una difficoltà al nostro nella resa live, rendendogliela proibitiva.
Cinque

Sismica – Somos amantes

Enrique Iglesias ha sviluppato il dono dell’ubiquità ed è ricomparso in quel di Padova e provincia impossessandosi dello spirito dei fratelli Violati. Il risultato non si sposta dai prodotti che il bel Enrique ci propina a scadenza semestrale e che però un giorno dopo quella scadenza stessa periscono.
Quattro

Street Clerks – Rivolù

I sentori sono quelli di un pop aggiornato che ha come base quello però di fine anni 60 inizio 70. Anche il racconto sembra un po’ figlio di quel modo hippy di vedere le cose ed al momento potrebbe funzionare come sigla di qualche fiction italiana, di quelle di mamma rai sulle famiglie allargate ed i buoni sentimenti d’insieme.
Sei

Sara Tramma – Canzone d’ammore

Molto brava lei, dotata di una voce interessantissima e che è già teatro tutto in note. Il brano è però relativo a quell’universo, o al massimo da sottofondo a qualche racconto televisivo da ballare. Non è un dispregiativo affatto, s’intenda, ma solo una strada che chiaramente non è quella giusta per il mondo radio.
Senza Voto