Si è ufficialmente alzato il sipario sul Nostalgia Indoor Tour di Noemi, che lunedì 17 settembre è entrato nel vivo con la prima vera data al teatro Cartiere Carrara di Firenze (dopo la tappa zero a Crema). Per l’autunno, eccezion fatta per il suo appuntamento romano del 20 dicembre, la cantante ha scelto di esibirsi in un ambiente intimo e raccolto come i teatri, per una tournée ricca di sfumature e con tantissime idee a livello scenico. Al live toscano c’eravamo anche noi di All Music Italia: ecco come è andata.
La recensione del Nostalgia Indoor Tour di Noemi
Questi concerti sono la prima occasione in cui l’artista ha potuto presentare dal vivo alcuni dei pezzi contenuti nel suo ultimo disco, Nostalgia, uscito lo scorso 28 febbraio per Columbia Records/Sony Music Italy.
Si tratta di un live che scorre liscio come l’olio, un’ora e quaranta di canzoni perfettamente calibrata e con un ritmo vivace e convincente, che non lascia mai spazio per la noia. Il trucco sta tutto nel dividere il concerto in sezioni, ognuna con una propria identità: si apre con l’ultimo pezzo sanremese Se t’innamori muori (riproposto nel bis) per poi passare alle sue origini blues con Briciole e con la cover di Piece of my heart di Janis Joplin, dove emerge tutto il suo lato nostalgico; ma c’è anche spazio per un set acustico (sempre un piacere), dove un pezzo come L’Amore Eternit con Fedez assume tutto un altro sapore, e poi ancora per la dance – se così la vogliamo chiamare – di Non sono io, scritta da Riccardo Zanotti, Zef e Alessandro La Cava. Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti, compresi quelli di chi apprezza le hit più immediate come Makumba feat. Carl Brave e Oh Ma feat. Rocco Hunt, o ancora di chi è rimasto legato al passato pop-melodico di gioiellini come “L’amore si odia” feat. Raffaella Mannoia o ancora Sono solo parole e Vuoto a perdere.
L’artista romana ha voluto impreziosire il live anche con un pezzo che parla di pace (la cantante spiega “ho grande nostalgia di quella sensazione di sicurezza che vivevamo noi da adolescenti”) come Generale di Francesco De Gregori, accolta con un boato da parte di un pubblico di fedelissimi, particolarmente sul pezzo, anche per quanto riguarda i brani più recenti di Nostalgia. Insomma, una bella energia e un inizio convincente (fatta eccezione per quale piccolo problemino tecnico/di intonazione sulle note più alte) per una tournée di un’artista poliedrica, che – al di là degli ultimi tormentoni – in classifica e in radio meriterebbe di certo più spazio.
Qui di seguito un estratto della nostra chiacchierata con l’artista a pochi minuti dal live.
Il racconto del concept visivo dietro al tour
Subito dopo il concerto, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con l’artista, che ha raccontato con queste parole il concept dietro alla tournée: “la parte scenografica mi è piaciuta un sacco, l’incontro con la direttrice artistica Ace Bowerman è stato un incontro di mondi molto diversi, lei ha lavorato con Ed Sheeran e Dua Lipa, è molto internazionale. La cosa bella è che lei si è sintonizzata regalandomi un percorso di immagini e di colori che era coerente con la mia musica. Mi è piaciuto per esempio che su Nostalgia abbia usato questo back un po’ nostalgico, con delle nuvole che mi ricordava Peter Pan. […] Secondo me lei si è avvicinata a questo progetto in maniera molto personale ed empatia, penso che si sia anche andata a leggere i testi delle mie canzoni tradotti”.
La nuova canzone Bianca
Il tour è stata anche l’occasione per presentare dal vivo il nuovo brano inedito, Bianca, scritto da Riccardo Zanotti e Etta, con la produzione di quest’ultimo e di Paga. A proposito Noemi ci ha raccontato: “Questo pezzo ha un colore in più che volevo inserire nel mio repertorio. Riccardo Zanotti aveva scritto questa strofa molto, molto f**a. C’era questa melodia, che trovo sia un po’ “dalliana”, con tutto il rispetto per Lucio Dalla. Questa canzone si chiama Bianca, no? Che può diventare in questo caso anche un nome fittizio che ti potresti assegnare quando vai a cena fuori con qualcuno. Ed è divertente anche il fatto di magari vivere una serata con qualcuno con questa sorta di identità farlocca. Raccontiamo una bugia bianca, per l’appunto”.
Le donne nella musica e la loro evoluzione
Infine rispetto al fatto che oggi alle artiste italiane sia chiesto di cambiare sempre, di modificare il proprio stile per soddisfare delle aspettative sempre più alte rispetto ai loro colleghi maschi, Noemi ha spiegato: “Penso che il cambiamento sia nella nostra natura, gli uomini invece sono molto più fissi. Le donne sono più abituate a cambiare, pensiamo anche a tutti i cambiamenti fisici che vivono ogni mese, ma anche ovviamente con la gravidanza. Questo succede anche all’estero, gli uomini quando trovano la loro comfort zone tendono a non evolversi, mentre alle donne piace cambiare (pensiamo a Lady Gaga o Madonna). Il femminile e il maschile, penso, abbiano semplicemente delle loro caratteristiche. Forse è nelle leggi del mondo…”
Nella pagina successiva trovate la scaletta del Nostalgia Tour di Noemi.











