Nel nuovo appuntamento della rubrica Dillo all’Avvocato, l’Avvocato Fabio Falcone affronta su un tema che ogni autunno riaffiora: Sanremo Giovani, le selezioni, e le proposte “troppo belle per essere vere”. Tra sponsorizzate Instagram, messaggi in DM e contratti lampo, come distinguere le opportunità reali dalle finte scorciatoie?
Ricordiamo che Fabio Falcone, specializzato in Musica, Discografia e Diritto d’Autore, è tra i pochi professionisti a unire attività legale e artistica (membro de La Differenza e Pianista Indie). La rubrica è curata in esclusiva per All Music Italia e nasce per fare chiarezza su temi legali che toccano da vicino il mondo della musica.
Per domande o segnalazioni scrivete a redazione@allmusicitalia.it con oggetto “Dillo all’Avvocato” e non dimenticate di seguirlo su Instagram. Ora, lasciamo a lui la parola.
“Ti portiamo a Sanremo Giovani”: prima di firmare, fermati
Quando si aprono le selezioni per i giovani di Sanremo, spuntano ovunque messaggi e inserzioni con la promessa: “Ti portiamo noi a Sanremo”. È qui che molti giovani artisti rischiano di cadere in una trappola fatta di false promesse e scorciatoie che non esistono.
Andiamo per punti.
1) ad Area Sanremo: ci puoi andare da solo
- Per Area Sanremo non serve un’etichetta discografica. Chiunque può iscriversi in autonomia, rispettando il regolamento ufficiale.
- Se qualcuno sostiene che senza etichetta non puoi partecipare, ti sta mentendo.
2) Sanremo Giovani (Rai): serve l’etichetta, ma nessuno può garantirti l’accesso
- Per candidarti a Sanremo Giovani (Rai) è necessaria un’etichetta discografica che presenti la proposta.
- La selezione è competenza esclusiva del Direttore Artistico e della Commissione Rai. Nessuna etichetta può “garantire” l’ingresso.
3) “Ti portiamo noi”: quando è pesca a strascico
Esistono strutture o pseudo-etichette che ogni anno “arruolano” decine di artisti con contratti standard. Non è un vero investimento: è un gioco di numeri. Se uno passa, si prendono il merito. Tutti gli altri… si ritrovano con un contratto poco utile, tempo perso e, a volte, senza più le edizioni delle proprie opere (vedi qui per il capitolo edizioni).
4) Ti chiedono soldi? Diffida
- Per Area Sanremo paghi solo la quota ufficiale d’iscrizione che cambia a seconda degli anni ma che è comunque consultabile ogni anno sul sito ufficiale.
- Pacchetti, fee obbligatorie, stage a pagamento, “posti garantiti”: non sono previsti dai regolamenti. Sono campanelli d’allarme.
5) Come riconoscere un’etichetta seria
- Lavora mesi prima dell’apertura selezioni: brano, produzione, immagine, strategia.
- Dialogo chiaro, contratti trasparenti, obiettivi realistici.
- Non arriva a ottobre con una sponsorizzata generica: ti conosce, ti segue, pianifica.
6) A chi dire sì e a chi dire no
- Sì: incontri chiari, team che espone cosa vuole fare, come e perché, senza “garanzie” impossibili.
- No: firme frettolose, pressioni a pagare “per aumentare le possibilità”, promesse vaghe o miracolistiche.
7) In sintesi (stampatelo e tenetelo nel portadocumenti)
- Area Sanremo: non serve etichetta.
- Sanremo Giovani (Rai): serve etichetta, ma nessuno può garantirti l’accesso.
- Diffida di chi vende scorciatoie. Le strade vere sono fatte di lavoro, tempo e serietà.
Conclusione
Sanremo è un sogno legittimo, ma va affrontato con consapevolezza. Informarsi, leggere prima di firmare e riconoscere le promesse impossibili è il primo passo per proteggere la tua carriera.
Avv. Fabio Falcone











