Nico Arezzo Da Dio testo e significato del nuovo singolo del cantautore siciliano, fuori dal 26 settembre per Artist First. Questo brano segna un nuovo capitolo nel percorso dell’artista dopo la pubblicazione dell’album d’esordio Non c’è mare.
Classe 1998, Nico Arezzo cresce in Sicilia tra strumenti, palchi e prime esperienze come fonico, batterista e tecnico luci, fino a scoprire la sua vera vocazione: il cantautorato.
Il 2017 segna una svolta con la vittoria al FestivalShow e la partecipazione a X Factor. Nel 2019 entra tra i finalisti di Sanremo Giovani con il singolo Volo. Seguono i brani Gorilla, Polline, Il mio vero nome, Fossi nato gemelli e Casa nuova.
Nel 2024 conquista il pubblico e la critica a Musicultura con Spazzolino e Nicareddu, e pubblica il suo primo album Non c’è mare, uscito a maggio e portato in tour per tutta l’estate. Sempre nel 2024 apre le tre date siciliane del tour di Laura Pausini a Messina.

nico arezzo – Il significato di Da Dio
’Da Dio non è un addio definitivo, ma una consapevolezza: il legame cambia, si trasforma, e spesso diventa irriconoscibile. È una carezza che si nasconde dietro un gioco di parole, per non affrontarne fino in fondo le conseguenze.
Nico Arezzo lo racconta così: “Non è addio, ma ci somiglia. Si nasconde dietro un gioco di parole solo per non affrontarne le conseguenze. Vuole essere carezza, sempre. È anche la speranza che “da dio” sia come starai tu, domani“.
La produzione, registrata negli studi Fonoprint di Bologna, mette in risalto un linguaggio intimo e personale. Dopo la seconda strofa il brano si apre a nuove dinamiche sonore, mantenendo però l’intimità di un addio che nessuno ha il coraggio di pronunciare.
Testo di Da Dio
Stasera vorrei che la strada per tornare a casa fosse un po’ più lunga
Forse così lunga che sarei costretto per stanotte a venire a dormire da te
Che non ho conosciuto la tua nuova coinquilina
Che due persone per conoscersi prendono in giro solo chi si conosceva già
Ma tu prendimi ancora in giro
Tanto in giro io non ti vedo più
Ma ti trovo pure dentro il supermercato tra una verdura e un surgelato
C’è ancora quella cosa che ti viene da Dio, da Dio
Domani me la provo a cucinare io, io, io
Stavamo costruendo un aereo di carta bellissimo
Convinti che potesse volare l’abbiamo caricato di troppe valigie pesanti
Loro non ci hanno manco fatto salire
Ma solo quando ce ne siamo accorti
Abbiamo – abbiamo chiuso gli occhi
E siamo partiti senza dirci dove volevamo andare
E siamo finiti su galassie troppo lontane
Ma tu prendimi ancora in giro
Tanto in giro io non ti vedo più
Ma ti trovo pure dentro il supermercato tra una verdura e un surgelato
C’è ancora quella cosa che ti viene da Dio, da Dio
Domani me la provo a cucinare io, io, io
Domani
Domani, domani
Domani
Domani, domani
Ma tu prendimi ancora in giro
Tanto in giro io non ti vedo più
Tanto in giro io
Tanto in giro io non ti vedo
Tanto in giro io non ti vedo più
C’è ancora quella cosa che ti viene da Dio, da Dio
C’è ancora quella cosa che ti viene da Dio, da Dio
La fai ancora quella cosa che ti viene da Dio, da Dio
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