Dopo la scomparsa di Pippo Baudo, a 89 anni, CNA Imperia ha lanciato una proposta importante, a nostro avviso dovuta: realizzare una statua in suo onore nei pressi del Teatro Ariston per celebrare il suo rapporto storico e indissolubile con il Festival di Sanremo.
Pippo Baudo e il Festival di Sanremo
Pippo Baudo, 13 edizioni condotte e sei nel doppio ruolo di presentatore e direttore artistico, primo a unire le due persone in una sola figura, è stato colui che con il suo stile ha trasformato la kermesse in uno specchio della società italiana, dando spazio a talenti che sarebbero diventati icone mondiali della nostra musica: da Laura Pausini a Giorgia, da Andrea Bocelli a Carmen Consoli, e tanti altri ancora (li trovate in questo articolo).
La sua frase, e l’omonima sigla da lui voluta, “Perché Sanremo è Sanremo”, è entrata nell’immaginario collettivo, a testimonianza di un legame fortissimo con la città. Pippo Baudo è stato colui che ha trasformato negli anni ’90 la rassegna di canzoni in un vero e proprio evento mediatico lungo cinque giorni, una manifestazione capace di catalizzare l’attenzione non solo del nostro Paese, ma del mondo.
La proposta di una statua a Sanremo
CNA Imperia, attraverso il presidente Graziano Poretti e il coordinatore di Turismo e Commercio Giuseppe Faraldi, ha chiesto al Comune di Sanremo di avviare l’iter per dedicare una statua a Pippo Baudo. La location più naturale, spiega l’articolo di Riviera24, sarebbe proprio davanti o nei pressi del Teatro Ariston, cuore pulsante del Festival.
Mike Bongiorno: l’altro volto celebrato a Sanremo
Non sarebbe la prima volta che la città rende omaggio a uno dei suoi volti storici. Passeggiando lungo via Matteotti è infatti possibile imbattersi nella statua a grandezza naturale di Mike Bongiorno, inaugurata nel 2013 da Fabio Fazio e dalla moglie Daniela Bongiorno.
Con il suo sorriso inconfondibile e il braccio alzato in segno di saluto, l’opera accoglie cittadini e turisti ricordando il conduttore che ha guidato ben 11 edizioni del Festival, dal 1963 al 1997, e che ha legato in modo indelebile il suo nome a Sanremo.
L’idea di una statua dedicata a Pippo Baudo si inserisce dunque in questa tradizione: quella di celebrare i protagonisti che hanno reso grande il Festival della Canzone Italiana. Un’iniziativa che, se realizzata, diventerebbe un ulteriore punto di riferimento per turisti e appassionati, ma soprattutto un segnale concreto di gratitudine verso chi ha scritto pagine fondamentali della nostra cultura popolare.
Nel frattempo i proprietari del Teatro Ariston intitoleranno al presentatore quello che è stato il suo storico camerino mentre Lino Banfi ha lanciato l’idea di dedicargli il Teatro delle Vittorie e Carlo Conti, infine, ha promesso che Sanremo 2026 sarà all’insegna di Pippo Baudo.











