7 Agosto 2025
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7 Agosto 2025

Sanremo: il braccio di ferro si allenta. Il Comune apre, Rai e discografia attendono risposte

Accordo vicino: il Comune rinuncia all’1% pubblicità e si farà carico dell’ospitalità per "salvare" l’evento

Comune di Sanremo apre alle richieste della Rai per salvare il Festival 2026
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Festival di Sanremo 2026: spiragli all’orizzonte nella trattativa tra Comune e Rai. L’intesa va chiusa entro fine agosto.

Dopo settimane di muro contro muro, qualcosa sembra muoversi. Il lungo braccio di ferro tra il Comune di Sanremo, la Rai e la discografia italiana potrebbe finalmente avvicinarsi a una soluzione.

Secondo fonti di stampa, l’amministrazione comunale starebbe valutando un’apertura concreta su alcuni dei punti più contestati che, fino a oggi, hanno bloccato l’avvio della macchina organizzativa.

Il Comune pronto a rivedere le condizioni: si apre alla trattativa

A sbloccare la situazione, secondo quanto riportato da Il Messaggero, sarebbe stata la disponibilità da parte di Palazzo Bellevue, ovvero dal Comune di Sanremo, a modificare due dei punti più contestati del bando triennale. In particolare, il Comune sarebbe intenzionato a rinunciare all’1% degli introiti pubblicitari della manifestazione, richiesta che aveva sollevato forti resistenze in viale Mazzini sia per ragioni economiche che per la delicatezza dei dati interni che sarebbero stati coinvolti.

Inoltre, il Municipio sarebbe pronto a farsi carico dell’accoglienza degli artisti in gara e dei relativi staff, voce di spesa finora affidata alle etichette discografiche, con un rimborso spesso ritenuto inadeguato dal settore.

Una svolta necessaria per salvare l’edizione 2026 del festival di sanremo

Questi segnali di apertura sembrano rappresentare una prima, concreta risposta alla posizione ferma espressa negli scorsi mesi da Rai e FIMI, che avevano persino ventilato l’ipotesi di un addio all’Ariston in caso di mancato accordo.

Ma perché il nuovo corso del Festival possa davvero partire, sarà necessario arrivare a una firma ufficiale entro tempi brevissimi. Sempre secondo indiscrezioni, la Rai avrebbe fissato per fine agosto la deadline massima per la chiusura dell’intesa, considerando le complesse tempistiche organizzative richieste per un evento di questa portata.

Al momento, quindi, le parti sembrano più vicine. Ma serve ora un’accelerazione definitiva per evitare che il Festival della Canzone Italiana diventi il protagonista involontario di un braccio di ferro istituzionale che si trascina ormai da troppo tempo.

Possiamo dirlo, un po’ quasi ci spiace… l’ipotesi di due Festival avrebbe potuto fare molto bene alla musica italiana.