11 Gennaio 2017
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11 Gennaio 2017

TAZENDA: il 12 gennaio il live che segna l’inizio di un nuovo viaggio

Il 12 gennaio Tazenda sul palco dell'Auditorium Parco della Musica di Roma per festeggiare 30 anni del loro progetto musicale

tazenda
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I Tazenda il 12 gennaio saranno protagonisti di un concerto presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma.
Il live inserito nel progetto iWorld della rassegna targata iCompany segnerà il nuovo viaggio del gruppo sardo che riparte a 30 anni dal lancio del progetto musicale che nacque nel 1987.

I Tazenda hanno scelto di raccontare il loro percorso musicale in modo creativo e spontaneo anche grazie all’uso di strumenti acustici e insoliti, quali: mandolino, ukulele, banjio, hang, djiembé, darbuka, cajon, drum machine ed ogni tipo di chitarra.

“Era da qualche anno che pensavamo di rivisitare il nostro repertorio in chiave acustica per una versione più intima e raccontata da proporre nei teatri. La pubblicazione di S’Istoria è stata lo spunto ed anche il suggerimento sul filo conduttore di questo spettacolo” così i Tazenda presentano questo nuovo progetto.

Lo scorso ottobre la band hanno pubblicato su etichetta Sony Music Italia il cofanetto antologico S’Istoria, prima raccolta ufficiale contenente 52 brani suddivisi in 3 cd. Cofanetto contenente i loro successi, partendo da Spunta la luna dal monte, che segnò il loro debutto al Festival di Sanremo in coppia con Pierangelo Bertoli, passando per Carrasecare, Nanneddu Meu e Pitzinnos in sa gherra che portò la firma anche di Fabrizio De Andrè fino ad arrivare a Domo mea, solo per citarne alcuni ed un inedito Sa Oghe dedicato ad Andrea Parodi.

S’Istoria diventa, quindi, uno spettacolo teatrale dal vivo.

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Il gruppo continua a presentare così il progetto…

“Ci piace e ci rende felici il fatto di autocelebrarci, avendo la fortuna di poter pensare che forse non abbiamo fatto ancora niente. Ma intanto questo “niente” è qui, dentro questo cofanetto, che ruggisce e implora di essere ascoltato, cantato e amato. Così come noi abbiamo amato e amiamo la nostra musica e la nostra terra”.