7 Dicembre 2016
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7 Dicembre 2016

DYLAN MAGON contro tutti: “Il mio progetto liquidato con un SMS”. Accuse a UNIVERSAL e RISERVA SONORA (che risponde)

Dylan Magon contro tutti. Ecco il testo integrale del video dal quale lancia accuse a Universal e all'etichetta Riserva Sonora.

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Dylan Magon ha pubblicato un video che contiene un duro sfogo, destinato a far discutere appassionati di musica e addetti ai lavori. In poco più di 3 minuti il giovane, conosciuto dal grande pubblico durante l’edizione di The Voice 2014, racconta senza filtri le “bastonate” ricevute negli ultimi anni.

Accuse dirette e decise.

Una clip ricca di retroscena svelati che rivela perché il suo nuovo progetto non prenderà la forma voluta e annunciata.

Dylan spiega al suo pubblico perché non vedranno la luce le copie fisiche del nuovo singolo e come sta cercando di riportare in carreggiata il suo percorso dopo l’ennesimo scossone. Il tutto supportato dall’inseparabile mentore Steve Luchi, storico batterista di J Ax, impegnato nella vicenda nelle vesti di produttore.

Tra rabbia e delusione, il giovane artista racconta quanto accaduto, partendo da una premessa che ci riporta alla sua partecipazione a The Voice.

Annunciando fin da subito che All Music Italia si rende disponibile ad ospitare la replica delle parti chiamate in causa (Riserva sonora ha già provveduto a farlo e la trovate in fondo all’articolo), ecco tutto quello che Dylan ha voluto condividere pubblicamente.

THE VOICE e il DIFFICILE RAPPORTO con UNIVERSAL

Per prima cosa si parla del travagliato rapporto con la major Universal, iniziato proprio quando Dylan era protagonista dello show di Rai2:

“Nel 2014 quando ero a The Voice, molto prima della fine del talent, sono stato l’unico, oltre al vincitore di quell’edizione (Suor Cristina ndr), a firmare un contratto discografico con Universal. Secondo loro ero “l’anello mancante della musica italiana”. Uscì di conseguenza il 1° Luglio 2014 il mio primo EP, Diamante.
Non vi dico per registrare questo EP che cosa ho dovuto fare: vi dico solo che alcune voci le ho dovute registrare in camera d’hotel con uno studio di registrazione improvvisato. Fortunatamente grazie a Steve Luchi e Pio Stefanini, a loro spese, sono riuscito a registrare e a mixare in studio il mio primo singolo, Angeli e Diavoli. Realizzammo il video, con la regia di Luca Tartaglia. Sia l’EP, che il singolo, che il video non furono mai realmente promossi da Universal. Da lì 1 anno e mezzo di calvario con Universal con la quale sono riuscito a fare poco o niente.”

Un esordio difficile, con problemi legati ai diritti d’autore e un rapporto con la major che si deteriora definitivamente:

“A Luglio 2015, dopo mesi e mesi di dialogo, riuscì finalmente a prendere la liberatoria. Aspetto il mio assegno dalla SIAE, per i proventi dell’EP, ma non arriva. Chiamo SIAE e scopro che l’EP non era ancora stato depositato. Da lì parte una trattativa di diversi mesi e diverse telefonate con vari personaggi tra cui Angelo Franchi di Universal Edizioni per depositare il mio EP.”

LA RINASCITA CON ATOMI & MOLECOLE

Nel 2016 arriva nuova musica con il singolo Atomi&Molecole. Il bel riscontro ottenuto durante l’estate a DeeJay OnStage, porta alla nascita del sodalizio con l’etichetta indipendente Riserva Sonora.

“Ad Aprile 2016 io e Steve scriviamo e produciamo “Atomi e Molecole”, della quale giriamo anche il video. Ci prendono a DEEJAY On Stage, arrivando in finale. In quel periodo Steve entra in contatto con l’etichetta indipendente Riserva Sonora. Steve produce 3/4 brani , tutto a titolo gratuito, ma con una prospettiva, grazie alla proposta fatta da Riserva Sonora (nella figura di Adriana Rombolà e Marco Mori) di diventare il loro direttore artistico. Questa sinergia porta Riserva Sonora a lavorare sul mio progetto, in particolare gestiscono la promozione radio di “Atomi e Molecole”.
Ed effettivamente sono stato passato da diverse piccole radio collezionando ad oggi circa un migliaio di passaggi radio.”

L’AVVENTURA CON RISERVA SONORA e SANREMO GIOVANI

Una sinergia che sembra portare energia e linfa al progetto che in pochi mesi vede sfiorare il grande traguardo del Festival di Sanremo. Una nuova canzone che arriva tra i 60 finalisti di Sanremo Giovani.  L’inizio di un progetto a fianco dell’etichetta indipendente.

“Con Steve a fine estate abbiamo scritto e prodotto il brano Ricorda Che. Ci accorgiamo subito che il brano è una figata pazzesca e decidiamo di iscriverci a Sanremo Giovani. Grazie alla stessa sinergia di prima decidiamo di partecipare con Riserva Sonora. Il brano piace, entro tra i 60. Andiamo a Roma a fare il provino ma non vengo selezionato tra i 12 finalisti. Di ritorno da Roma, in macchina con la Sig.ra Adriana Rombolà ed il Sig. Marco Mori si inizia ad organizzare il percorso del mio progetto. Il video di Ricorda Che e la stampa delle 100 copie che sarebbero state regalate alle prime 100 persone che avrebbero condiviso il mio video. Steve una settimana fa con Riserva Sonora riesce a definire tutti i parametri burocratici ed economici per il progetto.

 

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L’annuncio di Dylan Magon lo scorso novembre

LA NUOVA DELUSIONE e le ACCUSE a RISERVA SONORA

Ma tutto cambia improvvisamente, accendendo ancora una volta la delusione e la rabbia di Dylan.

“Lunedì mattina come se niente fosse, di punto in bianco, la Sig.ra Adriana Rombolà ha deciso di liquidare me, Steve e il nostro progetto…così! Con un SMS! Ritrattando tutto ciò che era stato deciso. Negandomi la possibilità di fare tutto il percorso che era stato già pianificato. Io non potrò più regalarvi le 100 copie che vi avevo promesso e di questo sono davvero dispiaciuto, ma non posso farle. Mi dispiace anche del danno economico e d’immagine che ha subito Steve in questa vicenda. In questa brutta vicenda.”

IL PROGETTO RICORDA CHE

Un brutto colpo, una promessa mancata da giustificare ai propri fan e l’ennesima delusione. La negatività riesce comunque a lasciare spazio alla voglia di ricominciare ancora una volta. Il progetto legato a Ricorda Che è pronto a ripartire, sebbene in modalità differenti come ci spiega lui stesso:

“Bene, dopo avervi raccontato delle bastonate, adesso vi racconterò quello che accadrà a breve. Con Steve e la SL Music Production siamo riusciti a trovare le risorse per girare il video di Ricorda Che. Sabato 3 siamo stati ad Arezzo a girare il video. Segnatevi questa data: 21 Dicembre. Uscirà il video di Ricorda che con la regia di Emanuele Mura. E lo potrete (e dovrete) scaricare in free download sul mio profilo Soundcloud.”

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Steve Luchi e Dylan Magon

Una storia difficile che ci auguriamo porti ad un lieto fine per la musica di Dylan. Uno sfogo che mostra retroscena e situazioni dell’industria musicale, raccontate sull’onda della delusione in modo sicuramente diretto e coraggioso.

Noi di All Music Italia ricordiamo che i nostri spazi sono a disposizione per chiunque si senta chiamato in causa nelle situazioni descritte da Dylan Magon e voglia replicare.

AGGIORNAMENTO del 08.12.2016

LA REPLICA DI RISERVA SONORA

Riceviamo e pubblichiamo la replica di Riserva Sonora alle accuse mosse da Dylan Magon:

Riserva Sonora comunica che quanto pubblicato in un video dall’artista Dylan Magon sulla sua pagina Facebook non risponde a quanto effettivamente accaduto. Ritenendo che tale video sia lesivo dell’ immagine della società e delle persone citate, ha già dato disposizione legale per intervenire in merito.
La società Riserva Sonora non ha mai avuto alcun tipo di contratto sottoscritto o di obbligo con l’artista Dylan Magon e tanto meno con il suo produttore Stefano Luchi poiché lo stesso produttore ha offerto la sua collaborazione a titolo gratuito.
Riserva Sonora si è impegnata in una campagna promozionale del singolo Atomi & Molecole, distribuendo il prodotto in formato digitale.  Ha iscritto lo stesso artista alle selezioni di Sanremo Giovani accompagnandolo nella trasferta per le audizioni dal vivo tenutesi a Roma.
Tutto questo senza accampare alcun diritto editoriale o promesse di guadagni in merito all’ attività dell’artista.
Riserva Sonora non ha mai chiesto impegni economici al Sig. Luchi per la produzione dell’ artista poiché la proposta venne fatta a registrazioni già effettuate.
Ribadendo che non vi era alcun contratto sottoscritto, le proposte di intervento dello stesso Sig. Luchi, offertosi come possibile direttore artistico dell’ etichetta, erano tese a modificare la natura e le modalità di azione di Riserva Sonora con pretese che avrebbero comportato uno squilibrio all’interno dell’ assetto aziendale e della sua politica, pertanto si è deciso di non dare seguito alla nascente collaborazione.
A tal fine è stato comunicato al Sig. Luchi che il progetto Dylan Magon non era più nei piani della società e che era libero di procedere come meglio avrebbe creduto, nell’ interesse dell’ artista, essendone produttore, manager e titolare dei brani e del master, registrati senza alcun intervento di Riserva Sonora.

Restiamo a disposizione di eventuali risposte a quanto dichiarato dall’etichetta.