9 Dicembre 2022
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9 Dicembre 2022

Il cyberbullismo su Alessandra Amoroso esiste e va fermato

L'hasthag #amorosofobia è uguale, né più né meno, a “Mia Martini porta iella”

Alessandra Amoroso CyberBullismo
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Da qualche tempo, troppo, c’è un web-accanimento verso Alessandra Amoroso che davvero non si può proprio più sottovalutare. Farlo, significa non affrontare una verità che invece tutti noi dovremmo vedere.

La sua Big Family, per chi non lo sapesse il Fan club ufficiale della cantante, ha rilasciato nelle scorse ore un Reel con alcune stomachevoli frasi che qualcuno, troppi, le hanno dedicato. Ne ho selezionate alcune:

  • “Ma non ti fai schifo da sola? “
  • “Farai una brutta fine
  • “Una bella corda… “
  • “Spero artisticamente tu affondi definitivamente”
  • “Che donna di merda che sei”
  • “Sparisci merda!
  • “Io ti giuro desidero il peggio per te”
  • “Madonna, la picchierei
  • “Porco d** devi morire

 

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I più adulti ricorderanno l’accanimento che avvenne nei confronti di Mia Martini. Una vergognosa macchina di fango e malelingue che aleggiava in tutto il mondo dello spettacolo. All’epoca non c’era la rete a rendere tutto virale ed esponenziale, eppure chiunque sapeva che “Mia Martini portava sfiga”.

Ciò significa che internet o non internet se vogliamo, possiamo massacrare un essere umano.

Allora il problema siamo noi.

Siamo noi ogni volta che distogliamo lo sguardo davanti a certe cose, siamo noi quando evitiamo di sollevare un polverone, siamo noi quando pensiamo che il problema sia di un altro e che quindi siamo esonerati dall’essere chiamati in causa.

Assorbiamo certe infamie restando passivi, indifferenti e guardiamo da un’altra parte.

E’ così che ogni speranza per una inversione di certi eventi cade inesorabilmente.

Io credo che Alessandra Amoroso stia subendo gravi danni a livello umano e personale. Quanti di voi non accuserebbero il colpo se vi fossero scritte certe frasi? Non una volta, ma costantemente, ogni giorno, da più persone. E perché poi? Parte l’odio-time e diventa virale.

Normalmente si esaurisce nel breve, soprattutto sui social. Di solito appena accade altro che distrae i vigliacchi da tastiera, partono insulti e malauguri verso altri indirizzi.

Ma qui, dura da troppo tempo. Su TikTok e Twitter circola da mesi la parodia di “Camera 209” brano della scorsa estate, che ha trasformato il verso iniziale “Mi sveglio ancora truccata” in “Mi sveglio ancora cacata“, diventando un vero e proprio trend. Spopola anche l’hashtag #amorosofobia che aiuta a raccogliere tutti i video contro la cantante salentina. Alla fine parte tutto da quel famoso autografo non concesso ad un fan con delle motivazioni ampiamente spiegate e altrettanto ampiamente ignorate.

Ma ci rendiamo conto? #amorosofobia è uguale a “Mia Martini porta jella”. Per entrambe, il significato è “starne alla larga”.

Non giriamoci dall’altra parte. Non nutriamo una immoralità collettiva ma emozioniamoci sinceramente, empatizziamo con chi subisce certe violenze psicologiche. Interveniamo. Basta poco.

C’è il sito apposta sul cyberbullismo, lo trovate qui, si entra, si riporta la frase offensiva, l’associazione interviene. Vale per Alessandra Amoroso, vale per il vostro compagno di banco, vale per la vostra amica del cuore, vale per tutti, vale anche se capitasse a te.