9 Febbraio 2015
di Officina del talento
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9 Febbraio 2015

Sanremo 2015, CARLO CONTI e i superospiti italiani: “Niente serie A e serie B, ci sono sempre stati”

Tiziano Ferro, Gianna Nannini e Biagio Antonacci saranno i superospiti italiani del Festival di Sanremo 2015 e le polemiche non mancano...

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Un Sanremo senza polemiche che Sanremo è? Immancabili come ogni anno, nonostante nella prima conferenza stampa andata in scena quest’oggi siano state “allontanate” dal team festivaliero, convinto che la kermesse 2015 sia rimasta intatta.

A gettare benzina sul fuoco è Marinella Venegoni de La Stampa che a Conti riporta le critiche piovute in giro per il web sulla presenza dei tre superospiti italiani Tiziano Ferro, Gianna Nannini e Biagio Antonacci, lontani (chi da sempre, chi da tempo immemore) dalla gara sanremese eppure presenti sul palco per promozionare i loro ultimi lavori discografici Tzn – The best of Tiziano Ferro, Hitalia e L’amore comporta.

Ci sono cantanti di serie A e cantanti di serie B? Il mattatore toscano rimanda al mittente affermando: “È normale che ci siano super ospiti italiani, così come ci sono stati tutti gli anni: Baglioni, Ligabue, la Pausini… È bello il contrario, che ci siano dei grandissimi nomi della musica italiana che si mettono in gioco partecipando ad una gara” (riferimento a Nek e Raf in primis, al ritorno a Sanremo dopo diversi anni di assenza).

La partecipazione a Sanremo dei macinatori di vendite e conquistatori dell’airplay radiofonico della canzone italiana è una questione annosa. La kermesse viene letteralmente “snobbata” dai protagonisti delle scene musicali e ormai spesso vista come un palco per lanciarsi o, in caso, ri-lanciarsi.

Il motivo principale, a detta di molti, sarebbe il meccanismo d’eliminazione (andato in sordina per due anni grazie a Fazio, che all’uscita di scena del cantante ha preferito sperimentare la caduta di uno di due brani in gara a testa), che proprio venerdì, la sera prima della finale, farà fuori quattro Campioni dall’agone. Essere eliminati, in soldoni, si tramuterebbe in motivo di pubblica vergogna per i blasonati capocannonieri dello showbiz.

Vero è che Sanremo, sebbene rimanga uno degli eventi più attesi, seguiti e criticati dell’anno nazionale, ha perso da tempo la sua efficacia in chiave commerciale. Basti ricordare che l’anno scorso pochissimi brani in gara hanno ottenuto gratificazioni in classifica di vendita: due dischi di platino digitale per Arisa e Francesco Renga, disco d’oro per il giovane Rocco Hunt e Noemi (quest’ultima premiata solo durante l’ultima settimana del 2014).